di Claudia Schiera.
Amatissime dagli architetti e dagli interior designer le carte da parati sono, ormai da qualche anno, il nuovo “mai più senza” del mondo dell’arredo. Non una semplice tendenza, ma una nuova frontiera della decorazione che, a tutti i livelli, trova un grande riscontro fra addetti ai lavori e pubblico che sempre più le richiedono in fase di progettazione e ristrutturazione.
Carta parati Paraiso by Jannelli&Volpi
A renderle negli ultimi anni così amate e utilizzate, sicuramente, una nuova grande ricerca sui materiali, oggi decisamente di qualità e completamente atossici, unita a una facilità di installazione data da nuove colle ed elementi, come la cellulosa e le fibre tessili, che non richiedono più lunghe procedure né per installare la carta, né al momento di toglierla.
Carta parati l’Odyssée by Philippe Garcia per Christian Lacroix
Parallelamente al grande approfondimento sui materiali – le superfici più nuove sono realizzate con componenti come il lino, la cellulosa per l’appunto, il nylon, il vinile, il Pvc o le moderne fibre sintetiche – si è mossa anchr un’intensa ricerca stilistica su temi e decori, con soluzioni davvero trasversali caratterizzate da colori estremamente vividi e da disegni definiti e precisi che rimandano alle più meticolose decorazioni pittoriche.
A sinistra, Carta parati Pensiero Selvaggio by Dedar. A destra, carta parati by Cole & Son
Concepite non più a uso esclusivo della camera da letto e del living le carte da parati contemporanee sfidano gli stereotipi e sono perfette anche per completare ambienti “di servizio” come i bagni e le cucine, trattate infatti con particolari vernici non temono l’acqua e l’umidità e alcune soluzioni più nuove possono anche essere impiegate per completare soluzioni outdoor. Chiamate a personalizzare e a far cambiare velocemente volto a un ambiente sono la chiave di volta trasversale di diversi stili, da quelli più essenziali e minimal a quelli più ricchi e tradizionali.
Carta parati Initiation by Elitis
Presenti anche nelle nuove tendenze per l’home interior del 2020 richiamano ancora una volta il tema natura – gettonatissimo negli ultimi anni, soprattutto, nella imperversante tendenza jungle ricca di verdi palme e foglie macro di Banano, Monstera e/o Filodendro – ma declinano il trend in una veste più raffinata e romantica con i fiori a farla da padrone. Petali, boccioli, corolle, più o meno stilizzate, si vestiranno di colori vividi, talvolta densi, altre volte terrosi, per regalare agli ambienti una natura sognante, soave e al contempo dinamica.
A sinistra, MISSPRINT Pioneer Skylark Bonnie Downs. A destra, Cardi by WallPepper
A far compagnia ai fiori un abaco importante di soggetti botanici che saranno accompagnati da un universo di superfici a effetto trompe l’oeil. Si tratta di vere e proprie scenografie a parete che rimandano a paesaggi esotici e a giardini incantati e dall’intensità quasi pittorica, capaci di regalare suggestione e dare grande profondità di spazio.
Carta da parati Ovidio by WallPepper
Temi e tendenze da interpretare nei modi più disparati che avranno comunque come denominatore comune sempre la qualità, imprescindibile, delle componenti che oggi permette di creare superfici davvero di nuova generazione concepite nel rispetto dell’ambiente e di chi vive gli spazi e progettate per durare nel tempo.
A sinistra, carte parati Manuel Canovas. A destra, Crystal Palace by wall&decò
Pura collezione Botanica by Pixie. Rivestimenti creativi in fibra di vetro a basso spessore che si caratterizzano per lo stile, l’innovazione e la tecnologia. Un nuovo tipo di prodotto dalle performance inedite, considerato non soltanto bello e dal grande effetto scenografico, ma anche “sano”, perché il suo impiego abbatte e blocca la proliferazione di batteri comuni.
Nell’immagine di copertina, carta parati Pierre Frey Monteverde