daniel debiasi e federico sandri

Debiasi & Sandri – il dettaglio nel design

Daniel Debiasi e Federico Sandri fondano il loro studio di progettazione nel 2010. Due sedi – Bolzano e Verona- accomunate da un dialogo continuo tra oggetto e spazi che trova espressione nella sperimentazione di diversi materiali e processi e nelle relazioni tra produzione artigianale e industriale. Ci raccontano il loro mondo in una bella intervista accompagnata da una selezione dei prodotti più significativi dello studio.

I vostri lavori hanno in comune una grande eleganza ed una raffinatezza paragonabile all’artigianato, seppur realizzati in serie attraverso differenti tecniche industriali. Ci svelate il vostro segreto?
Daniel Debiasi. Grazie per l’apprezzamento! Come designer siamo sempre focalizzati sul progetto in sé, indipendentemente dal tipo di processo che esso coinvolge. Troviamo l’artigianato interessante perché portatore del “saper fare” che sta alla base della cultura del progetto.

Amiamo invece l’industria per la serialità e perchè ci dà la possibilità di raggiungere un maggior numero di persone. Il fatto di essere cresciuti in Italia, dove il confine tra industria ed artigianato è spesso labile, ci aiuta a far coesistere questi due mondi nel nostro progettare. Un’altra cosa che ci fa sentire a nostro agio sia nel progetto artigianale che in quello industriale è l’attenzione che poniamo per i dettagli.

Siamo abbastanza maniacali in questo, ci impuntiamo e talvolta passiamo anche per rompiscatole, ma è più forte di noi. A volte però succede che questi dettagli, che in ottica industriale a volte paiono trascurabili, facciano la differenza nel modo in cui un prodotto è percepito ed allora siamo contenti delle nostre scelte. Quando poi succede che ci troviamo a lavorare con partner che condividono la nostra visione allora la soddisfazione è doppia.

A sinistra, Daniel Debiasi, Federico Sandri, Club, 2012, Schönbuch. Ph credits J. Morandell. A destra, Daniel Debiasi, Federico Sandri, Club, 2012, Schönbuch
Ispirato alla semplicità che si trova spesso nei camerini dei teatri, lo specchio-appendiabiti Club combina alcune funzionalità complementari in un’unico mobile. Essenziale il suo aspetto ed informale il suo utilizzo, uno specchio inclinato è sostenuto da una cornice in legno che nasconde un appendiabiti ed un sostegno per cappelli
specchio appendiabiti design
Forme morbide, volumi confortevoli e colori pastello, da cosa vi lasciate ispirare quando iniziate un nuovo progetto?
Federico Sandri. E’ spesso difficile ricondurre un ragionamento ad una singola ispirazione. Siamo costantemente bombardati da informazioni, immagini, racconti, situazioni e talvolta, difficile predirlo, qualche suggestione ci rimane impressa nella mente e capita che venga ripescata nel momento di lavorare ad un progetto.

Va detto però che il nostro lavoro è fatto anche di studio, esercizio, dedizione e dopo 10 anni di collaborazione abbiamo ormai sviluppato un nostro linguaggio in qualche modo codificato, che ci aiuta a mettere in ordine le nostre idee e le nostre esperienze facendole spesso confluire in risultati progettuali.

Daniel Debiasi, Federico Sandri, Shift, 2018, Offecct. Ph credits: Brendan Austin, Debiasi Sandri
Una famiglia di poltrone imbottite costituite da un cuscino morbido e confortevole fissato ad una base in metallo e attorniato da 3 possibili versioni di schienale e braccioli. Il nome Shift (cambio) è inoltre giustificato dalla possibilità di modificare completamente l’atmosfera di una stanza o una lobby con semplici interventi
poltroncine imbottite grigio

Daniel Debiasi, Federico Sandri, Shift, 2018, Offecct. Ph credits: Brendan Austin, Debiasi Sandri
poltroncina e pouf salmone
poltrone imbottite design
Normann Copenaghen, Stelton e Offecct, sono diverse le grandi aziende scandinave con cui avete collaborato. Vi sentite affini al design nordico?
Daniel Debiasi. Al giorno d’oggi è un po’ difficile trovare una definizione univoca per “design nordico”. Se consideriamo un mondo fatto di oggetti semplici ma con una propria personalità che entrano in maniera silenziosa e “rispettosa” all’interno di un determinato scenario, allora forse ci possiamo riconoscere in questo.

