Pulire casa è una delle attività di cui faremmo volentieri a meno ma proprio per questo siamo alla ricerca dell’elettrodomestico più efficace, che ci allievi questa incombenza. Ci sono due correnti di pensiero, gli sfegatati dei modelli bagless e i conservatori del sacco da cambiare. Prima di procedere una precisazione. L’aspirapolvere non ciclonico è quello tradizionale con sacchetto.
Quello (mono)ciclonico e multiciclonico non hanno il sacchetto. Ma mentre il primo difficilmente riesce a catturare oltre il 70% dello sporco, quello multiciclonico – grazie alla sua tecnologia – arriva a superare il 90% e qualcuno sostiene anche il 95%.
Ecco in cinque punti le differenze tra una e l’altra tipologia di aspirazione.
1. Manutenzione. Mentre nei modelli classici buttiamo il sacco (aspirapolvere non ciclonico) solo quando è totalmente pieno e lo gettiamo con facilità, quelli senza sacco (aspirapolvere ciclonico) necessitano di una manutenzione regolare e svuotamento del serbatoio alla fine di ogni utilizzo. Si pensa sempre che il senza sacco equivalga a maggiore comodità di pulizia ma in realtà cambia molto a seconda della tipologia che si sceglie. Come potete leggere qui di seguito.
Aspirapolvere con filtro Non Ciclonico = alta manutenzione. Questo tipo di filtro rimovibile va lavato al termine di ogni utilizzo. Lo si vede anche attraverso il serbatoio ed è di vitale importanza una pulizia regolare per prevenire accumuli di sporcizia, cattivi odori e un lavoro più efficace dell’aspirapolvere.
Aspirapolvere filtro Ciclonico = media manutenzione. Questo tipo di filtro non dovrebbe essere direttamente visibile dal contenitore della polvere. Il design di questo tipo di filtro, permette all’aria di risalire come in un vortice e questo movimento in media riesce ad eliminare il 25% in più di polvere rispetto ad altri filtri. Necessita di una pulizia regolare all’incirca di una volta ogni due, tre settimane.
Aspirapolvere con filtro multi ciclonico = bassa manutenzione. Questo tipo di filtro funziona come quello ciclonico, ma con una potenza di aspirazione più forte, materiali resistenti e un utilizzo continuo fino a circa 9 mesi, prima di pulirlo.
2. Silenziosità. Per cercare una maggiore silenziosità è preferibile orientarsi su un modello con il sacco che contribuisce a ridurre il rumore dell’aspirazione e non ha un serbatoio in plastica che può essere soggetto a vibrazioni. Era davvero difficile, fino a poco tempo fa capire se un modello era o meno rumoroso e si chiedeva al negoziante di poterlo accendere. Da due anni a questa parte invece ci può aiutare la nuova etichetta energetica, che deve essere obbligatoriamente esposta sui modelli di aspirapolvere con sacco e senza sacco. Nei simboli potete trovare anche l’indicazione dei decibel di rumorosità, in questo modo sarà facile tenere presente, durante la scelta che un modello con all’incirca 75 decibel è fra i più silenziosi in commercio .
3. Capacità del serbatoio. Una differenza sostanziale tra aspirapolvere con sacco e senza sacco è anche la capacità del serbatoio. Mentre i sacchi di ricambio siano essi di carta o di tessuto hanno una capienza della polvere tra i 4 e i 5 litri, generalmente i serbatoi di plastica degli aspirapolvere senza sacco ne possono contenere molta meno, all’incirca 2 litri. Chiaramente non posseggono la flessibilità dei classici sacchetti, che spesso sostituiamo solo quando sono al limite dell’esplosione ma risultano più sicuri dato che nel caso dovessimo aspirare chiodi, puntine da disegno o elementi spigolosi potremmo andare incontro alla rottura del sacco che comprometterebbe il funzionamento del motore dell’aspirapolvere. Questo succede più spesso con i sacchetti di carta, per questo i sacchi di tessuto risultano ad oggi i più utilizzati.
4. Impatto ambientale. Gli aspirapolvere senza sacco indubbiamente hanno un minor impatto sull’ambiente : non ci sono sacchetti da acquistare e gettare e questo è molto vantaggioso dal punto di vista economico perché si risparmia e organizzativo perché non ci dobbiamo preoccupare di avere sempre i ricambi. La maggior parte degli aspirapolvere con il sacco hanno un indicatore di riempimento del sacchetto che ci può dire quando è il momento di sostituirlo. Nei modelli senza sacco invece abbiamo il serbatoio di plastica pieno la polvere viene lavata via con l’acqua e finisce negli scarichi, in questo modo ci fa risparmiare sulle bollette dei rifiuti della raccolta differenziata dove immancabilmente i sacchi devono finire tutti nel “secco non riciclabile”.
5. Allergici & co. Negli ultimi tempi molto è stato fatto dalle case produttrici di elettrodomestici, per le persone con problemi respiratori e allergie . Esistono molti modelli di aspirapolvere senza sacco che cercano di limitare l’impatto della polvere e degli allergeni sulle persone sensibili, nel momento dello svuotamento del serbatoio. Ci sono molti modelli con doppi filtri studiati appositamente, pulsanti di espulsione controllata, leve opposte al beccuccio di caduta della polvere e tappi ad apertura rallentata ma è indubbio che la praticità di un aspirapolvere con sacco riduce sensibilmente la possibilità che le persone possano venire a contatto con la polvere.