di Evi Mibelli.
Quante volte avete dovuto sostituire la lampadina che è ‘saltata’ lasciandovi al buio? Un’operazione che capita nella quotidianità di una casa. Anche se oggi grazie alle nuove tecnologie le lampadine offrono prestazioni nettamente superiori al passato in termini di resistenza, durata e risparmio energetico.
Intere generazioni sono cresciute sotto la luce di una lampadina a incandescenza ma dal 2009 sono definitivamente uscite di produzione lasciando spazio alle lampadine LED, fluorescenti e alogene (pure queste in uscita definitiva entro il 2025).
Le lampadine LED combinano una piacevole luce bianca calda o fredda con una durata eccezionalmente lunga, un significativo risparmio energetico e al contempo valorizzando l’atmosfera della casa.
Variazione luminosa/cromatica in base alle funzioni di una lampadina LED – Courtesy Signify
Ma cosa significa l’acronimo L.E.D?
LED sta per Diodo Emettitore di Luce (Light Emitting Diode) e funziona attraverso l’impiego di metalli semiconduttori fatti attraversare da corrente elettrica continua. In sintesi la luce si ottiene per conversione diretta dell’energia elettrica in energia luminosa in totale assenza di produzione di calore, come avveniva con la lampadina a incandescenza. La lampadina LED emette luce ambrata, verde, blu e gialla. Il bianco si ottiene dalla miscela dei tre colori primari o da filtrazione del colore blu.
Lampadine LED versione Deco Vintage – Courtesy Signify
La durata va dalle 25.000 alle 50.000 ore, contro le 1000/1500 della vecchia lampadina a incandescenza, e assicura un’efficienza altissima. Basti considerare che per avere un flusso luminoso simile a una incandescenza da 100watt si usa una LED da 14watt.
Infine si possono ottenere temperature colore – tonalità – differenti partendo dai 2700 k (effetto caldo) a salire a 3000k, 4000k eccetera nello spettro della luce bianca, adattandosi perfettamente alle varie esigenze visive dell’utilizzatore . E il consumo? Un abbattimento che arriva all’80% rispetto alle lampadine convenzionali. Insomma una rivoluzione!
Lampada coll.Filigrana di F.lli Guzzini
Alla qualità indiscussa della luce che producono, e al consistente risparmio derivante dal loro uso, si associa anche la ricerca del design. E’ possibile scegliere lampadine dalla forma vintage o ultramoderna. In questo modo una semplice sorgente luminosa si trasforma in un elemento d’arredo vero e proprio.
Il costo? Si viaggia su una media di 12-15 € a lampadina. Un prezzo solo all’apparenza elevato considerando la durata praticamente ultradecennale, la stabilità di esercizio e il risparmio in bolletta.
A sinistra, lampada da tavolo Costanza di Luceplan. A destra, lampada Chaplin di Formagenda
Cosa dire, invece, delle lampade fluorescenti compatte?
La luce emessa da una lampadina di questo tipo viene prodotta innanzitutto tramite il passaggio della corrente elettrica attraverso un gas inerte, che produce una luce ultravioletta invisibile all’occhio umano. La luce ultravioletta a sua volta interagisce con una miscela speciale di fosfori che rivestono la superficie interna del tubo della lampada fluorescente, che converte la luce invisibile in luce bianca.
Le lampadine fluorescenti richiedono un alimentatore speciale chiamato reattore, necessario per regolare la corrente operativa della lampadina e per fornire una tensione di avvio compatibile. Precedentemente la stessa funzione era assicurata da reattori magnetici ma sul piano prestazionale la lampada era decisamente meno affidabile ( insorgenza dell’effetto sfarfallio e rumore d’esercizio).
Lampadina fluorescente mod. Tornado – Courtesy Signify
Scegliere questa tipologia di lampadine offre sicuri vantaggi in termini di risparmio energetico e in durata. Rispetto alle vecchie lampadine a incandescenza il consumo è del 75% in meno e la durata è dalle 6 alle 15 volte maggiore (dalle 6000 alle 15.000 ore di esercizio).
Queste lampadine sono tra le più vendute tra quelle a risparmio energetico e rappresentano la soluzione più economica ed efficiente per le zone della casa in cui le luci restano accese anche per lunghi periodi.
La ricerca tecnologica, inoltre, ha trasformato la qualità cromatica della luce emessa (un tempo le lampade fluorescenti fornivano una luce fastidiosamente ‘azzurra’) assicurando la delicatezza della luce bianca naturale.
Anche per le fluorescenti esistono gamme di design per venire incontro alle esigenze estetiche di chi, illuminando casa, vuole godere di un contesto stilisticamente coerente con l’arredamento.
A sinistra, lampade coll. Jaima di Marset. A destra, lampade a sospensione coll. Olivia di Panzeri
Lampade Alogene, ancora per poco
Un capitolo a parte va riservato alle lampade alogene. Attualmente ancora in vendita ma non più prodotte dal 1 settembre del 2018, sono destinate a lasciare definitivamente le nostre case entro il 2025 in base direttiva UE n.244 del 2009 che le ha poste al bando per motivi di risparmio energetico (sono classificate D contro le lampade ad alto risparmio di classe A++).
Tra le loro caratteristiche principali la brillantezza capace di creare intensi contrasti e di illuminare gli spazi in modo chiaro e luminoso pur essendo completamente regolabili.
Le lampadine LED sono l’alternativa alle alogene garantendo le stesse prestazioni funzionali ma con enormi vantaggi sul piano del risparmio energetico e dell’efficienza. Sono di fatto le eredi delle alogene che andranno in pensione.
Lampadina alogena by Opus
Nell’immagine di copertina, lampada a sospensione Lira di Borzalino