Siamo sempre stati incuriositi dal tipo di relazione emotiva che le persone instaurano con gli oggetti di cui si circondano, e più si condividono tempo e spazi con determinati oggetti più questi vanno scelti in maniera ponderata.

Tuttavia siamo dell’idea che oggi sia molto difficile “incasellare” geograficamente una disciplina in continua evoluzione come il design. Lavoriamo in tutto il mondo e la varietà è sempre un grande cosa, ci abitua a pensare in maniera trasversale e ci porta a conoscere molte realtà diversissime tra loro, ognuna delle quali lascia un segno nel nostro bagaglio di esperienze.
Delle tre aziende citate ci piace molto il modo in cui lavorano, il tipo di relazione che abbiamo instaurato con loro ed il fatto che, almeno progettualmente, parliamo la stessa lingua.

Daniel Debiasi, Federico Sandri, Stage, 2016, Normann Copenhagen
Una lampada da terra orientabile che esprime con naturalezza il gesto di puntare la luce dove necessario.La forma conica e razionale del diffusore evolve dolcemente in una pratica maniglia sulla sommità, utile per dirigere il fascio luminoso come si usa nelle apparecchiature professionali.
lampada da terra design
progetto lampada design
Con la collezione Collar per l’azienda danese Stelton avete affrontato il tema della tavola su diversi fronti: da un set per la preparazione del caffè e the a bottiglie termiche e shaker per i cocktails. Da dove nasce il progetto? Cosa significa collaborare con un’azienda storica nel settore di utensili e accessori di altissima qualità che deve la sua fortuna a designer come Arne Jacobsen?
Federico Sandri. Collar è una collezione di oggetti nati attorno al tema del rituale.I primi pezzi che abbiamo progettato sono quelli vicini al mondo del caffè, volevamo riassumere le operazioni da compiere per bere un buon caffè a casa propria usando oggetti che fossero accomunati da un unico linguaggio: assoluti e sinceri ma con una loro personalità e soprattuto volevamo degli oggetti che potessero integrarsi con l’interior (siamo sempre attenti al rapporto tra prodotto ed ambiente circostante).

Daniel Debiasi, Federico Sandri, collezione Collar, 2016, Stelton
tableware design
Il progetto è piaciuto molto sia al pubblico che all’azienda, anche perché il mondo del caffè ha sempre fatto parte del DNA di Stelton. Fatto questo primo passo abbiamo pensato di estendere questo linguaggio ben collaudato ad altri rituali come il tè, i cocktail, le bevande da portare fuori casa (thermos e bottiglia), e l’atmosfera (con i tealight).
La collaborazione con Stelton è stata ed è tuttora una bella esperienza: c’è molta sintonia e molto dialogo con il loro team, sono molto attenti alla pianificazione ed il rapporto è di mutuo rispetto.

Collezione Collar
collar tableware

Collezione Collar: thermos, bottiglia e tealight
thermos bottiglia e tealight design

  Collezione Collar: bar set
bar set design
I pezzi della collezione Freddo disegnata per Rosenthal sono i più poetici e forse all’apparenza i meno industriali della vostra produzione. Com’è stato lavorare con dei materiali complessi e difficili da “addomesticare” come il vetro e la ceramica?
Daniel Debiasi. Del vetro e della porcellana amiamo proprio quella piccola componente che esula dal controllo di designer e produzione. Crediamo che riuscire ad “addomesticare” questa imperfezione senza eliminarla del tutto sia la parte affascinante del lavoro su questi materiali. L’idea di questo progetto nasce dalla volontà di esprimere la delicatezza quasi volatile della porcellana intrappolandola in grandi masse di vetro a cui abbiamo in qualche modo “rubato” leggerezza e trasparenza.

