di Valentina Masciari – responsabile nazionale settore utenze di Konsumer Italia.
Konsumer Italia è un’associazione di consumatori, che ha lo scopo di tutelare i diritti di consumatori e utenti, la salute (delle persone e dell’ambiente). Si occupa, inoltre, di fornire le corrette informazioni riguardanti le utenze di: luce, acqua, gas e telefonia, al fine di proteggere il consumatore da eventuali truffe.
Ed è proprio in merito a una di queste utenze, quella relativa alla fornitura di energia elettrica per la casa che Konsumer riceve, ogni giorno, molte segnalazioni e lamentele. Si tratta di consumatori disorientati, ma anche arrabbiati, oggetto di telefonate poco chiare e tendenziose che promettono contratti vantaggiosi che, il più delle volte, non si rivelano tali.
IL FATTORE TEMPO
In genere, queste proposte vengono formulate in modo tale che l’utente non abbia il tempo di riflettere, sostenendo che il mercato tutelato, a breve, non esisterà più, spingendolo così a firmare un nuovo contratto.
Non è vero! La fine del mercato tutelato dell’energia, al momento, è stata fatta slittare al 1° gennaio 2023. Quindi c’è tutto il tempo per scegliere con calma il fornitore adatto alle vostre esigenze.
Attenzione allora, perché se insistono con questa motivazione, è già un chiaro campanello d’allarme che mostra un intento tutt’altro che amichevole, ed è preferibile non darle seguito. Insomma, riattaccate.
Foto di Dragos Gontariu da Unsplash
LA FINE DEL MERCATO TUTELATO
Lo slittamento della fine del mercato tutelato serve proprio per far scegliere ai consumatori, in modo più consapevole, il fornitore sul libero mercato. Infatti, la domanda che assilla la maggior parte delle persone è: conviene aspettare o passare subito sul libero mercato? Il consiglio, è di scegliere senza fretta, c’è tempo fino al 1° gennaio 2023.
Le telefonate in cui si fa pressione per sottoscrivere un contratto, è un modo, piuttosto subdolo, di colpire proprio quella parte di indecisi che hanno:
- scarsa conoscenza delle attuali offerte sul mercato dell’energia,
- poca consapevolezza sulla procedura per passare dal mercato tutelato a quello libero,
- limitata padronanza delle voci presenti nella fattura luce
A tal proposito, vogliamo ricordare che, in effetti, esiste un 44% di utenti domestici che è ancora nel mercato di tutelato. Questo la dice lunga sulla diffidenza che esiste in proposito, perché le informazioni che riceviamo su questo tema, purtroppo non sempre trasparenti, hanno contribuito a creare un giustificato scetticismo.
COME FUNZIONANO LE TARIFFE DEL LIBERO MERCATO
Innanzitutto, è bene sapere che le tariffe del libero mercato, si formano sulla base di principi di libera concorrenza e quindi ben venga tale liberalizzazione, ma bisogna anche sapere, che l’unica voce oggetto di contrattazione, è il prezzo della materia prima, cioè il costo della materia energia al kWh.
Questa voce è presente in fattura nella sezione che riepiloga le voci di costo.
Detto ciò, tutte le altre voci di costo presenti in fattura, cioè trasporto e gestione del contatore, oneri di sistema, imposte e tasse, non possono essere oggetto di particolari sconti e quindi ogni promessa fatta dal fornitore su tali aspetti, è solo falsa.
Infatti, non esiste in assoluto un’offerta conveniente per tutti: la scelta dell’offerta più adatta alle esigenze di ciascuno di noi, va fatta valutando le singole abitudini di consumo.
COSA SONO LE ABITUDINI DI CONSUMO E COME SCEGLIERE L’OFFERTA PIÚ ADATTA
L’offerta commerciale va scelta considerando, ad esempio, se i nostri consumi (elettrici) si concentrano nelle ore serali o sono distribuiti nell’arco dell’intera giornata. In generale, comunque, monitorare i consumi elettrici, è alla base del risparmio energetico e dell’efficientamento energetico della casa.
Per fare questo, ci vengono in aiuto anche i cd misuratori di corrente o di consumo, grazie ai quali è possibile monitorare, l’impiego di energia elettrica sia per tenere sotto controllo la spesa di casa, che per calcolare il consumo dei singoli elettrodomestici. Questi misuratori sono anche wi-fi, e permettono il monitoraggio dei consumi da remoto.
PREZZI DELLE MATERIE PRIME
Come tutti i mercati all’ingrosso delle materie prime, anche quello di energia e gas, è caratterizzato da prezzi molto volatili, che cioè variano nel tempo. Quindi, le esigenze di stabilità e di previsione dei costi, da parte dei consumatori, fa sì che le società fornitrici formulino offerte che permettono di fissare nel periodo il prezzo di luce e gas.
