Di recente La casa in ordine è diventata media partner di Isola Design District, uno dei distretti ufficiali della Milano Design Week. Fondato nel 2017, negli anni si è evoluto fino a diventare una vera e propria comunità di designer emergenti e studi indipendenti che si è sviluppata attraverso mostre ed eventi in presenza, una piattaforma digitale, un magazine e contenuti in streaming.
Il team di Isola Design District; da sinistra: Nicola e Giulio Nicoletti, Gabriele Cavallaro (Project Manager) ed Elif Resitoglu (Creative Director)
I co-fondatori Gabriele Cavallaro ed Elif Resitoglu hanno raccontato come il distretto di Isola si sia trasformato negli anni e di come la collaborazione con La casa in ordine potrà contribuire a nuovi, stimolanti sviluppi in un’importante fase di crescita del progetto.
Gli esordi di Isola Design District con Milano Design Market, il primo evento organizzato durante la Milano Design Week 2016
Il concept per Isola Design Disctrict nasce nel 2016, con l’organizzazione di Milano Design Market. Si tratta di uno spazio espositivo curato, che permette ai giovani designer di esporre a prezzi accessibili durante il Fuorisalone. L’esperienza mette in luce la difficoltà dei designer emergenti a prendere parte all’evento e di conseguenza la scarsa rappresentazione di temi, progetti e personalità che non appartengono ai circuiti affermati dei grandi marchi e della produzione industriale.
Immagini dalle precedenti edizioni in presenza
“Fin dall’inizio sapevamo che non volevamo i ‘grandi’ nomi del design ma piuttosto progetti che avessero grandi prospettive. Per noi sono essenziali la ricerca, la sostenibilità, l’innovazione e i nuovi materiali. Vogliamo guardare al futuro e dare visibilità a nuovi designer” spiega Elif.
Installazioni a Palazzo Lombardia per l’edizione 2019
Nasce così l’idea di un distretto che possa accogliere molti eventi e mostre incentrati proprio su questi temi. La scelta ricade su Isola, la cui dimensione di piccolo quartiere staccato – anche se ben collegato – al centro di Milano permette di creare un’esperienza radicalmente diversa da quella delle grandi installazioni, dove i visitatori possono perdersi per i vicoli alla ricerca di tanti piccoli spazi espositivi a misura d’uomo.
La mappa dell’edizione 2019 mostra come le diverse location siano sparse in tutto il quartiere di Isola
Il logo di Isola disegnato da Marco William Fagioli nel 2018; per la sua operazione di rebranding ha reinterpretato la bandiera dei pirati, ironizzando sul nome del quartiere e sull’approccio controtendenza del distretto
“La prima edizione del 2017 è nata come un progetto di marketing territoriale per supportare la crescita che il quartiere di Isola ha avuto – e sta ancora avendo – in questi anni” racconta Gabriele. Ma la pandemia e la cancellazione di tutti gli eventi del 2020 hanno portato il distretto ad aprirsi a nuovi modi di promuovere e divulgare il design e ad assumere la dimensione di una vera e propria startup dal respiro internazionale. Accanto agli eventi in presenza, Isola ha sviluppato una piattaforma digitale che è diventata ormai il fulcro del progetto e ha permesso di espandersi molto oltre i confini del quartiere e la nozione di ‘distretto’.
La versione animata e interattiva del quartiere di Isola sulla piattaforma online; questa si è dimostrata molto di più che una soluzione temporanea per la pandemia e ha saputo portare in formato digitale molte delle dinamiche che hanno dato vita al distretto
Al momento, la piattaforma raccoglie una selezione di oltre 600 progetti con rispettive schede e profili per i designer, mentre il team di Isola lavora allo sviluppo di collaborazioni in grado di incrementarne la visibilità. “I media sono essenziali per far conoscere i progetti che selezioniamo ma è fondamentale trovare i partner giusti perché anche nell’editoria c’è spesso la tendenza a favorire i grandi nomi e i progetti commerciali” spiega Elif. “Siamo contentissimi della collaborazione con La casa in ordine perché il magazine aveva già un’attenzione speciale per i designer emergenti e noi cerchiamo persone che sappiano davvero raccontare questo tipo di progetti. Con i designer emergenti è una sfida, perché spesso hanno dei progetti bellissimi ma non sanno come presentarli!”
Un bancone realizzato con capsule del caffè usate e tecniche di stampa 3D (2019); si è trattato del primo esperimento di ‘match-making’ tra designer e azienda supportato da Isola e ha visto coinvolti giovani designer e Lavazza
Ma c’è di più: oltre agli eventi e allo sviluppo e alla divulgazione di contenuti, Isola ha l’ambizione di diventare un intermediario in grado di unire le opportunità di mercato nel mondo del design. “Molti designer della nostra Community vorrebbero ricevere commissioni da parte delle aziende” continua Elif. “Mentre le aziende non sanno dove trovare designer giovani e così finiscono sempre per preferire quelli già conosciuti. Noi vogliamo diventare un network di riferimento per aiutare entrambi a trovare nuove collaborazioni”.
Le possibilità di network sono particolarmente interessanti per i designer che si dedicano alla ricerca e allo sviluppo di nuovi materiali; nella foto ‘Decomposition of Materiality’, un progetto per un materiale bio-tessile della designer Scarlett Yang – Isola Design Awards, 2020
Fino ad ora, questo procedimento si è svolto in maniera naturale attraverso l’organizzazione di eventi, con particolare attenzione ai designer in cerca delle loro prime collaborazioni. Partner come La casa in ordine possono contribuire a colmare il divario che ancora esiste sul fronte delle aziende e a dar vita ad una realtà molto più articolata in linea con i principi di democratizzazione del design che ancora rimangono alla base della filosofia di Isola.