Il legno non mente mai, è un testimone imparziale del tempo. (Lorenzo Franceschinis)
Il lavoro e la natura: dalla loro unione nascono i vasi di Lorenzo Franceschinis, che ha fatto della passione per il legno un impegno quotidiano e ad alto tasso di creatività, consentendogli di realizzare oggetti che, oltre a essere splendide soluzioni per decorare la casa, conservano la memoria degli alberi da cui derivano. E non è un caso che dopo vari anni trascorsi all’estero per perfezionare le tecniche di lavorazione, Lorenzo sia tornato nella sua regione, quel Friuli ancora ricco di boschi e di una tradizione millenaria nella carpenteria.
Crezioni di Lorenzo Franceschinis presentate alla mostra Hybritèque – La biblioteca ibrida (Milano 2019)
Il suo approccio è quello di un autodidatta, ma il metodo adottato è meticoloso e basato su un approfondito studio del comportamento del legno grezzo, sulle sue caratteristiche evidenti e nascoste, sulle differenze tra le varie essenze.
Ecco allora che, attraverso tornio, scalpelli e lime, i difetti come i nodi e le fessure si trasformano in elementi di pregio, rendendo ogni vaso un pezzo unico proprio perché il ceppo da cui prende forma – in una concezione dell’intaglio che fa pensare al “levare” di Michelangelo, lo scultore che dal blocco di marmo piano piano “liberava” una figura già esistente nel materiale – prima di diventare materiale è stato un essere vivente: “Conta gli anelli di crescita su un pezzo di legno. Questo ti dirà quanto tempo ci è voluto per produrlo. Individua una linea e chiediti cosa è successo”, dichiara il designer, svelando in poche parole la sua poetica e prendendo le distanze dalle tecniche di produzione in serie che sacrificano l’anima del legno.
Vasi Tubellaria di Lorenzo Franceschinis
Il rispetto di Franceschinis nei confronti di una materia prima così preziosa si manifesta anche nell’uso esclusivo di alberi caduti per motivi diversi dal suo lavoro: una pratica sostenibile e che va contro lo spreco e il rifiuto. Tutto ciò lo porta inoltre a una continua sfida perché lo costringe a usare specie di vario tipo, ognuna delle quali con le sue caratteristiche peculiari.
Quali, quindi, i legni che grazie alla “ memoria muscolare” e a “un occhio allenato”, veri e propri strumenti di progettazione per il designer, svelano la loro intrinseca bellezza? Il cedro del Libano è tra i più usati – avete presente, tra l’altro, il profumo che sprigiona quel legno per mesi? – e che viene trasformato nei vasi Graphite, la cui superficie esterna è trattata con vernice gommalacca e agenti ossidanti per conferire un aspetto “terroso”.
Oppure in Natural e in Mussidae, ricavato da un unico pezzo e caratterizzato da una trama di scanalature che accompagnano le tracce degli anelli del legno evidenti sulla sua superficie nonché da una catenella in anelli d’acciaio che conferisce un dettaglio decorativo all’insegna della contemporaneità.
Vaso Mussidae di Lorenzo Franceschinis, particolare
Vaso Mussidae di Lorenzo Franceschinis
Vaso Natural di Lorenzo Franceschinis
Hammurabi, serie ispirata “all’imponente eleganza delle rovine babilonesi”, prende il nome dal VI re della prima dinastia babilonese ed è ricavata da porzioni di tronco di acero e noce, decorata da una fitta texture geometrica e rifinita con ossidi metallici.
Vasi Hammurabi di Lorenzo Franceschinis
Se Ostracod e Tubellaria sono realizzati in legni per noi familiari quali il faggio, l’acero e la quercia, il sottile Lithos nasce da un tronco dell’albero dei kaki e la rifinitura lo fa sembrare fatto di granito.
Vasi Ostracod di Lorenzo Franceschinis
Vasi Tubellaria di Lorenzo Franceschinis
Vasi Tubellaria di Lorenzo Franceschinis, particolare
Ancora in legno di faggio è la serie Millerighe, la cui sagoma – dallo spessore estremamente sottile – segue la forma naturale del legno e presenta una superficie non trattata che valorizzi i nodi e le venature; un oggetto dedicato a chi cerca un effetto naturale e allo stesso tempo raffinato.
Vaso Lithos di Lorenzo Franceschinis
Ecco allora che ben si comprendono le dichiarazioni di Lorenzo Franceschinis: “Ciò che ispira il mio lavoro è la vita nella sua forma più semplice e più arcaica. […] Credo nel rendere le persone consapevoli della bellezza che le circonda. È una delle forme di istruzione più preziose in un’economia globalizzata che definisce il valore di qualsiasi cosa in base ai prezzi”.
Vasi Ostracod di Lorenzo Franceschinis
Le creazioni di Franceschinis sono distribuite da alcuni partner, in particolare da dovetusai.it ed handsondesign.it; inoltre sul portale artemest.com si possono acquistare online molti vasi. Quanto ai prezzi (che variano a seconda del singolo vaso), Mussidae costa € 1.950, Hammurabi (serie di quattro) € 1.790, Lithos € 590.
Lorenzo Franceschinis
Nell’immagine di copertina, vaso Mussidae di Lorenzo Franceschinis