tavola apparecchiata con sottopiatti

M come mise en place

La definizione di mise en place indica l’apparecchiatura completa della tavola. Il punto di partenza sono i piatti, le posate e i bicchieri. Seguono i tessili – tovaglie, tovaglioli, runner e mollettoni – e tutti i plus che vanno ad arricchire, dal punto funzionale o puramente decorativo, l’estetica generale della tavola.

Il termine, infatti, non solo definisce l’apparecchiatura, ma sottointende una particolare cura sia nelle regole del galateo, sia nel dècor. Un’attenzione che si estende non solo a pranzo a cena ma in tutti i momenti conviviali a tavola, dalla colazione all’ora del tè.

tavola apparecchiata runner e tovagliette
Bon ton a parte, sono i gusti personali a donare una personalità alla tavola. Esistono differenti modi di allestire una mise ne place. Il primo passo è stendere la tovaglia che dev’essere perfettamente stirata e adagiata su un mollettone, la ‘tovaglia da sotto’ che protegge il tavolo dai classici incidenti a tavola, come vino o pietanze rovesciate per sbaglio. Ovviamente i tovaglioli andranno in pendant.

Si può apparecchiare direttamente sul tavolo senza tovaglia, senza dimenticare però i sottopiatti, come d’usanza nell’alta società inglese. Oppure, per situazioni naturalmente informali e meno pretenziose, si usano tovagliette all’americana monoposto o runner, quest’ultimi ideali per dare un tocco in più anche in presenza della tovaglia.

tavola apparecchiata tovagliette decoro volpi
I piatti, piano e fondo, verranno adagiati sul sottopiatto o direttamente sulla tovaglia, uno sopra l’altro in ordine d’uso. Una regola seguita anche nelle posate, tenendo sempre conto che le forchette andranno a sinistra e i coltelli a destra. Il cucchiaio, unica eccezione, va messo a destra perché usato da solo. Le posate da dessert si posizionano sulla tovaglia sopra il piatto. Le apparecchiature da colazione sono per antonomasia meno formali ma seguono le regole, con l’aggiunta di tazze, tazzine e relativi piattini sottotazza.

I bicchieri vanno a destra in asse con le punte dei coltelli sottostanti, tenendo in primo piano quello dell’acqua e, leggermente indietreggiato e spostato a destra, quello del vino e, seguendo questa regola, il flute. A sinistra, nella stessa posizione, va messo l’eventuale piattino del pane.

tavola apparecchiata country
Il tovagliolo va solitamente a sinistra ma è ormai accettato metterlo anche sul piatto. Una scelta personale, una volta esclusiva dei ristoranti e accettata nelle informali private. Un’apparecchiatura formale lo vuole sempre a sinistra, con la piegatura verso il piatto.

La mise en place però non descrive solo regole di bon ton, apparentemente rigide, ma il vero e proprio stile che si può dare a una tavola. Il centrotavola è una scelta per le occasioni importanti, ma può essere scomposto in più elementi ed essere distribuito sulla lunghezza del tavolo tra gli ospiti. Brocche, ménage, fiori e candele completano la bellezza estetica della tavola, in linea con le ceramiche e i tessili, scelti in totale libertà ed ispirati soltanto dal proprio gusto.

tavola apparecchiata primavera

Nelle immagini le collezioni firmate da Sophie Allport – sophieallport.com

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