di Floriana Morrone.
Una listellatura di abete bianco, che serve a proteggere gli interni dai raggi del sole e dagli sguardi indiscreti, caratterizza la Pergola House, progettata in chiave green in un quartiere di Berlino.
A guardarla sembra un tipo di architettura distante dai nostri paesaggi urbani, di certo potrebbe essere un modello replicabile in molti quartieri periferici, che non esprimono alcuna identità architettonica specifica e il cui stile è lasciato al gusto personale del committente.
Questa è una casa con tetto a due falde, a Berlino-Nikolassee, una tranquilla strada residenziale a nord di Potsdamer Chaussee, importante strada urbana di Berlino, e rappresenta l’archetipo della classica casa unifamiliare in questo quartiere della città. La forma è il marchio identificativo di un originale studio di architettura tedesco, il rundzwei Architekten BDA, che alle costruzioni in legno dà una personalità molto forte.
Le superfici del tetto e le facciate, infatti, sono coperte su tutti e quattro i lati da una listellatura di legno di abete bianco di colore chiaro. Si tratta di un involucro edilizio omogeneo, pensato sia per fare da filtro, sia come protezione, che lascia solo alcune aperture sulla facciata.Lungo i due lati di gronda, le superfici del tetto si estendono oltre la struttura come pergolati, estendendo così la casa nel giardino. Da qui il nome Pergola House.
Spazi di servizio grazie ai pergolati
Si accede alla casa attraverso uno stretto terrazzo lungo il lato ovest della casa, protetto dalle intemperie grazie all’estesa superficie del tetto sovrastante. L’area d’ingresso, oltre all’accesso alle zone abitative al piano terra e al primo piano, nonché allo studio, offre plus molto utili: una panca estesa, uno spazio di stivaggio discretamente nascosto per le scarpe e un guardaroba.
La struttura
La caratteristica principale di questa progettazione sono i tagli di luce che arrivano dall’alto. Sopra la zona pranzo, un’intercapedine si estende al di sotto del tetto a falde e forma una “L” verticale con la cucina a vista e il soggiorno. Ciò consente relazioni visive tra il primo piano e i piani superiori, che sono realizzati come livelli di galleria. Anche la scala sospesa in acciaio contribuisce a questa idea progettuale, mentre la sala da pranzo diventa il cuore comunicativo della villa.
L’angolo destinato al relax
Dall’ingresso si accede anche al piano seminterrato, destinato alla zona benessere ai servizi condominiali e ai magazzini. Due lucernai, collegati alla superficie sul lato strada e sul lato giardino della casa, illuminano la piscina allungata e le adiacenti aree prendisole e fitness, che compongono uno spazio privato per lo sport e la ricreazione.
La suddivisione degli ambienti
Al primo piano gli architetti hanno collocato, disponendole a forma di “L”, zona giorno, pranzo e cucina, raccolte attorno alle funzioni “di servizio”, compatte e concentrate (studio, bagno ospiti, scale e vani di stivaggio). Al suo apice, questa “L” orizzontale collega l’interno con l’esterno, attraverso ampie superfici vetrate. Le porte del patio estendono la casa nel giardino.
La zona notte
Una scala rettilinea a rampa unica conduce al secondo piano. Qui, sempre disposte a “L” attorno all’intercapedine che si apre sopra la zona pranzo, si trovano la camera matrimoniale e le camerette dei ragazzi, con al centro il bagno in comune.
Accessibile sia dalla camera matrimoniale, sia dal disimpegno centrale, è dotato di due docce, due wc e due lavandini; una porta scorrevole al centro ne consente un utilizzo simultaneo e flessibile da parte di persone diverse. Scaffali progettati individualmente e armadi a muro permettono di mantenere in ordine le stanze, offendo molto spazio in cui riporre biancheria e oggetti.
Le due camerette dei ragazzi si affacciano sulla strada, mentre la camera matrimoniale guarda sul giardino. Ognuna di queste camere ha una finestra con un davanzale allungato che funge da luogo accogliente in cui sedersi e chiacchierare. Le finestre sono pertanto prive di telaio e sono realizzate con vetri fissi.
Un rifugio sotto il tetto
Nella mansarda, un loggiato con camino offre un rifugio semi-privato e un salotto, illuminato dal grande lucernario da est e dalla terrazza sul tetto sul lato ovest della casa, che è anche il luogo da cui si accede.
L’ampia terrazza si trova dietro la zona del tetto, è progettata in parte come un taglio aperto nell’involucro dell’edificio, in parte coperta come un pergolato. Questo crea un “rifugio” flessibile e riparato all’aria aperta con vista sulla lussureggiante vegetazione a ovest.
Climatizzazione naturale e protezione solare intelligente
L’edificio è una costruzione in legno: le pareti interne (anche al piano interrato) sono in legno massiccio, quelle esterne sono state realizzate con elementi in pannelli di legno prefabbricati. L’assemblaggio del legno, anche per i soffitti ed il solaio, è stato effettuato senza utilizzo di colle ma con il metodo dell’incastro, una pratica che rende il materiale perfettamente riciclabile a fine vita.
La lana di legno è utilizzata come materiale isolante, mentre le pareti interne sono ricoperte con pannelli di fibra di gesso e intonaco a calce. La fibra di gesso, grazie ai suoi pori aperti, contribuisce ad un naturale controllo climatico degli interni. Un impianto di riscaldamento a pannelli a bassa temperatura, il cui calore è generato da un impianto di cogenerazione a gas al piano interrato, garantisce anche energia elettrica a tutta l’abitazione.
Progetto dello studio rundzwei Architekten BDA – undzwei.de
Le immagini sono di Gui Rebelo