«Una definizione fulminante del nuovo gusto degli italiani? Direi un gusto “taaac”, alla Renato Pozzetto» [Stefano Boeri]
L’archistar – nonché curatore di quest’ultima edizione del Salone del Mobile – ha presentato così il rinnovato gusto per il pragmatismo e la flessibilità emerso in molte delle installazioni della Design Week. E ritrova nella scena cult del monolocale di Renato Pozzetto (dal film ‘Il ragazzo di campagna’, 1984) un riferimento tanto ironico quanto contemporaneo delle sfide che il design dei nostri giorni si trova ad affrontare.
Gli interni di Fabbrica Sassetti, qui nella parte dedicata alla mostra ‘The stage four’ e ‘Isola design gallery’. Foto © Federica Mentasti
Non si parla solo dell’annoso problema della carenza di spazi nelle grandi città ma anche del crescente interesse per soluzioni di arredo adattabili emerso in seguito ai mesi di lockdown.
Fabbrica Sassetti nella parte dedicata a ‘Isola Design Gallery’. Foto © Salvatore Pollara
In occasione della Design Week (Milano, 5-10 settembre 2021), il nostro media partner Isola Design District ha organizzato diverse mostre che hanno avuto come protagonisti giovani designer e brand emergenti. Direttamente dalle installazioni presso Fabbrica Sassetti e La Stecca 3, ecco una selezione delle interpretazioni più originali e innovative della fluidità dell’abitare contemporaneo.
Nayia Vasileiadou, Ntaiana Charalampous e Antonia Stylianou – le tre giovani designer a capo del brand Dedaleo – in posa con il loro prototipo di cucina modulare Ilo+Milo. Foto © Mauro Serra
ILO+MILO
Ilo+Milo è un progetto che mette in discussione l’idea che la cucina debba essere composta da elementi fissi in uno spazio predefinito. Le designer di Dedaleo hanno immaginato sette diversi elementi modulari che possono trasformare la cucina in uno spazio interattivo e in continua evoluzione – sia attraverso la riorganizzazione dei moduli esistenti, sia con l’aggiunta progressiva di nuovi moduli.
Ilo+Milo qui composta in una configurazione ad isola durante la mostra ‘Playful, young,design’ – La Stecca 3, Milano Design Week 2021. Foto © Mauro Serra
I moduli possono essere combinati come cucina a isola, lineare, oppure a L e alternano all’altezza standard superfici più alte come piani di lavoro. Le estremità a mezzaluna e alcuni degli spazi sottobanco possono essere separati e usati rispettivamente come tavolo e carrello portavivande. Mentre i colori e le superfici possono essere personalizzati secondo le proprie preferenze (e facilmente sostituiti all’occorrenza).
La scrivania pieghevole in alluminio ‘sane desk’, in mostra presso Isola Design Gallery assieme al gemello più grande ‘sane table’ – fabbrica Sassetti, Milano Design Week 2021. Foto © Fabiola Catalano
SANE DESK AND TABLE
Sane desk e sane table rappresentano i prodotti di lancio di Sane Living, un nuovo brand di complementi d’arredo pensati per adattarsi agli spazi ridotti e allo stile di vita fluido tipici delle grandi città. Il più grande presenta una superficie in alluminio dell’ampiezza di 190x90cm ma può essere ripiegato in soli 4cm di spessore e trasportato con facilità nel retro di un piccolo furgone.
Dettagli delle superfici in alluminio e del sistema di chiusura di ‘sane desk’ e ‘sane table’. Foto © Fabiola Catalano
Il progetto è nato da un’idea di Sander Nevejans, giovane designer belga che – durante il suo soggiorno a Tokyo – ha sperimentato in prima persona le difficoltà di vivere in spazi minuscoli dai prezzi esorbitanti.
Il designer Sander Nevejans in posa con ‘sane desk’ e ‘sane table’ presso fabbrica Sassetti. Foto © Mauro Serra
Il suo design é alimentato dall’ambizione di migliorare la salute fisica e mentale dei milioni di persone che affrontano situazioni analoghe nelle grandi metropoli (da cui il nome ‘Sane’). E rappresenta una soluzione ancora inedita, in grado di scavalcare anche marchi più riconosciuti nella spietata competizione per il trasporto e gli spazi di immagazzinamento.
Noah Sofa esposto nella mostra ‘Playful, young, design’, Milano Design Week 2021
NOAH SOFA
Noah Sofa è un divano componibile basato su due moduli-tipo la cui combinazione può dare vita fino a 1001 configurazioni diverse. Le singole componenti – compresi schienali e braccioli – sono composte da solo undici elementi e sono pensate per poter essere assemblate – e disassemblate – con facilità da una sola persona senza l’uso di attrezzi.
Visitatrici che sperimentano alcune delle possibili configurazioni del divano durante la Milano design week. Foto © Fabiola Catalano
Oltre alle trasformazioni quotidiane “alla Pozzetto”, questa flessibilità è pensata per promuovere scelte sostenibili nel lungo termine. La produzione infatti avviene esclusivamente on-demand e le singole componenti possono essere aggiunte – o sostituite – individualmente.
In questo modo, si può adattare dinamicamente il divano quando ci si trova ad affrontare un trasloco o qualche altra radicale riorganizzazione degli spazi; o quando c’è da sostituire un pezzo rovinato, o semplicemente si vuole rinnovare il gusto del soggiorno.
L’installazione di ‘stair shelf’ all’interno della mostra ‘The stage four’ – fabbrica Sassetti, Milano design week 2021.Foto © Salvatore Pollara
STAIR SHELF
Nella mostra ‘The stage four’ (fabbrica Sassetti) l’indiscussa protagonista dell’ampio spazio espositivo era la scenografica installazione Stair Shelf dello studio tedesco Haus Otto. Presentata in chiave onirica, come una scala azzurra sormontata dalla scritta luminosa ‘sogni’ e uno sfondo di cielo e nuvole, quest’oggetto dall’aspetto artistico nasconde in realtà un complemento di arredo sorprendentemente funzionale.
I moduli di ‘stair shelf’ presentati separatamente
Si tratta di moduli in legno la cui geometria irregolare è costituita da piccoli comparti che possono essere sfruttati come libreria, seduta o – come si è visto in mostra – addirittura come gradini di una scala. La combinazione di diversi moduli permette di dar vita a composizioni sempre nuove in grado di cambiare profondamente l’aspetto e la funzionalità dello spazio circostante.