Un gioco di equilibri votato alla funzionalità dove lo stile plasma le dinamiche d’uso: le diverse tipologie di bicchieri arricchiscono ed esaltano aromi e qualità, una scelta attenta (quindi) può trasformare ogni occasione in un’esperienza speciale.
Nel panorama variegato della mise en place, dove ogni dettaglio ha il suo posto, i bicchieri rivestono un ruolo di primaria importanza, spesso sottovalutato. Non si limitano ad essere semplici oggetti realizzati per accogliere le bevande, ma diventano i protagonisti principali di un ensemble ben studiato, completando lo stile e la funzionalità della tavola.
Ogni modello, dal tumbler per l’acqua al calice di vino, è stato progettato nel corso degli anni per esaltare le proprietà peculiari di ogni specifico drink. Per questo motivo, è bene avere un quadro generale sulle diverse tipologie, il loro impatto sul design del tableware quotidiano, e come una scelta consapevole possa elevare ogni brindisi in un’esperienza raffinata e memorabile.
Linea Marilyn di RCR Cristalleria Italiana: bicchiere acqua, vino rosso, vino bianco e flûte.
LE TIPOLOGIE DI BICCHIERI
I primi e più usati sono sicuramente i bicchieri per acqua, adatti anche per le bevande analcoliche (o soft drink): il classico modello senza stelo, versatile, capace di adattarsi a qualsiasi uso. Esistono in diverse forme, per esempio a coppa con stelo in perfetto pendant con quelli da vino, di cui replicano le linee ma in dimensioni ridotte. Per le table più smart, si possono scegliere, in alternativa, i modelli Highball: i classici tumbler alti solitamente usati per i long drink. Tutto dipende dal proprio stile, risultano sicuramente molto informali.
Linea Adagio di RCR Cristalleria Italiana: il bicchiere acqua, il calice da vino rosso e il flûte per lo spumante.
Il tumbler alto Tiki di RCR Cristalleria Italiana: un modello Highball studiato per i cocktail che, all’occorrenza, può venire usato per servire l’acqua o i soft drink.
Il calice da vino bianco è il più slanciato e, solitamente, leggermente più contenuto se rapportato al corrispettivo del rosso. Per i vini bianchi maturi e corposi, avrà il corpo più largo dell’apertura per favorire la percezione dei diversi aromi. Al contrario, per i vini bianchi giovani e freschi, avrà l’apertura più ampia del corpo per concentrare al meglio i suoi profumi fruttati.
Linea Sabina di RCR Cristalleria Italiana: flûte, calice da vino rosso e calice da vino bianco.
Il calice da vino rosso segue, più o meno, le stesse dinamiche in relazione all’invecchiamento. Nel caso dei i vini rossi giovani, il calice è esteticamente simile al corrispettivo dei vini bianchi di questo tipo, con apertura più ampia del corpo, quest’ultimo però di maggiori dimensioni (più “panciuto”) per favorire l’ossigenazione e assaporarne il gusto pieno.
In quello dei vini rossi invecchiati e robusti, invece, il calice non solo aumenta in altezza ma vede l’apertura restringersi a favore di un corpo ancora più grande, assumendo la forma che gli dona il nome: balloon. Un design realmente “strategico” che rende la consumazione una vera e propria esperienza sensoriale.
A sinistra, linea Timeless dove si riconoscono un calice da vino rosso, un bicchiere acqua e un flûte; a destra, linea Etna con bicchiere da vino rosso, bicchiere del bianco e quello per l’acqua. Tutto di RCR Cristalleria Italiana.
Passando agli spumanti, la produzione con Metodo Classico o Metodo Charmant, insieme alla maturazione, fa scegliere automaticamente il bicchiere più adatto: flûte o coppe da champagne. I primi, a calice stretto e allungato, sono l’ideale per lo spumante e possono avere un corpo più ampio quando il vino è maturo. Per qualità più dolci e aromatiche, l’ideale è la coppa, per assaporare al meglio le caratteristiche e apprezzarne il perlage, proprio come nel caso dello champagne che a tavola, però, va servito in un bicchiere da vino bianco se inteso come bevanda da pasto.
Linea Aria di RCR Cristalleria Italiana, una mise en place semplice con i tre bicchieri principali di servizio: calice da rosso, calice da bianco e bicchiere acqua.
UN RIPASSO DI BON TON
I bicchieri a tavola non devono essere più di quattro: acqua, vino rosso, vino bianco e spumante (o champagne). Come si dispongono? A partire dalla punta del coltello (quindi a destra del piatto) va posizionato il calice del vino rosso, a sinistra e leggermente arretrato andrà quello dell’acqua, mentre a destra e spostato in avanti quello del vino bianco. Flûte o coppe per spumante, champagne e vini dolci vanno messi, invece, dietro il bicchiere del vino rosso.
I diversi modelli, semplicemente, dovranno seguire una linea ideale obliqua, in ordine d’uso e di grandezza. Se lo spazio è poco, si possono collocare nello stesso ordine in fila parallela sopra al piatto, seguendo l’apparecchiatura alla francese, dove a chiudere all’estrema destra sarà quello da spumante. Il tutto sembra complesso ma in realtà è una dinamica studiata nel tempo per essere comoda e pratica. Provare per credere.
Tutti i prodotti nelle immagini sono di RCR Cristalleria Italiana – rcrcrystal.com
Linea Melodia di RCR Cristalleria Italiana: bicchiere acqua, calice rosso e calice bianco nella corretta disposizione.
In copertina, linea Adagio di RCR Cristalleria Italiana, dove si riconoscono il bicchiere acqua, il calice da vino rosso e il calice da vino bianco nell’apparecchiatura alla francese.