ritratto marcel wanders

Icone di Design – Marcel Wanders

Il design di Marcel Wanders piace o non piace, la via di mezzo risulta difficile. Una progettazione estroversa e fuori dal comune caratterizzata da elementi floreali, decorazioni ridondanti e colori sgargianti, tale da essere considerata quasi come un’anomalia nel mondo del design contemporaneo. L’obiettivo di Wanders è quello di farci tornare un po’ bambini e di “creare un ambiente di amore, vivere con passione e realizzare i nostri sogni più emozionanti”.

Nato in Olanda il 2 luglio 1963 frequenta per un breve periodo la design Academy di Eindhoven, dalla quale viene espulso, per poi diplomarsi con lode all’istituto d’arte. La sua ascesa inizia nel 1996 con l’iconica Knotted Chair progettata per Droog design e l’apertura del suo studio ad Amsterdam. Ad oggi il suo team conta più di 50 collaboratori e la proficua collaborazione con diverse aziende, molte delle quali le italiane come Alessi, B&B Italia, Bisazza, ceramica Bardelli, Moroso e Magis, lo ha portato a firmare oltre 1900 prodotti.

Sgabelli stone, Kartell, 2006
sgabelli colorati kartell

Lampadario Le Roi Soleil, 2016, Baccarat
lampadari marcel wanders

Con i suoi prodotti cerca di riportare un tocco umano nella progettazione, contribuendo a dare vita a quella che lui chiama “la new age” del design dove la mano del designer, l’esperienza dell’artigiano e l’utente finale vengono riuniti in un equilibrio perfetto.

La sedia Knotted Chair ne è un esempio, infatti unisce una tecnica di costruzione familiare e manuale, il macramè, con materiali tecnologicamente avanzati tipicamente utilizzati nell’industria aerospaziale. Per realizzarla le fibre sintetiche sono annodate a mano ed iniettate con resina epossidica che le conferisce tridimensionalità. Il risultato ottenuto è un intreccio fantasioso, leggero e resistente che sembra sfidare le leggi della fisica.

Knotted Chair, 1996, per Droog design oggi a Catalogo per Cappellini (credits Cappellini)
knotted chair

La “paura” della decorazione con Marcel Wanders viene sdoganata, considerata addirittura “una risorsa preziosa, che rappresenta il primo livello di conoscenza di un oggetto attraverso vista e il tatto”. Nel suo processo creativo il designer preferisce l’approccio olistico rispetto alla pulizia formale che caratterizza i suoi contemporanei. La freddezza dell’industrializzazione è rimpiazzata dalla poesia, dalla fantasia e dal fascino di epoche diverse che vengono riportate in vita nel mondo di oggi.

Lampada a sospensione Skygarden, 2007, Flos
lampada sospesa nera interno decoro bianco

Uno dei progetti più conosciuti rimane la seduta Cyborg per Magis che sintetizza due concetti: il naturale e l’artificiale, tradotti in una scocca in plastica ed uno schienale realizzato con prodotti naturali. Progettata a partire dal 2012, negli anni si è evoluta in diversi modelli tutti caratterizzati dalla dualità di materiali o finiture: nella versione “stick” lo schienale è in frassino naturale mentre nella “club” è in midollino.

Cyborg Stick, 2012, Magis (credits Magis)
sedia bianca legno marcel wanders

Cyborg Club, 2012, Magis (credits Magis)
sedia club marcel wanders

L’ornamento e l’amore per le textures si ritrovano anche in oggetti insoliti, come il set di pentole e accessori Dressed per Alessi. Il raffinato decoro a rilievo e il nome stesso della collezione indicano una decorazione concepita come un bel vestito, utile a far risaltare il contenuto senza mai avere il sopravvento.

Servizio Dressed, 2011, Alessi (credits Alessi)
pentole acciaio con decoro

Servizio Dressed, 2011, Alessi
pentola alessi decoro coperchio

Servizio Dressed, 2011, Alessi
portafrutta acciaio decorato
Diversi sono gli oggetti che esprimono un’irriverenza bambinesca ispirata alle favole, ai cartoni animati e al mondo circense, come la collezione Circus per Alessi composta da vari oggetti ricchi di pattern geometrici, colori dinamici e un estremo umorismo unito alla funzionalità.

 Set Circus, 2016, Alessi (credits Alessi)
servizio piatti colorato

Nel 2001 Marcel Wanders fonda il brand Moooi del quale è anche direttore creativo e progettista. Concepito come una piattaforma volta ad ospitare talenti di tutto il mondo, oggi l’azienda è presente in 79 Paesi e lavora con circa 30 progettisti internazionali.

Instancabile progettista, il designer olandese si occupa anche di progetti architettonici e di interior design, rendendolo sinonimo di eccellenza nel campo della progettazione internazionale ed espressione di un design più a misura d’uomo.

 Tavolino Crochet, 2001, Moooi (credist Erwin Olaf)
tavolino crochet bianco

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