Oltre la classica libreria esiste un’ampia inventiva progettuale, una visione polifunzionale e strettamente legata alla personalizzazione, molto vicina al concetto del ‘su misura’. Partendo dalle mensole, che sono il concetto base di ogni struttura pensata per accogliere libri e suppellettili, il design risponde con un’idea contemporanea di modularità che ricalca la tradizione artigianale.
Nascono così le librerie moderne dalle infinite possibilità compositive, capaci di essere pezzi a se stanti o di andare a costruire una struttura più complessa che ricalca necessità e, soprattutto, risponde alla quantità di libri da riporre.
Libreria Spazioteca di Pianca – pianca.com
Protagoniste assolute della parete che vanno a occupare, le librerie sono sempre state un elemento d’arredo fortemente distintivo. Nonostante la leggerezza delle strutture. Se ci pensiamo bene, è un arredo che scompare nella sua funzione, perché riempito di libri e sopramobili, eppure c’è, perché gli spazi ben divisi e l’ordine, simmetrico o assimetrico, la rendono sempre visibile.
Librerie Wally e Airport di Cattelan – cattelanitalia.com
Siamo tutti concordi nel dire che una libreria non sia una semplice sequenza di mensole. Ne esistono di diversi tipi divisi in due macro gruppi: a parete o freestanding. La prima è la più classica, può essere appesa direttamente al muro sia a filo pavimento, sia a sospensione, per creare un maggiore dinamismo nell’estetica dell’interior design.
Libreria Self di Rimadesio – rimadesio.it
Libreria Babele di My home collection – myhomecollection.it
Se analizziamo il design più minimal possiamo citare le composizioni modulari che non solo offrono mensole e divisori ma anche mobili chiusi con cui creare veri a propri ‘angoli libreria’, dove alloggiare anche la televisione, in una visione comunque fortemente personalizzata.
La semplicità più estrema la troviamo nei moduli predefiniti che possono essere direttamente acquistati e messi in salotto, seguendo il proprio gusto e senza progettazioni mirate.
Libreria Lexington di Bontempi – bontempi.it
Il nuovo concept di libreria privilegia la personalizzazione e, ovviamente, la funzionalità. Nei progetti più leggeri e aerei, dove la struttura si riduce al minimo, sono le infinite soluzioni compositive a fare la differenza, partendo da una dimensione standard all’infinito.
I ripiani diventano i protagonisti, proprio perché sono le uniche strutture a rimanere a vista. Partendo da questo punto si apre una rosa di possibilità data dai diversi materiali, colori e finiture, per soddisfare le esigenze di tutti e creare anche in questo caso una personalizzazione cucita su misura.
Libreria Line di Albed – albed.it
Libreria Shangai di Alivar – alivar.it
Un excursus lo meritano le librerie freestanding che possono essere appoggiate al muro senza problemi o diventare un perfetto divisorio tra i diversi ambienti. Lo stile cambia a seconda dei brand ma un lontano richiamo al design funzionale anni Sessanta è presente, soprattutto nella divisione degli spazi e nei colori primari usati.
L’alternativa sono giochi dinamici tra le diverse strutture di sostegno per i libri, capaci di creare, attraverso le mensole, quadri astratti con i libri appoggiati a diverse inclinazioni.
Libreria Harlem di Cattelan – cattelanitalia.com
Libreria Bookchair di Alias – alias.design
Lo spazio architettonico può diventare lo spunto per composizioni, in contrasto alla linearità tipica delle librerie, caratterizzate da un design particolarmente distintivo. Moduli che, una volta riempiti, diventano come dei grandi quadri, soprattutto se appesi alla parete.
L’alternativa è un design emozionale che mixa la poesia concettuale alla funzione vera e propria, creando progetti innovativi che creano da soli un vero e proprio concetto di biblioteca, anche negli spazi più ridotti.
Nell’immagine di copertina, libreria Wally di Cattelan – cattellanitalia.com