Coinvolgere i clienti nel processo creativo e produttivo di un oggetto di design: con le nuove tecnologie si può! Ed è esattamente il principio su cui è nato l’e-commerce Hiro, una piattaforma che propone complementi di arredo di design permettendo ai clienti di votare la propria variante preferita prima che venga messa in produzione.
Il portaoggetti Everyday proposto in bianco e con effetto Corten
Da scelte semplici come una palette di colori, a scelte più articolate, come per esempio quale sia la versione più convincente di un oggetto. O addirittura scegliere tra più progetti quale effettivamente mettere in produzione. «Vogliamo coinvolgere e dialogare con i fruitori finali invece che imporre le decisioni dall’alto, in base al nostro gusto. Chi meglio dei clienti sa davvero cosa occorre, cos’è di tendenza?» spiega Damiano Menegolo.
Mirage, un’oggetto in lamiera che si può sfruttare come sgabello o come comodino
Assieme a Manuele Perlati, nel 2018 si imbarca in questo progetto che a partire da solide basi pratiche presso le officine di Penta Systems, decide di aprire al mondo le possibilità tecniche e artigianali dell’azienda. Hiro mette a disposizione la capacità produttiva delle officine Penta cercando un dialogo attivo tra designer e amanti di design e portando le loro idee e la loro creatività all’interno del processo produttivo fin dalle fasi iniziali.
Piatti Hills in varianti cromatiche pop
«Una volta si sarebbe dovuta fare una difficile ricerca di mercato per telefono, mentre oggi è facile per le persone esprimere la propria opinione in tempo reale. Abbiamo a disposizione la tecnologia per poter coinvolgere le persone, perché non sfruttarla per renderle partecipi delle fasi di progetto ed elaborazione?»
La mensola Dune, il portaoggetti Everyday e lo specchio Bonjour in color terracotta
E le votazioni tramite form online e social media non hanno mancato di riservare sorprese. «Ci sono state occasioni in cui noi eravamo convinti di lanciare un certo prodotto. Ma poi la realtà della votazione ha dato risultati completamente inaspettati, con la maggior parte delle preferenze destinate all’alternativa che noi avremmo scartato» racconta Damiano.
A destra, la mensola Dune in bianco. A sinistra, il contenitore Everyday in Grigio
E la produzione si adatta, sia nelle scelte formali che nei numeri. «Tutti gli oggetti che realizziamo hanno il potenziale per essere prodotti su vasta scala e hanno un costo simile se prodotti in pochi pezzi o in centinaia. Abbiamo di certo l’ambizione di crescere, ma per adesso ci concentriamo su serie limitate, micro-produzioni definite dalle preferenze e dalle esigenze dei clienti» spiega Manuele. «È un modo per testare i prodotti e capirne appieno le potenzialità».
Il vaso Stelo in color rame
A due anni dal lancio, Hiro si sta assestando grazie ad un delicato equilibrio tra partecipazione attiva del pubblico e controllo qualità. «Non possiamo accettare qualsiasi progetto. Di base occorre che una proposta sia bella, utile, funzionale e soprattutto sostenibile a livello di sviluppo. Da parte nostra, ci siamo orientati verso linee guida che favoriscono un design minimale, basato su lavorazioni semplici. Ed è bello vedere quante proposte e quanta creatività ne scaturiscono» spiega Damiano.
A sinistra, il portariviste Rondò in bianco. A destra, il fermalibri Poeta
L’ultima sfida è quella di migliorare le postazioni di lavoro per lo smart-working. In assenza di prodotti specifici sul mercato, Hiro ha indetto un concorso che invita i designer a presentare proposte in grado di migliorare la qualità dei nostri spazi di lavoro: a casa, in ufficio o negli spazi di co-working. E dopo le fasi di preselezione effettuate dalla giuria, i miglioramenti e le decisioni finali verranno lasciati al giudizio di chi tutti i giorni si troverà ad usufruire di questi oggetti. Per maggiori info – Hiro Design