ritatto carl axel designer

Icone di Design – Carl Axel Acking

di Evi Mibelli.

È un nome che risulta sconosciuto ai più e neppure tra gli “addetti ai lavori” è particolarmente noto. A meno che non si tratti di collezionisti di design scandinavo, e non si dilettino a partecipare alle aste, dove i suoi formidabili arredi vengono battuti a prezzi proibitivi. Carl Axel Acking è stato uno dei più prolifici designer svedesi, condividendo l’Olimpo dei grandi con Bruno Mathsson, Erik Gunnar Asplund e Carl Malmsten, suoi contemporanei.

A sinsitra, rari esemplari di poltrone in legno di mogano curvato, design Car Axel Acking, per Bodafors, 1950; a destra, armadio credenza in rovere disegnato per Bodafors, 1950.
poltrone in legno e credenza carl axel

Nasce l’8 Marzo del 1910 a Helsinborg e fin da ragazzo esprime una particolare attitudine per l’arte e il disegno. Supportato da una famiglia aperta e vivace frequenta il Ginnasio per poi entrare al National College of Art (dal 1931 al 1934) di Stoccolma, e successivamente al prestigioso Royal Institute of Technology dove conseguirà la laurea in architettura, nel 1939.

Interno ufficio Malmstroms Metallvarufabriks, Malmö, 1950. Foto Sundahl Sune.
interno ufficio malmstroms carl axel

Una formazione a tuttotondo che assicura a Carl Axel Acking di poter spaziare – come ha fatto – dall’architettura al design d’arredo e l’Interior in una continuità concettuale e stilistica assolutamente originale. Si potrebbe definire la versione scandinava di Giò Ponti. Un vero peccato averne sfumato la memoria, soprattutto considerando come il suo apporto all’architettura e al design modernista svedese sia stato fondamentale per la consacrazione internazionale.

Poltrona Trienna, in noce e cuoio, disegnate per NK Nordiska Kompaniet. Esposte alla Triennale di Milano nel 1957.
poltrone legno e cuoio carl axel

Per le sue indiscusse qualità di progettista fu scelto, ancora studente, come collaboratore da Erik Gunnar Asplund (1885-1940) per seguire e coadiuvarlo nel progetto di estensione del Municipio di Göteborg e del suo tribunale. Va ricordato come Asplund all’epoca fosse docente al Royal Institute of Technology e, quindi, a stretto contatto con gli studenti tra cui il giovane Acking, di cui non gli sfuggì l’innato talento.

Highboard in teak di Carl Axel Acking per NK Nordiska Kompaniet,1950.
highboard in teak carl axel

Quell’opera monumentale di Asplund fu una palestra straordinaria per Carl Axel Acking, che vide impegnato uno dei maestri del funzionalismo nordico. Al termine dei lavori, nel 1936, il Municipio si presentò con due parti distinte, l’edificio antico espressione del classicismo e la nuova struttura razionalista.

Nonostante la differenza stilistica, Asplund fu abile nell’armonizzare l’antico con il moderno e non si limitò alla sola parte strutturale, ma curò gli interni disegnando tessuti, mobili e luci. Questa continuità tra architettura e interni sarà il fil rouge che segnerà l’intera carriera di Carl Axel Acking. Un lascito, quello di Asplund, magistralmente interpretato dal suo giovane collega.

Egen Villa, Stoccolma. Interno soggiorno, 1962. Foto Böklin Lena Margareta.
egen villa stoccolma interno soggiorno

Esterno Egen Villa, Djursholm, Stoccolma, 1962. Foto Böklin Lena Margareta.
esterno egen villa stoccolma

Nel 1939 apre con Sven Hesselgren (1907-1993) lo studio di Stoccolma. Gli anni ’40 e ’50 rappresentano un periodo creativo esplosivo per Acking. È impegnato in importanti progetti di architettura, che comprendono sia edifici pubblici sia residenziali. Del 1950 è la Chiesa Siris a Torsby, del 1955 sono gli spettacolari padiglioni costruiti per la mostra internazionale di arredamento a Helsinborg, del 1955 e 56 gli alberghi Hässelby Family Hotel di Stoccolma e il Quality Hotel a Östersund.

