florence knoll

Icone di Design – Florence Knoll

di Evi Mibelli.

La regina del design americano. Di lei si racconta fosse una donna carismatica, guidata da una visione olistica del progetto d’architettura, dove la creatività e il controllo si estendevano sino al minimo dettaglio, in un gioco di funzioni, di geometrie, di colori, di texture e di equilibri volumetrici e spaziali, unici e senza tempo.

In un mondo – quello dell’Architettura e del design della metà del secolo scorso – dominato dagli uomini, Florence Knoll teneva le redini dei meeting di progetto circondata da autentici mostri sacri – Mies Van Der Rohe, Eero Saarinen, Harry Bertoia per citarne alcuni – che ne riconoscevano la leadership innovativa e la visione imprenditoriale. Pare non volassero neppure le mosche nella Planning Unit della Knoll Associates quando parlava.

La sede della Knoll Associates, photo Knoll. Archivies.
sede azienda knoll

Ma chi era questa pioniera del design americano, quali erano le sue origini e come giunse a dare libera espressione ai suoi indiscussi talenti progettuali e imprenditoriali?

Florence Schuster, nasce il 24 Maggio del 1917 a Saginaw, Michigan, da una famiglia benestante. Il padre morirà quando Florence ha soli 5 anni e resterà orfana di madre all’età di 12. Un’infanzia, quindi, costellata da gravi perdite. Tuttavia ebbe la grande fortuna di finire nelle mani di un tutore minorile che ne seppe intuire le innate qualità.

Racconta lei stessa, nelle sue note autobiografiche, quanto gli fosse riconoscente: “Mi offrì la possibilità di entrare nel collegio di Kingswood, a Bloomfield Hills. Mi accompagnò perché lo visitassi. Mi apparve un luogo splendido e non feci fatica a sceglierlo. Era il 1932”.

I Classici Knoll. Divano Florence Knoll Settee, La Barcellona di Mies Van Der Rohe, Coffee Table di Florence Knoll.
divano poltrona e tavolinetto knoll

È qui che si apre al suo futuro. Incontra Rachel DeWolfe Raseman, Art director della Kingdswood School a Cranbrook, e architetto laureata alla Cornell University. “Mi guidò nel mondo dell’architettura e del design. Mi insegnò le basi della pianificazione, del disegno tecnico e della modellistica. Il mio primo progetto fu quello di una residenza privata dove mi occupai anche degli interni”.

Fu proprio questo progetto a colpire Eliel Saarinen, che dirigeva la Cranbrook Academy of Art (a poche centinaia di metri dalla Kingswood School). Nel 1934 Florence si diploma ed entra nella scuola diretta da Eliel Saarinen. Studia e lavora in un’atmosfera stimolante.

Frequenta i laboratori di architettura, pittura e scultura, imparando a lavorare il legno, il metallo e la ceramica. Diventa amica di Eero Saarinen, figlio di Eliel, un sodalizio che durerà una vita e che regalerà al mondo del design internazionale pezzi iconici targati Knoll, grazie a Florence.

Allestimento dello showroom Knoll di New York, 1948. Design Florence Knoll con Herbert Matter. Poltrona Butterfly di Jorge Hardoy e il prototipo della Womb Chair di Eero Saarinen.
new york showroom knoll

Alla Cranbrook Academy, sotto la guida Loja Saarinen – moglie di Eliel – Florence entra a contatto anche con il mondo del tessile, ambito a cui si appassiona e che sarà, nel corso della sua carriera, tema fondamentale della sua idea di design e di arredo.

Questa giovane ragazza verrà informalmente adottata dai Saarinen che la porteranno in Europa insieme al figlio, per un viaggio di studio dove avrà occasione di conoscere i Maestri del Movimento Moderno come Le Corbusier, Marcel Breuer e Walter Gropius, Mies Van Der Rohe, Alvar Aalto, le loro opere e di accedere alla Architectural Association di Londra per studiare Architettura.

L’imminenza del conflitto mondiale la costringerà al rientro negli Stati Uniti, dove concluderà gli studi universitari proprio con Mies Van Der Rohe all’IIT e farà apprendistato nello studio di Marcel Breuer e Walter Gropius a New York.

Divano e poltrona della collezione Florence Knoll™ Settee, 1954.
divano e poltrona florence knoll

Agli inizi degli anni ‘40 conoscerà Hans Knoll, trasferitosi nella Grande Mela dalla Germania, con la sua azienda di arredi per la quale cercava opportunità di business. Fu l’incontro magico che vide Florence diventare la responsabile del design aziendale. Era il 1945. Nel 1946 si sposerà Hans Knoll divenendo anche socia dell’azienda che, da quel momento, si chiamerà Knoll Associates.

