pentola ghisa viola

Pentole – se ne vedono di tutti i colori

Se pensate che le pentole siano tutte uguali, sbagliate di grosso. Ogni modello ha la sua funzione, suggerita dalla forma, i materiali all’avanguardia hanno rivoluzionato il modo di cucinare, per non parlare dell’estetica che ha trovato un’inaspettata espressione nelle ultime collezioni. Le nuove ‘batterie’ oltre a essere altamente funzionali sono anche bellissime da vedere e da esporre, invece che venir relegate nel mobile cucina.

Collezione Freestyle di Le Creuset – lecreuset.it
padella colorata manico legno

pentola e padelle in ghisa
Nuance inaspettate colorano ogni modello, tonalità intense che si alternano nelle tendenze di stagione, parlano una lingua comune fatta di raffinata modernità che si ispira con orgoglio alle forme più tradizionali. In sé il design delle pentole non conosce grandi cambiamenti, sicuramente nuovi sistemi di cottura e altrettante ricette, estranee alla classica tradizione culinaria di famiglia, hanno portato a nuovi modelli che nella nostra cultura non si usavano. Si pensi al wok o anche semplicemente alla cocotte di stampo francese, usata in pochissime ricette italiane.

Collezione 1965 Vintage di Sambonet – sambonet.it
pentole colorate cucina

casseruole e padelle colore

Collezione Copper & Charcoal di Tognana – tognana.com
batteria pentole color rame

Collezione Country Chic di Tognana
pentola casseruola padella manico legno
Alternate alle collezioni più colorate, troviamo proposte che rimarcano tradizioni o ne creano di nuove. Da un lato richiami cromatici al rame, seppur in materiale diverso, che sono palesi amarcord contemporanei dove passato e presente si incontrano. Dall’altro il rigore del nero diventa un classico moderno, perfetto nelle cucine minimal e a suo agio anche in quelle più tradizionali. Non dimentichiamo anche le versioni in acciaio, sempre in prima fila, in eleganti contrasti con i manici che scoprono i bagliori metallici dell’oro.

Collezione Tummy di Barazzoni – barazzoni.it
casseruola acciaio bassa manici oro

Collezione 33 carati di Barazzoni
padella casseruola antiaderente
I manici in realtà sono un plus, al di là della loro funzione, dal forte potere estetico. A contrasto o ton sur ton, in legno o in metallo, accompagnano la loro pentola sia nell’uso che nel loro design. Oltre a nascondere, dalla notte dei tempi, funzioni che a volte ignoriamo o di cui, semplicemente, ci siamo dimenticati. Ad esempio il buco del classico manico lungo della padella serve per appenderla ma pochi sanno che è stato studiato anche per sorreggere il manico degli utensili – cucchiai, mestoli e spatole – che state usando. Provare per credere.

Collezione Mami di Alessi – alessi.com
pentole mami

pentola coperchio e padella

Pentole e padelle: le caratteristiche dei diversi materiali

  • Acciaio inox. Se ha uno spessore di almeno 6 mm è adatto a qualsiasi cottura. Deve però avere, almeno, un triplo strato alla base per gestire la cottura ed è sconsigliato per i cibi acidi, dato che può cedere alcune particelle di metallo. La sigla 18/10 comunica le percentuali di cromo e nichel nella lega, controllatele se soffrite di allergie (l’acciaio 18/c è consigliato a chi è allergico al nichel).
  • Alluminio. Bisogna saperlo trattare, non va pulito con spugne abrasive e la patina scura che si forma è in realtà l’ossidazione naturale del materiale che diventa una barriera tra il metallo e il cibo. È infatti consigliato per le cotture veloci. L’alluminio va scelto quando ha la notifica G.H.A. – Golden Hard Anodizing, che ne preserva l’usura grazie all’ossidazione anodica, e mantiene inalterate le caratteristiche della pentola.
  • Ferro. È un ottimo materiale per cucinare, bisogna solo far attenzione che non arrugginisca, quindi è meglio lavarlo a mano e asciugarlo subito. Altrimenti si possono usare i vecchi rimedi, come oliare le pentole dopo averle lavate, oppure semplicemente scaldando al loro interno acqua e sale grosso per pulirle. Quando è rivestito di ceramica bisogna prestare attenzione perché potrebbe rovinarsi.
  • Rame. Le pentole di rame sono molto belle ma non sono adatte alle alte temperature e ossidano se non vengono regolarmente pulite. Un’ossidazione che è tossica, ricordiamolo. Quindi a meno che non sappiate padroneggiare per tradizione famigliare il rame, è meglio optare per materiali ‘più facili’ da gestire.

Black Family di knIndustrie – knidustrie.it
pentole all black

pentola tonda bordi bassi

  • Ghisa. È un altro materiale che bisogna saper trattare. Non tanto nell’uso, in cui primeggia nella categoria ‘cotture lente’, ma nel lavaggio che dev’essere fatto a mano, con acqua e sale grosso per scrostarle. Anche in questo caso vanno oliate, per tenere lontana la ruggine. I modelli in ghisa porcellanata sono delicati, lo smalto può incrinarsi, mentre quelli rivestiti in materiali antiaderenti sono più alla portata di tutti. Non va lavata in lavastoviglie.
  • Terracotta. Perfetta per cotture lunghe a temperature costanti, tipo il ragù e i minestroni, la prima volta che si utilizza va messe in ammollo per dodici ore. Attenzione al rivestimento interno, che non deve rovinarsi, quindi banditi gli utensili di metallo.
  • Pietra Ollare. Di antica tradizione e sicuramente scenografica, la pietra ollare è da usare per le cotture lunghe ma a fiamma moderata. Anche in questo caso bisogna controllare il rivestimento, soprattutto che sia certificato per avere la certezza che non rilasci sostanze allergiche o dannose. La pietra ollare da sola, usata come piastra, è naturale e non lascia nessun tipo di residuo.

Collezione di pentole by Scampan – scanpan.com
pentole e padelle

  • Titanio. Il primo della famiglia degli antiaderenti, lui lo è naturalmente, ma due pecche le ha comunque: non si può usare a induzione e costa abbastanza, in relazione agli altri materiali. Per il resto è naturalmente innocuo in cottura, parlando ovviamente di sicurezza.
  • Teflon. Il materiale antiaderente per eccellenza, è un ottimo alleato in cucina ma deve essere ben tenuto, lavato a mano e gestito, sulla fiamma, con attenzione. Non va scaldato troppo, mai da solo, e non va bene per tostare e grigliare. Fortunatamente viene ben trattato con rivestimenti ad hoc per non incorrere in alcun pericolo. Non graffiatelo, altrimenti il discorso cambia e la pentola va cambiata.
  • Pyrex. Usato esclusivamente per il forno, non è da mettere sui fornelli, tantomeno sulle piastre a induzione. Tra tutti, è forse il materiale più adatto per trasportare – anche conservare – i cibi, senza paura di contaminazioni. Inoltre il suo lavaggio può essere tranquillamente effettuato in lavastoviglie.

Nell’immagine di copertina, collezione Freestyle di Le Creuset

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