lampada portatile da tavolo su stelo e a muro

Ilia Potemine – quando il design incontra la tecnologia

Il buon design è quando qualcosa che non esiste incontra qualcosa che è sempre esistito” (Ilia Potemine)

Ilia Potemine, 34 anni, ha una grande ambizione: quella di colmare l’enorme divario che ancora esiste tra il mondo del design e quello della tecnologia. Inizia la sua carriera come designer nel 2008, progettando oggetti artigianali e presentando negli anni diverse collezioni al Salone Satellite; fino a quando un progetto che richiedeva un sistema di illuminazione personalizzato gli offre un’opportunità di creare un dialogo tra design ed elettronica.

La lampada ISP (DCW Editions) ha fatto da apristrada allo studio di dispositivi luminosi che sfidano convenzioni come lampadine e interruttori
tavolo antico con lampada in marmo e ottone

Questo diventa lo stimolo per sperimentare un nuovo approccio alla progettazione, dove la ricerca formale passa in secondo piano in favore di un approfondito lavoro di ricerca e sviluppo sulle componenti tecnologiche. Gli ultimi cinque anni sono stati dedicati ad Alis, un dispositivo luminoso portatile che mette radicalmente in discussione l’idea di lampada così come la conosciamo (e sistemi di illuminazione flessibili, dinamici e interconnessi: Ilia Potemine porta la tecnologia nel mondo del design rivoluzionando la nostra idea di lampada presentato quest’anno a Isola Design District).

Alis e i suoi accessori che la trasformano in lampada a stelo, da muro o da scrivania e fungono da postazioni di caricamento
lampada ovale portatile
accessori lampada: stelo, supporto a muro e supporto da tavolo

Priva di cavi e regolatori di intensità, Alis sfrutta un accellerometro molto sofisticato per trasformare semplici gesti in segnali per la lampada: toccando il lato destro si aumenta la luminosità, toccando quello sinistro la si riduce. Una serie di accessori permette di trasformarla in lampada da tavolo, a stelo o da scrivania. L’integrazione della tecnologia IoT consente di mettere in comunicazione più dispositivi, e così di creare sistemi d’illuminazione dinamici in punti dove prima non era possibile.

Dettaglio del supporto da tavolo con caricatore usb-C
dettaglio supporto da tavolo con caricatore usb-c

Com’è avvenuta la svolta dall’artigianato alla tecnologia?

A un certo punto mi sono stancato di fare design da collezionismo: non trovavo più soddisfazione in quel tipo di messaggio. Per questo non lavoro più per concept, ma voglio portare avanti il design con progetti innovativi. Dal 2015, ho iniziato a brevettare tutto quello che faccio. Ho capito che bisogna pensare di più a quello che c’è ‘dietro’ all’oggetto. Anche a livello etico, trovo sbagliato che si spendano milioni per lavorare sulla forma: ha molto più senso investire i soldi per migliorare la tecnologia che fa funzionare un prodotto.

Ecosistema luminoso per la casa composto da 4 dispositivi Alis interconnessi
cena in sala da pranzo con lampade luca calda

Il mondo della tecnologia è lontanissimo da quello del design, delle design week e del salone del mobile, ma la mia ambizione è unire queste realtà. Dopotutto, anche all’interno di un software c’è design! Nella tecnologia ho trovato un mondo incredibilmente aperto e stimolante che non voglio più lasciare. C’è apertura alla novità, alla contaminazione, allo scambio di idee; si parla di open source, di risorse gratuite – o dai costi davvero accessibili – destinate a chi crea. Concetti che non si sentono nel mondo del design.

Il designer e il suo team di ingegneri e sviluppatori al lavoro su Alis
designer ingegneri e sviluppatori al lavoro in laboratorio

Come mai la scelta di lavorare come designer indipendente?

Fin da quando ero ragazzo sogno di avere la mia azienda, e ho fatto questo passo quando ho iniziato a lavorare ad Alis. Il problema è che quello che faccio è l’opposto di quello che fa la maggior parte delle aziende: in ambito di design spesso si limitano a proporre riedizioni di prodotti degli anni ’70 e ’80. Non c’è l’idea che concetti come hardware, software e cloud siano parte del design, mentre io volevo concentrarmi anche sull’aspetto tecnologico. Una volta che impari quello, allora sai davvero gestire il prodotto.

Alis ha un’indipendenza di più di 8 ore dalla postazione di ricarica e può essere spostata in qualsiasi angolo della casa
ragazza che cammina con lampada portatileragazza su divano con lampada portatile

Prima di mettermi in proprio, Alis è stata rifiutata da parecchie aziende: erano convinti che la gente non si sarebbe mai portata la lampada in giro per casa. Io invece lo faccio sempre con i miei prototipi e sono convinto che questo sia proprio uno dei punti di forza del prodotto: non ci sono solo le tre funzioni suggerite dagli accessori ma infinite possibilità. È come avere dieci lampade in una!

Alis come illuminazione per la tavola
ragazzo appoggia lampada su support da tavolo

Inoltre, non mi piace il fatto che molte aziende abbiano spostato la produzione in Cina. Per la mia startup ho scelto una posizione strategica tra Milano e Torino dove posso andare a trovare tutti i miei fornitori nel giro di un’ora. Voglio poter controllare tutti gli aspetti del prodotto al 100% e coinvolgere altre aziende del territorio. Non mi va di pensare solo al profitto ma anche al coinvolgimento e all’inclusione, sia del cliente, sia di chi lavora con me.

Alis come lampada a stelo
ragazzo appoggia lampada su support da tavolo

Che tipo di ricezione hanno avuto finora i prototipi di Alis?

Ho già partecipato a diverse mostre e presentazioni ed è molto bello perché dal vivo le persone capiscono davvero il potenziale del progetto. C’è stato molto entusiasmo tra critici e appassionati di design ma la grande sorpresa è stato il riscontro favorevole degli architetti: di solito sono molto critici e legati alla tradizione, invece hanno colto immediatamente i benefici di un dispositivo senza fili. Così si possono eliminare le tracce nei muri e si può progettare l’illuminazione senza il vincolo degli interruttori e dei punti luce.

Scena dal teaser trailer che anticipa il lancio di Alis
render 3d lampade ovali su sfondo blu

Al momento Alis è l’unico prodotto della tua azienda. Che sviluppi immagini per il futuro? 

Per adesso, la sfida è mettere in produzione Alis: abbiamo un business plan, e partiremo non appena ci sarà una risposta degli investitori. Come business model, il mio riferimento principale è Dyson, un’azienda che riesce a raggiungere risultati incredibili con pochi prodotti. Vorrei seguire il loro esempio, e immagino per il futuro un catalogo con pochi progetti ben sviluppati, un buon servizio clienti e  la possibilità di effettuare riparazioni.

Il designer Ilia Potemine nel suo laboratorio con un prototipo di Alis
designer ilia potemine in laboratorio con lampada portatile Alis

Sicuramente, voglio spaziare oltre le lampade perché dopo Alis vorrebbe dire andare a lavorare solo sull’aspetto formale. Sarebbe complesso per l’azienda impegnarsi a realizzare regolarmente prodotti d’illuminazione altrettanto innovativi. Di base mi interessa continuare a lavorare su software, tecnologia ed ecosistemi di oggetti interconnessi. Essendo appassionato di aviazione e automobilismo, posso sicuramente immaginare sviluppi in queste direzioni.

Per maggiori info: Potemine

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