Florence Knoll™ Credenza 2 Position, design Florence Knoll, 1954.
credenza knoll nero

Sono anni formidabili, rivoluzionari, per il design internazionale e americano cui Florence darà un contributo fondamentale. Nasce quella che viene definita la Planning Unit Knoll, il quartier generale del design dell’azienda che vede Florence decidere le linee strategiche di sviluppo, i progettisti delle collezioni, la ricerca tessile, la grafica e il visual design.

Il mio ruolo – racconta – era di interior designer, space planner con il compito di far coincidere il progetto degli spazi architettonici e degli arredi con le specifiche necessità dei clienti. Che si trattasse di home furniture o corporate”.

A sinistra, Hairpin Stacking table, design Florence Knoll, 1948; a destra, pagina dello scketch book di Florence Knoll Paste UP, 1961. Office layout, Knoll Archives. Photo Dean Van Dis.
tavolinetto rotondo lato divano e diesgni knoll

È una rivoluzione copernicana perché si esplicita l’idea del total project: il cliente non solo trova begli arredi, ma il progetto degli spazi che neanche immagina possano esistere ed esplicitarsi con tanta bellezza e chiarezza. Come? Con plastici, schizzi esplicativi, abbinamenti cromatici tra materiali e tessuti. Un modo completamente diverso di raccontare il progetto.

Florence Knoll™ Table Desk Oval 78, design di Florence Knoll, 1961.
table desk ovale piano vetro

Schizzo dell’ufficio Hans Knoll, in Madison Ave NYC, 1950 di Florence Knoll. (Knoll Archivies).
schizzo ufficio hans knoll

Il settore ufficio farà da trampolino alla sua idea di spazio “abitabile”, trasformandolo in una interpretazione olistica del progetto d’architettura che investe l’organizzazione razionale delle funzioni, oltre a uno stile di vita improntato all’efficienza, all’eleganza, alla qualità, alla sintesi cristallina tra forma e funzione di bauhausiana memoria. Spazi, materiali, colori, in accordo con i dettati della Gestalt portano alla compresenza di arredi funzionali con altri di valenza scultorea e caratterizzazione artistica.

La Damond Chair di Harry Bertoia, 1952.
damond chair

Il parterre di nomi con i quali lavorò a stretto contatto sono da olimpo del design: l’amico storico Eero Saarinen, Harry Bertoia, Mies Van Der Rohe, Isamu Noghuci, George Nakashima, Franco Albini, André Dupré, Marcel Breuer, Jorge Ferrari Hardoy.

Non da meno furono le donne, come lei, dai talenti formidabili, a cui dette voce nell’ambito della ricerca tessile per la Knoll: Evelyn Hill, Anni Albers, Eszter Haraszty, Suzanne Huguenin. Il loro contributo fu importantissimo e davano corpo alle convinzioni di Florence che sul tessuto aveva posto la massima attenzione.

Mi era chiaro che non c’erano disponibili tessuti adatti per i nostri mobili e per i nostri interni. La moda del momento negli showroom tessili era il broccato e il chintz con le rose. Cercavo qualcosa di completamente diverso”.

Studi tessili di Evelyn Hill, Anni Albers, Eszter Haraszty, Suzanne Huguenin per Knoll. Knoll Archivies, photo Dean Van Dis.
studi tessili knoll

Storico anche il sodalizio professionale con il grafico Herbert Matter, con il quale lavorò insieme per 20 anni mettendo a segno campagne pubblicitarie di grande impatto e dallo stile innovativo. Sotto la sua direzione, a partire dagli anni ‘50 e ‘60 nascono i primi showroom monomarca Knoll, sia nelle principali metropoli americane, sia in Europa, portando l’immagine di un’azienda che era sinonimo di modernità e stile.

La geniale pubblicità per Knoll Associates Inc realizzata da Herbert Matter per il tessuto New York, 1965. Knoll Archivies.
pubblicita epoca knoll

Florence Knoll, resterà vedova nel 1955. Prenderà le redini dell’azienda con la sicurezza e la stessa dedizione e lucidità con cui aveva guidato la Planning Unit, fino al 1965, mantenendo l’azienda ai vertici del successo internazionale (con commesse come gli headquarter della CBS, gli uffici della Connecticut General Life Insurance Company, gli uffici della GM e dell’IBM a Palo Alto solo per citarne alcuni tra i tanti).

Lascerà la Knoll a 48 anni, all’apice della carriera per ritirarsi a vita privata, a Miami, con il secondo marito, il banchiere Harry Hood Basset. Continuerà come consulente, le verranno dedicate mostre, parteciperà a conferenze e terrà lezioni nelle principali istituzioni educative americane. Morirà il 25 gennaio del 2019, a Coral Cables in Florida, a 101 anni.

Showroom di San Francisco, 1954. (Knoll Archivies).
foto epoca showroom san francisco

In copertina, Florence Knoll, photo Knoll Archives.

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