La semplicità è la cosa più difficile del mondo. (Vico Magistretti)
Vico Magistretti nasce il 6 ottobre 1920 a Milano, dove si laurea in architettura nel 1945 per poi entrare nello studio del padre Piergiulio. In pochi anni diventa una figura di spicco dell’Italian Design, fenomeno culturale che ebbe inizio nell’immediato dopoguerra e che lanciò lo stile della casa italiana nel mondo.
Vico sviluppa un linguaggio espressivo ed inconfondibile, caratterizzato da forme geometriche pure e composizioni essenziali, considerando l’oggetto come una risposta ad una necessità. I progetti di Magistretti sono spogliati del superfluo ed estremamente contemporanei, a conferma che “un oggetto di buon design deve durare a lungo, 50 o anche 100 anni” come sosteneva lo stesso designer. A partire dagli anni ‘60 inizia a collaborare con aziende d’eccezione, tra cui Artemide, Cassina, Oluce, De Padova e Kartell, realizzando per loro dei best seller ancora in produzione.
Carimate, sedia disegnata per la club-house del golf di Carimate e messa in produzione da Cassina nel 1960.
Maralunga, progettato nel 1973 per Cassina (premio Compasso d’oro nel 1979) e ancora tuttora a catalogo, è un divano caratterizzato dallo schienale pieghevole che permette di “trasformarsi”, offrendo il massimo comfort con la possibilità di ribaltare il poggiatesta per utilizzarlo a piacere nella sua versione bassa o alta.
Maralunga (1973).
Per Artemide Vico disegna diverse lampade ma la più famosa rimane l’Eclisse del 1967, Compasso d’oro nello stesso anno e divenuta un‘icona del design made in Italy esposta nei più famosi musei del mondo. Oggetto dalle forme semplici e ispirato alle lanterne dei minatori, è composta da 3 semisfere: la prima funge da base, la seconda è fissa mentre la terza interna è mobile, permettendo la regolazione del flusso luminoso semplicemente con la sua rotazione. Una tecnologia semplice, manuale e non esasperata.
Eclisse (1967)
Dalù (1969)
Il 1969 è l’anno delle sperimentazioni con la plastica, dalle quali nasce la sedia Selene per Artemide, la prima seduta italiana stampata ad iniezione in un unico pezzo e rieditata da Heller a partire dal 2014. La sedia Selene è la dimostrazione dell’interesse di Vico per la grande serie e per la riproducibilità di un oggetto più che dall’unicità di un singolo pezzo.
Selene (1969)
Magistretti è stato art director e principale designer di Oluce segnando la produzione dell’azienda italiana con il suo segno inconfondibile. Tra i progetti più famosi tuttora in produzione vi sono le lampade Pascal, Sonora ma soprattutto la lampada Atollo, compasso d’oro nel 1979. Pensata come interpretazione della classica abat-jour, è caratterizzata da forme geometriche primitive che dialogano fra loro in un equilibrio perfetto. Una scultura astratta dalle proporzioni impeccabili.
Lampada Sonora (1976).
Lampada Atollo (1977).
Gli anni 80 sono segnati dalla collaborazione con l’azienda De Padova, per la quale disegna svariati pezzi come la sedia Marocca e la sedia Silver mentre gli anni 90 vedono la nascita del sodalizio con Kartell, per la quale progetta la sedia Maui. Un’unica scocca in plastica che ottiene un successo internazionale diventando una delle sedie ancora oggi più vendute. Vico Magistretti si spegne il 19 settembre 2006 a Milano.
Sedia Marocca (1987) ispirata alle sedute da osteria
Sedia Silver (1989)
Sedia Maui (1995)
L’enorme quantità di oggetti nati dalla matita del designer che hanno attraversato indenni decenni e mode sono l’emblema di come il buon design, la pulizia formale ed una visione sensibile e raffinata siano la chiave di una buona progettazione destinata a farsi ricordare.