poltrona ligne roset allestimento milano design week

Ligne Roset – la vera anima del design

Un’intervista di Anna Caldera a Olivier Roset Co-CEO | Direttore Gerenale Groupe Roset che raggruppa i marchi Ligne Roset/Cinna/Ligne Roset Contract.

Il passato determina il futuro quando si ha una visione lungimirante del presente, cogliendone le opportunità, dando spazio alla creatività delle nuove generazioni e portando avanti (allo stesso tempo) le tradizioni capaci di fare realmente la differenza.

Un nome che ha fatto la storia dell’interior design internazionale, emblema del “Made in France” ma, soprattutto, una storia importante, nata nel 1860 e che ha mantenuto la produzione nel cuore del Bugey e nei cinque stabilimenti situati nelle regioni dell’Ain, Isère e Rodano. Tradizione, maestranze artigianali e, senza ombra di dubbio, una romantica e produttiva caparbietà nel capire e adeguarsi, con intelligente prontezza, all’evolversi dei tempi: Ligne Roset è tutto questo ma è anche una grande racconto di famiglia, corale, sentito. Una passione che si trasmette di generazione in generazione.

showroom ligne roset

Nel suo secolo e mezzo di attività ha saputo comprendere la strada concettuale che – soprattutto nel dopoguerra – ha gettato le basi il design moderno, scoprendo l’importanza dell’ergonomia, della metodologia, facendo emergere i grandi nomi che tutti conosciamo e realizzando prodotti entrati nell’immaginario collettivo.

Durante l’ultima Milano Design Week, ho avuto l’occasione di parlare di questa trasformazione epocale, affascinante e fonte d’ispirazione sotto tanti aspetti, con Olivier Roset, co-CEO del gruppo Roset (Ligne Roset/Cinna/Ligne Roset Contract) e discendente diretto del suo fondatore. Una lunga chiacchierata, in cui abbiamo parlato di un periodo storico unico e irripetibile, in cui nacque lo stile che oggi riteniamo contemporaneo e rappresentativo del nostro tempo. Siamo infine tornati ai giorni nostri, al rispetto delle tradizioni e al suo pensiero personale, allo sguardo creativo e aziendale sempre proiettato al domani.

Olivier Roset Co-CEO | Direttore Generale Groupe Roset che raggruppa i marchi Ligne Rose/Cinna/Ligne Roset Contract.
ritratto olivier roset

Il vostro è un nome riconosciuto dell’interior design: partendo dagli albori della maison, quali sono stati gli snodi fondamentali e determinanti per il successo di oggi?

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, si è vissuta una vera e propria rivoluzione culturale, una rinascita dalle ceneri della distruzione, l’inizio di un nuovo mondo. Il design era un modo per interpretare la società, per creare nuove prospettive. Non si trattava solo di forma, ma di nuovi usi e modi di vivere gli oggetti. È in quel periodo che mio nonno, seguito successivamente da mio padre e mio zio, svilupparono l’idea che ancora oggi determina il successo dei nostri prodotti: unicità ma anche accessibilità, comfort e versatilità. Il tutto condito da maestranze artigianali e uno stile distintivo, unico e mai visto”.

ligne-roset-milano-showroom

Il passaggio dagli ’50 agli anni ’70 segnò, quindi, una svolta.

Cambiamenti sociali, rivoluzioni estetiche e di pensiero non hanno fatto che ispirare sempre nuove visioni. Le persone volevano prodotti leggeri, sfoderabili, dinamici. Non era solo un pensiero votato all’estetica o a una ricerca ostinata di modernità, in contrasto con le linee considerate ‘vecchie’. Era voglia di sperimentare, un’idea condivisa: abbandonare il passato, i suoi simboli e linee che ricordavano un’epoca finita, affidandosi a giovani designer, anche sconosciuti, per rompere con la generazione precedente”.

prodotti ligne roset showroom

La vostra fu certamente una visione lucida e al passo con i tempi, pur mantenendo, a differenza di altri, il rispetto verso le maestranze artigianali, da sempre firma del vostro brand: guardare al futuro ma portando avanti l’eccellenza del passato. Ti dico questo perché Ligne Roset è famosa (anche) per la sua produzione interna e ben strutturata, in alcune sue fasi totalmente handmade.

È vero: oggi molti marchi non creano autonomamente più nulla o quasi. Noi sì. Produciamo tutto: divani, mobili, accessori. Sia dal punto di vista del design, sia da quello strutturale, passando per le imbottiture, il textile e quant’altro: tutto il processo creativo e produttivo. E lo facciamo a Briord, 70 km da Lione, in cinque fabbriche, con oltre 800 persone. È un lavoro di squadra, di comunità. Molti dei nostri artigiani sono figli e nipoti di chi già lavorava qui prima di loro”.