Daniel Debiasi, Federico Sandri, Freddo, 2018, Rosenthal
Un gruppo di oggetti in porcellana sottili e delicati sono immersi in una solida base in vetro, come fossero parzialmente intrappolati, congelati in un blocco di ghiaccio.
bozzetti disegno vasi

vasi ceramica annegati vetro
A Cersaie 2019 avete presentato la collezione Variant per Rak Ceramics, affrontando nuovamente il tema del bagno dopo la collaborazione con Antoniolupi e Inbani. Come si è evoluto l’ambiente bagno e conseguentemente i complementi che lo arredano negli ultimi anni?
Federico Sandri. Crediamo che l’ambiente bagno abbia impiegato gli ultimi anni a cercare di recuperare terreno rispetto al resto dell’interior. Oggi sembra che finalmente questa distanza sia stata colmata. Il bagno dell’abitazione ha assunto innegabile importanza anche in virtù del fatto che ne rappresenta l’intimità.

Ma anche nell’hospitality la zona bagno è diventata parte integrante dell’esperienza complessiva, basta pensare agli alberghi dove il bagno rappresenta il benessere in senso lato e spesso sconfina oltre le 4 pareti cui era relegato una volta.
Riteniamo perciò importante che ogni elemento del bagno venga considerato come un elemento di qualsiasi altro interior, soggetto quindi a scelte personali e consapevoli senza essere ridotto ad un mero esercizio di funzionalità e performance.

Daniel Debiasi, Federico Sandri, Variant, 2019, RAK Ceramics.
lavabi appoggio design

lavabo bagno ceramica appoggio design
Con Inbani abbiamo pensato a dei complementi che potessero anche uscire dallo spazio dedicato alla zona bagno, con Antoniolupi abbiamo lavorato su vasche intese come lounge, mentre con RAK Ceramics abbiamo deciso ancora una volta di celebrare il materiale ceramico traendone una collezione di lavabi leggeri, precisi, dalle forme semplici e discrete ma con una loro identità espressa attraverso la ricerca sulle proporzioni, gli spessori sottili ed il gioco di luci ed ombre che ne contraddistingue le superfici.

Daniel Debiasi, Federico Sandri, Bivio, 2016, Inbani
Una famiglia di complementi per il bagno, dove forme semplici, familiari ma contemporanee si aggregano in nuove composizioni e settings. Dei vassoi rotondi giacciono su una struttura metallica scultorea che serve anche come porta asciugamano. Un gioco costante con curve e proporzioni precise conferisce agli oggetti una personalità inaspettata.
tavolino mensola portasalviette design

Daniel Debiasi, Federico Sandri, Tray, 2016, Inbani
complementi arredo bagno

Daniel Debiasi, Federico Sandri, Dafne, 2016, Antoniolupi, ph credits: Camilla Santini
vasca da bagno per centro stanza design
La facilità con cui riuscite a progettare in diversi ambiti e su scale differenti mantenendo inalterato il vostro linguaggio formale è ciò che vi contraddistingue. Quali sono i temi di ricerca che state indagando in questo momento?
Daniel Debiasi. Il fatto di poter lavorare in ambiti diversi è una delle cose che più ci fanno amare il nostro lavoro: oggi possiamo disegnare una vasca da bagno e domani una sedia oppure una lampada. Facendo riferimento al cambiamento di scala, al momento stiamo lavorando anche su qualche progetto di interior tra cui uno showroom aziendale per Grassi Pietre.

E’ molto interessante, in questo caso, indagare sulla relazione tra la persona e lo spazio anzichè tra persona e oggetti, oltre al fatto che possiamo mettere a frutto diverse competenze acquisite in questi anni applicandole a contesti architettonici: l’uso di materiali diversi, la luce, le finiture, l’esperienza tattile ed i percorsi.

Per maggiori informazioni  – debiasisandri.com

Daniel Debiasi, Federico Sandri, Swan, 2018, Rosenthal
Un portacandele in vetro che sembra galleggiare sul piano del tavolo. Un volume che esprime solidità mentre la finitura superficiale offre un interessante gioco di luci, ombre e riflessi.
portacandele design

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