Il padre era un artigiano ebanista, un uomo che ha sempre offerto ai suoi clienti prodotti genuini, scegliendo materiali sostenibili e prestando la massima attenzione all’assemblaggio di qualità e alla finitura dei suoi mobili. Il figlio, Etienne Delorme, ha imparato il lavoro del padre fin dalla tenera età, per poi fare altre esperienze e decidere, in seguito, di avviare una sua impresa personale.
Quando si è trattato di sceglierne il nome, il pensiero è andato subito a Daniel, perché così si chiama quel il padre che gli ha insegnato tutto e che gli ha trasmesso l’interesse per la bellezza e la meticolosità con cui si deve lavorare.
Daniel è ora un’etichetta sotto cui si radunano alcuni designer e produttori talentuosi attentamente selezionati da Etienne: ognuno di essi deve condividere la filosofia del marchio, cioè proporre uno stile di vita consapevole mediante un approccio creativo, immaginando degli oggetti che siano in grado di adattarsi a un rituale quotidiano e di stimolare in coloro li utilizzano un momento contemplativo. Per ottenere tutto ciò, secondo Etienne, l’estetica si deve basare su forme astratte, linee ben bilanciate e influenze organiche.
Negli scorsi mesi, durante la seconda partecipazione di Daniel al Salone del Mobile di Milano (Ventura Future), sono stati presentati i prototipi di due nuovi oggetti di arredamento che rispondono senza dubbio ai requisiti richiesti da Etienne Delorme.
Vaso Ô, design Renaud Meunier per Daniel
Il vaso Ô è stato progettato da Renaud Meunier, un designer belga i cui lavori colpiscono grazie all’assoluta semplicità del disegno e dei materiali. Per produrre questo suggestivo oggetto in porcellana bianca, Renaud ne ha realizzato a mano la forma originale, creando così un pezzo unico che con le sue curve morbide e sensuali si ispira a degli antichi contenitori in metallo.
Scaffale Albatross, design Frédéric Richard per Daniel
Il designer-artigiano Frédéric Richard ha invece presentato lo scaffale Albatross, “un’espressione della nostra fiducia nell’assemblaggio di qualità, nonché il primo mobile della nostra collezione che finora comprendeva solo oggetti dedicati alla ritualità di tutti i giorni”, dichiara Etienne Delorme.
Dai tanti disegni, il designer ha estratto, sublimandole, solo le linee essenziali, quelle che costituiscono l’anima del pezzo: ne risulta una ricerca di leggerezza che si intuisce provenire da un processo ben più complesso e raffinato. La solida colonna centrale in legno di frassino sostiene e sottolinea la stabilità ai ripiani di alluminio, pensati in vari colori (bianco, nero, arancio e verde).
Lampada Plateau, design Ferréol Babin per Daniel
Quasi un’icona dell’intero marchio, la lampada da tavolo Plateau di Ferréol Babin appartiene invece alla prima collezione e si pone l’obiettivo di portare calore e armonia attorno a una scrivania o comodino. Con le sue forme “organiche” in legno massello di frassino – materiale d’elezione di Daniel, una scelta che sta nel Dna stesso del marchio – e acciaio verniciato a polvere, la lampada (disponibile nei colori arancio, verde e nero) emana una luce morbida e rende accogliente ogni ambiente.
Apribottiglie Ast, design Studio Bonpart per Daniel
Formes, design Patrick de Glo de Besses per Daniel
Anchor, design Bozarthfornell e Mirage per Daniel
Mirage, design Arnaud Desvignes per Daniel
La collezione di Daniel comprende inoltre l’elegante apribottiglie Ast (“ramo” in tedesco) dello Studio Bonpart; la serie di contenitori in legno Formes di Patrick de Glo de Besses, il fermacarte minimalista Anchor di Bozarthfornell e Mirage di Arnaud Desvignes, uno specchio in acciaio inossidabile lucidato che “sfida il nostro senso della vista”, proprio come un miraggio. L’intera collezione può essere scoperta consultando il sito daniel-edition.com
Etienne Delorme, fondatore di DANIEL, ph. Anastasia Rokhlenko
Nell’immagine di copertina, Albatross, design Frédéric Richard per Daniel