Bellissimi sono anche i progetti residenziali (piccole palazzine immerse nel verde di Malmö e Stoccolma) tra cui la Egen Villa costruita nei sobborghi della capitale svedese. La concezione degli spazi si unisce a una visione pratica e al tempo stesso esteticamente intima e accogliente, puntando su una funzionalità capace di coniugare modernità e tradizione nel segno del comfort.

A sinistra, interno cabina, nave da crociera North Star Line.1962. Foto Sundahl Sune; a destra, interno cabina, North Star Line. Zona living, 1962. Foto Sundahl Sune.
interni cabina navale carl axel designer

E in tema di interior design, significativi sono pure i suoi progetti per la North Star Line, la compagnia di navi da crociera per la quale disegnò gli spazi interni. Sono passati quasi settant’anni eppure sembrano disegnati oggi.

Esposizione internazionale d’arredamento H55, Helsinborg, 1955. Foto Sundahl Sune.
h55 esposizione internazionale arredamento

Esposizione internazionale H55, Helsinborg 1955.
esposizione internazionale arredo h55

Nel design d’arredo la sua attenzione si concentrò prevalentemente sulle sedute e sui mobili contenitore, contraddistinti tutti dall’uso magistrale dei materiali naturali e nell’esaltazione della loro intrinseca bellezza. Le linee rigorose sono privilegiate, senza tuttavia cadere in un sterile esercizio geometrico.

Anzi, indugia maniacalmente sui dettagli che diventano i contrappunti per definire la ricchezza estetica dell’oggetto. Anche la conoscenza profonda dei materiali gli consente di creare texture in chiaro-scuro che animano la superficie di highboard e sideboard, unitamente ai tavoli, agli armadi e alle pareti attrezzate.

Sideboard in teak su gambe in legno verniciato. Maniglie in ottone. Metà anni 50.
sideboard in teak carl axel

Tavolo da pranzo disegnato per Bodafors, 1940 ca.
tavolo pranzo legno design carl axel

Disegnerà pezzi che hanno fatto la storia del design scandinavo come la poltrona Trienna in cuoio e mogano, presentata alla Triennale di Milano nel 1957 per Nordiska Kompaniet e la Tokyo Chair del 1959, sempre per Nordiska Kompaniet, disegnata per l’Ambasciata Svedese a Tokyo, di cui curò l’intero progetto degli interni.

Tokyo Chairs, sedute disegnate per NK Nordiska Kompaniet, per l’ambasciata svedese a Tokio, 1959.
tokyo chairs carl axel

Credenza in legno di rovere, con dettagli in ottone, disegnata per Bodafors, negli anni 50.
credenza legno rovere carl axel

Per la sua attività progettuale verrà insignito del prestigioso Lunning Prize, nel 1952, il massimo riconoscimento per il design nordico assegnato a progettisti under 36.

Rara lampada a sospensione, con dettagli in ottone. Design Carl Axel Acking per Bröderna Malmströms Metallvarufabrik in Sweden.
lampade sospensione vetro carl axel

Esposto al Museo Nazionale di Stoccolma, al Museo Nordico di Stoccolma e al Museo del Design di Harvard negli Usa, i suoi pezzi si possono vedere, se si è fortunati, solo alle aste di modernariato di lusso. Nessuna mostra e tantomeno riedizioni dei suoi meravigliosi mobili sono state promosse di recente.

A sinistra, lampada a piantana, design Carl-Axel Acking, per Broderna Malmstroms Metallvarufabrik, 1939. Prodotta nel 1960; a destra, interno d’epoca con lampada a sospensione traforata in ottone. Per Broderna Malmstroms Metallvarufabrik, 1939.
lampada terra e sospesa tavolo carl axel

Una imperdonabile mancanza nei confronti di chi ha regalato tanta magica e semplice bellezza. Carl Axel Acking morirà il 12 giugno del 2001 a Lund, Svezia.

A sinsitra, Hotell Östensund, 1959. Interno camera. Foto Sundahl Sune; a destra, Hotell Östersund, 1959. Sala colazioni. Foto Sundahl Sune.
interno camera hotel e sala colazioni carl axel

In copertina, Carl Axel Acking. Foto storica d’archivio.

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