Forse non abbiamo mai particolarmente amato le piante da interno, perché le proposte di vivaisti e fiorai erano decisamente poco entusiasmanti e ripetitive: la stella di natale, il ciclamino, l’orchidea, la composizione di cactus e il tronchetto della felicità, per citare le più comuni. Alcune varietà di Ficus benjamin e di Philodendro adornavano angoli di salotto e le piantine di Photos si moltiplicavano a vista d’occhio nelle cucine di casa, senza bisogno di particolari cure. Erano dei semplici oggetti come tanti altri, non esisteva il culto del verde come espressione di un ambiente più rilassante e naturale in cui vivere.
Immagini da apairandasparediy.com e vitasumarte.com
Con il passare del tempo e delle mode, dopo un breve periodo di declino, le piante ornamentali da interno (o da appartamento) sono finalmente diventate per noi progettisti una parte essenziale, quasi imprescindibile di ogni progetto: possono essere filtri per degli spazi, zone di separazione, elementi di riempimento o decoro puro.
Avete mai sentito parlare di jungle style? Si tratta di una vera e propria filosofia di vita che ha generato negli ultimi anni addirittura un “movimento” di riscoperta degli effetti benefici delle piante sull’essere umano, uno stile pensato soprattutto per la città, per poter creare il proprio angolo verde anche se si abita in un grattacielo: piante soprattutto di origine tropicale, dalle foglie grosse e carnose, posizionate vicine le une alle altre come una piccola serra.
Al posto di un unico esemplare, una jungle gag ovvero un’oasi allegra e selvaggia, giocata sulle altezze delle varie specie vegetali e sulle basi d’appoggio realizzate con oggetti vari e inconsueti. Tra l’altro, oggi possiamo contare su di un’offerta di vasi e contenitori molto originali che accostati con gusto rendono speciale anche la pianta più banale e scontata. Indiscusso maestro di questo trend è il già citato Satoshi Kawamoto, un artista che ha creato vere e proprie officine del verde tra New York e il Giappone (www.greenfingers.jp).
Foto da designandarchitecture.com.
Ma quali piante comprare al vivaio per dare vita alla nostra ‘affollata’ zona relax?
Dovete innanzitutto aver ben presente la vostra casa per scegliere o farvi consigliare le piante più adatte: esposizione alla luce diretta e indiretta, dimensioni degli spazi dove vi piacerebbe collocare le piante, temperatura media degli ambienti (la gran parte delle piante da interni provengono da zone geografiche con climi tropicali a umidità costante) e non in ultimo il vostro stile di vita. Se siete spesso in viaggio per lavoro e non avete nessuno che se ne possa occupare con regolarità, indirizzatevi per esempio verso succulente e cactus oppure affidatevi al valido sistema dell’idrocoltura che garantisce il giusto apporto di acqua e nutrienti e vi avvisa quando intervenire, tramite un semplice indicatore di riserva.
L’esposizione sud o sud-ovest delle vostre finestre vi permette di scegliere un ampio ventaglio di piante che prediligono ambienti luminosi, ma fate attenzione ai danni causati dai raggi del sole diretti sulle foglie! Per coloro che si sentono portatori di un sano pollice nero e desiderano qualche soddisfazione, la Zamioculcas e la Sansevieria sono piante ‘guerriere’ per eccellenza che necessitano di pochissima acqua e sopravvivono con dignità anche in situazioni di penombra.
Se disponete invece di ambienti piccoli optate per esemplari dalla crescita contenuta con piccole foglie oppure varietà curiose di succulente. Viceversa, per ambienti ampi saranno più indicati esemplari di dimensioni maggiori come Kentia, Ficus lyrata, Aralia, Ficus robusta o elastica, Alocasia, Schefflera, Monstera deliciosa indubbiamente la mia preferita, le cui foglie stilizzate e non sono da sempre di gran moda negli arredamenti, così come nelle opere di Matisse o negli interni delle abitazioni più interessanti come quella degli Eames, perfette per un arredo minimalista o bohémie.
Foto da ganna-design.com
Ogni spazio della vostra casa può accogliere la magia del verde. L’architetto Anna Brizzi, grande amica e appassionata di piante insolite, ha creato in aggiunta alla sua bellissima casa, una veranda strategica per la sua collezione: dalle grandi aperture squadrate occhieggiano flessuosi rami di Monstera deliciosa, l’imponente Ficus lyrata, Philodendro xanadu e cannifolium, orchidee cymbidum e piante grasse, con la precisa volontà di far entrare nelle mura domestiche la natura e la sua bellezza .
Ma anche bagno e cucina, dove il vapore aumenta il grado di umidità dell’ambiente, possono diventare scenari perfetti per allestimenti verdi, utilizzando con fantasia felci, orchidee o bromeliacee, come la Guzmania o la Tillanzia, in composizioni sospese a foglia cadente o in semplice appoggio.
Un ultimo consiglio per l’acquisto, le piante da interno crescono velocemente, considerate al momento della scelta quale sarà la loro reale dimensione a piena maturità. E voi, avete una vostra Hit Plant da interno?
Foto e realizzazione del progetto Arch. Anna Brizzi.
Immagine di copertina da vitasumarte.com