Ogni interior design è un microcosmo, specchio di una spiccata personalità. Dietro c’è il lavoro di chi sa trasformare in realtà sogni e visioni, gusti e passioni. Riuscendo a lasciare, ogni volta, la propria firma distintiva.
Design e Architettura. È la soluzione dell’acronimo che dà il nome a DnA Associates studio, nato nel 2009 a Milano dall’incontro tra Camillo Maggi e Arnaldo Puglia, vero claim concettuale di una progettazione d’interni votata a un raffinato tailor made stilistico e funzionale. Al “Progetto” si è unito Federico Mazza, creando una dinamica sfaccettata che si dirama in concept diversificati, tra residenze private, spazi commerciali, aree espositive e product design.
Nelle tre sedi di Milano, Dubai e San Marino, vengono interpretati gusti e personalità sempre diversi, progetti dove spicca il carattere dei committenti ma è distinguibile, anche, la personalità stessa della casa. Il tutto, lasciando “un’impronta” che rende lo studio una realtà riconoscibile per il suo approccio raffinato al design contemporaneo, con inflessioni classiche che trasformano il concetto timeless in una visione dell’interior tra le più aggiornate del panorama internazionale. Abbiamo incontrato Camillo Maggi, una delle menti dello studio e tra i suoi fondatori.
Casa AR – Milano ©DnA Associates studio.
Si dice che ogni casa abbia un’anima: è vero e bisogna assecondarla o si può rivoluzionare qualsiasi ambiente?
Ogni spazio è rivoluzionabile, a prescindere. È semplice fare tabula rasa e iniziare a progettare da zero. La parte più affascinante nel mio lavoro è proprio quella di riconoscere lo stile e la storia dell’ambiente nel quale mi trovo a intervenire, quindi la sua anima, e farla incontrare con la volontà, le necessità e i desideri del cliente. Un progetto dove queste caratteristiche uniche vengono mantenute e valorizzate, attraverso idee contemporanee e soluzioni personalizzate, sarà sempre più forte e comunicativo di una “tela bianca” riempita semplicemente di nuovi materiali e arredi.
Casa M – Milano ©DnA Associates studio.
Cosa interessa maggiormente ai clienti quando chiedono il lavoro e l’aiuto di un interior designer?
Ormai la maggior parte dei clienti è preparata e sicura di conoscere il proprio stile, si presentano con mood board dove hanno già inserito dettagli e prodotti per ogni ambiente. Se ne discute, ci si confronta, comprendo dove vogliono “arrivare”. Fatto questo, il mio lavoro si concentra sulla divisione degli interni, per massimizzare e sfruttare al massimo gli spazi a disposizione, in relazione alle necessità che mi sono state richieste: non bisogna dimenticare che la casa deve semplificare il nostro modo di viverla e deve farci sentire bene.
Per questo motivo, devo sempre avere ben in mente quale sia il risultato finale che un cliente ha in mente. Sistemato questo secondo step, si passa ai complementi di arredo, al decoro, ai colori, e qui entra in gioco la mia esperienza, con cui aumento e potenzio le proposte e le idee portate dai committenti, le capisco e le elaboro, mettendole in atto, oltre a saper dire no alle idee sbagliate.
House RI – Londra ©DnA Associates studio.
Quali sono le fonti di ispirazione che guidano il tuo lavoro creativo, soprattutto quando si tratta di sviluppare uno stile specifico per un progetto?
Viviamo in un mondo dove le informazioni e le immagini arrivano da ogni parte, bisogna saperle cogliere ed essere curiosi. Io lo sono, altrimenti non potrei fare questo lavoro. Non esiste una fonte di ispirazione in particolare, piuttosto la voglia di conoscere sempre qualcosa di nuovo e sapere come quella cosa o quella lavorazione viene fatta e realizzata. Studiare, capire e conoscere nel dettaglio un materiale, uno stile o un design, mi dà la padronanza di poterli fare “miei” e riproporli nei miei progetti.
Villa J – Bali ©DnA Associates studio.
Ci sono dettagli o elementi di design che ritieni indispensabili per creare uno spazio esteticamente armonioso e bello?
Un ambiente è indistintamente bello e armonioso nel momento in cui è arredato con uno stile e un gusto ben precisi, quando c’è ricercatezza nei materiali, negli arredi inseriti al suo interno, e i dettagli sono studiati, progettati e realizzati per essere messi in comunicazione l’uno con l’altro. Pezzi a sé stanti, seppur di ottimo design, non hanno il potere di creare un’atmosfera semplicemente perché sono famosi o belli. Devono essere inseriti in un contesto che li valorizzi.
Casa GR – Milano ©DnA Associates studio.
Quali sono i principali fattori che consideri nell’ideare interni funzionali e accoglienti?
L’interior design è un gioco di equilibri, partendo dalla sua ideazione. Ogni progetto deve essere studiato sul rapporto intrinseco tra le persone e gli spazi che avranno a disposizione. È un dettaglio fondamentale che, se rispettato, permette di rendere un interior automaticamente accogliente. Per quanto riguarda la funzionalità, il mio approccio parte dalla semplificazione dei movimenti all’interno dello spazio stesso: meno movimenti si fanno più funzionale sarà lo spazio. È così che nasce il comfort, dalla comodità di azione e di uso dei singoli elementi all’interno di una stanza.
Beefbar – Milano ©DnA Associates studio.
Al di là di trend e mode passeggere, esiste uno vero e proprio stile che definisce le case contemporanee?
Proprio perché le mode sono passeggere, gli interni più contemporanei hanno uno stile che non segue trend specifici ma è un ponte concettuale tra classico e moderno. Ultimamente, le stesse aziende che lavorano in questo settore propongono stili e finiture timeless ma tecnologicamente all’avanguardia. Non c’è più una strada unica e votata al minimalismo estremo, oggi considerato un po’ passato, ma piuttosto un ritorno a uno stile e un décor senza tempo, con influenze che si possono definire esteticamente vintage, che mischiano diverse epoche, rendendosi perfettamente malleabili a gusti e visioni diverse.
Camillo Maggi di DnA Associates studio.
In copertina, Casa M – Milano ©DnA Associates studio.