COMPOSIZIONE DEL PREZZO FISSO
Le proposte commerciali sono caratterizzate da un prezzo della componente energia fisso ed invariabile per un certo lasso di tempo e mettono al riparo da eventuali aumenti del costo della materia prima. Accertatevi, nell’offerta che vi stanno proponendo, se il prezzo dell’energia viene bloccato per 12, 24 o addirittura 36 mesi o se invece, è variabile. In tal caso, si avrebbe durante la vita del contratto, una variazione del prezzo.
Se avete una tariffa a prezzo fisso, ad esempio, vi siete salvati dagli aumenti che dal primo luglio 2021 sono scattati sulle tariffe dell’energia. Con quest’ultimo aumento, del 12%, assisteremo a un innalzamento della spesa di circa 66 euro all’anno, per famiglia.
Inoltre, è bene verificare anche le condizioni promozionali di benvenuto, valutare l’attivazione di offerte green e controllare la presenza di servizi aggiuntivi, per evitare altri costi in bolletta (assicurazione per interventi di riparazione in ambito domestico, assistenza sulla caldaia, etc.).
Insomma, la scelta della società fornitrice, andrà fatta sia sulla base dell’offerta che ci verrà proposta ma anche sulla serietà e trasparenza dell’azienda nell’esporci il contratto. Infatti, queste scelte, spesso, sono viziate dalle modalità di vendita delle società fornitrici, che nei casi più gravi, sfociano in vere e propri raggiri se non contratti estorti con l’inganno.
Tra le categorie di utenti più fragili ci sono proprio gli anziani, facili prede di questo tipo di truffe, ma nella pratica può succedere a chiunque, anche alle persone più giovani di essere vittima di raggiri, data la comprensibile mancanza di conoscenza di alcuni dettagli prettamente tecnici.
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COSA FARE IN CASO DI CONTRATTO NON VOLUTO
Nell’ipotesi di un contratto non voluto, si può avviare la Procedura di Ripristino. In pratica questa consiste nel presentare un reclamo scritto al gestore che ha estorto il contratto con l’inganno, entro 40 giorni da quando ci si è resi conto della truffa.
Contestualmente, nello stesso reclamo inviato al fornitore, si deve chiedere il disconoscimento del contratto e il ripristino veloce, ossia una modalità accelerata per il ripristino delle precedenti condizioni contrattuali e di rientro con il precedente fornitore. Non è obbligatorio alcun modulo prestampato e quindi il reclamo con disconoscimento del contratto e richiesta di ripristino, può essere fatto dall’interessato, su carta semplice. L’assistenza di un’associazione di consumatori è fondamentale in queste situazioni.
Inoltre, in caso di mancato pagamento della bolletta contestata e fino a quando non sia risolta la controversia, il fornitore non potrà considerare moroso il cliente e dovrà continuare a erogare regolarmente il servizio di luce o di gas. Infine, nessun consumatore è tenuto al pagamento di una fornitura di energia o di gas non richieste.
Foto di Fre Sonneveld da Unsplash
ARERA COS’È E COSA FA
Questa procedura è stata prevista dall’ARERA, che è l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente e svolge attività di regolazione e controllo nei settori dell’energia elettrica, del gas naturale, dei servizi idrici, del ciclo dei rifiuti e del telecalore.
Sempre l’ARERA, nel 2018 aveva previsto la creazione dell’Elenco Venditori Elettricità (EVE) a cui avrebbero dovuto iscriversi tutti i fornitori (Enel, Eni, Sorgenia…) operanti nel mercato elettrico. Attualmente questi operatori sono circa 750, un numero incredibile.
Si tratta, quindi, di una sorta di albo dei venditori, pensato con lo scopo di definire i requisiti tecnici, finanziari e di onorabilità che ogni impresa deve possedere per esercitare l’attività di vendita dell’energia. Purtroppo, concretamente questo elenco non è mai stato creato e ciò ha agevolato la crescita esponenziale di un mercato con la presenza di soggetti, che non sempre hanno i necessari requisiti per operare. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.
TUTTE LE INFORMAZIONI IN MERITO A QUESTO ARGOMENTO
Questo è solo l’inizio di un argomento che, in futuro, abbiamo tutta l’intenzione di approfondire. Nel frattempo, a questi link, troverete tante altre informazioni in merito:
konsumer.it
arera.it
Energia: per i contratti di fornitura non confermati, per il cliente finale possibile ripristino veloce dello status quo contrattuale precedente
arera.it/ripristino
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Nell’immagine di copertina, foto di Matthew Henry da Unsplash