di Marta Santacatterina.
Un istante di sospensione e di silenzio, e poi il fragore cristallino dei frammenti di vetro che si sfracellano al suolo. Nasce da questa potente visione l’installazione pensata dall’architetto Motosuke Mandai per lanciare in Italia un prodotto altamente innovativo, dalle enormi potenzialità di utilizzo e rivoluzionario per la casa e per qualsiasi altro edificio.
Veduta dell’installazione Soundscape di AGC Asahi Glass, Milano, Ventura Centrale, ph. Akihide Mishima
L’azienda giapponese AGC Asahi Glass – il marchio è presente al Salone del Mobile fin dal 2015 – ha infatti portato a Milano, nei già affascinanti spazi sottostanti la Stazione Centrale, il “vetro sonoro”: sostanzialmente delle lastre trasparenti in grado di diffondere suoni perfetti, sostituendo così le casse acustiche. I pannelli, composti da due strati di vetro e da uno speciale strato intermedio, permettono di ridurre “il fenomeno della risonanza, caratteristico del vetro, consentendo di riprodurre un suono stabile e pulito in una vasta gamma di frequenze, dalle più alte alle più basse” e si presentano alla vista come dei semplici vetri, come quelli usati in tutte le case sotto forma di finestre, specchi, vetrine, complementi d’arredo e pareti.
Da più di un secolo impegnata nella ricerca e nello sviluppo, AGC si è negli ultimi anni concentrata sugli studi relativi alla correlazione tra suono e materiali vitrei, e grazie alle più avanzate tecnologie ha potuto mettere a punto questi sistemi innovativi di diffusione acustica: sorprendenti, senza alcun dubbio, e per convincersene basti pensare che una semplice finestra, grazie al vetro sonoro, può diventare una cassa per diffondere la musica o suoni di qualsiasi tipo.
Veduta dell’installazione Soundscape di AGC Asahi Glass, Milano, Ventura Centrale, ph. Akihide Mishima
Con la consueta eleganza minimalista del Sol Levante, a Milano il progetto è stato illustrato mediante Soundscape, l’installazione che, come già accennato sopra, intendeva richiamare il momento esatto in cui una lastra vetro si frange violentemente e i suoi frammenti volteggiano nell’aria: l’architetto ha scelto di fermare proprio quella frazione di secondo in un’immagine statica e immobile, assolutamente suggestiva anche grazie al senso di precarietà luccicante che promanava da quei vetri sospesi o appoggiati sghembi sul pavimento.
Ma i protagonisti del prodotto sono due: i suoni emessi dalle 35 lastre quadrangolari e pentagonali di diverse dimensioni – che cadeva dall’alto o proveniva dal basso, grazie a un sistema multicanale volto a trasmettere differenti motivi all’interno di diverse aree del padiglione – si legavano direttamente alla natura, riproducendo il cinguettio degli uccelli, lo scorrere di un ruscello, il rumore della pioggia. Un autentico paesaggio sonoro, ammaliante e coinvolgente che, a partire dalla vista e dall’udito, riusciva a sfiorare la sensibilità dei visitatori, incantandoli.
Veduta dell’installazione Soundscape di AGC Asahi Glass, Milano, Ventura Centrale, ph. Akihide Mishima
Ulteriori informazioni sul progetto e sulle sue caratteristiche tecniche sono pubblicati sul sito web di AGC. Un breve video rende inoltre l’idea dell’esperienza immersiva offerta dall’installazione Soundscape.