Chi lavora con Ligne Roset, spesso lo fa per tutta la vita.

La permanenza media dei nostri collaboratori all’interno dell’azienda è di 35-40 anni. Una cosa rarissima, di cui andiamo fieri. Ligne Roset non è solo un marchio. È una comunità. È un progetto culturale, prima ancora che industriale. Una famiglia”.

arredi ligne roset showroom milano

A conferma di questo spirito, l’azienda ha creato un museo, un centro formazione e uno showroom proprio accanto alle fabbriche.

Tutti devono avere la possibilità di scoprire e vedere cosa stiamo creando. Dai visitatori alle persone che lavorano con noi, per trasmettere lo spirito stesso dell’azienda, la sua anima più profonda. Internamente, coinvolgiamo tutti nei diversi aspetti della produzione, per far capir loro cosa stiamo realizzando insieme. Ti faccio un esempio: abbiamo invitato anche i nostri dipendenti al Palais de Tokyo, l’evento annuale del marchio nel tempio della creazione contemporanea di Parigi, che riunisce tutta la comunità di clienti-dipendenti Ligne Roset per condividere con loro la nostra visione dalla produzione alla vendita”.

Un’altra forza dell’azienda è la sostenibilità, non dettata dal marketing ma come vera e propria risorsa.

Non buttiamo via niente e invitiamo i clienti a non farlo perché i nostri prodotti storici possono essere restaurati dai nostri artigiani. Se ci riportano un vecchio divano, lo sistemiamo, lo rifoderiamo e torna come nuovo. La struttura è buona, le mani che l’hanno creato sono ancora qui. Le fabbriche e le loro maestranze restano al centro del progetto, sempre”.

poltrona e divani ligne roset showroom

Tornando alla produzione che vi ha resi celebri, uno dei simboli assoluti è Togo, il celebre divano dalle forme morbide e prive di struttura rigida. Emblema di design e artigianalità.

È nato nel 1973 da Michel Ducaroy, insieme a mio nonno, mio zio e mio padre. Una creazione coraggiosa, possibile solo grazie alla fiducia totale tra un designer visionario e una famiglia pronta a rischiare. All’inizio, i rivenditori non lo capivano, dicevano: ‘sembra un tubetto di dentifricio schiacciato’. Non aveva gambe, era troppo leggero, troppo diverso. Ma ha resistito ed è diventato un’icona”.

Se ci si chiede “quando” il pubblico ha iniziato davvero a capirlo, la risposta sembra chiara.

La svolta, senza dubbio, c’è stata con il cambio di mentalità delle nuove generazioni dell’epoca, che non volevano lo stile dei mobili dei propri genitori. Cercavano qualcosa più votato al comfort, meno formale, con un design innovativo e non legato al passato. È proprio in quegli anni che è emerso un gusto nuovo attraverso la mente dei designer che hanno fatto la storia, segnando un nuovo capitolo dello stile. Lo stesso ‘stile’ che, ancora oggi, ci ispira e permette di rieditare modelli di cinquant’anni fa che hanno mantenuta intatta la freschezza dell’idea originaria. Perfettamente integrati con la produzione contemporanea che ogni anno crea sempre nuove proposte”.

interno e ingresso showroom ligne roset

Prendendo spunto da quello che hai detto, secondo te in che direzione sta andando il design?

Siamo a Milano, una delle capitali indiscusse del design, che è la vetrina ideale della nostra visione progettuale: creativa con un know-how storico alle spalle. Il design sta rispolverando molte linee del passato che si possono definire ‘vintage’, degli ultimi sessant’anni intendo, facendole proprie e proiettandole nel futuro, aggiornandole e rendendole attuali. È un’ispirazione che crea novità e nuove linee ma da cui si apprende l’importanza della produzione e dei materiali giusti. Soprattutto, il valore di chi le progetta e le costruisce, che genera qualità e bellezza. Il design di oggi, come si pensava negli anni ‘50, deve durare”.

Ligne Roset è un nome consolidato in questo campo, come lo descriveresti?

Siamo high-end, sì. Ma non vogliamo sembrare inaccessibili. Non siamo un ‘brand status’. Il nostro cliente è un creativo, un architetto, qualcuno che cerca qualcosa di diverso. Il design deve restare accessibile, democratico e, soprattutto, sostenibile”.

ligne-roset.com

Nelle immagini, l’esposizione Ligne Roset presso lo showroom Mohd in via Turati 3 a Milano, inaugurata durante l’ultima Design Week | photos © Ligne Roset

ligne roset gallery prodotti milano showroom

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