edit napoli 2019

Edit Napoli prima edizione – quello che ci è piaciuto

di Clementina Angolani.

Vera novità di quest’anno, EDIT Napoli ha debuttato all’interno del Complesso di San Domenico Maggiore, nel cuore della città partenopea, proprio agli inizi di questo mese. La manifestazione – ideata da Domitilla Dardi, curatrice tra l’altro della sezione design del MAXXI ed Emilia Petruccelli, proprietaria di MIA, galleria di design nel cuore di Roma – si pone in modo inedito rispetto al panorama espositivo esistente: nasce infatti con l’intento di far conoscere un design finora poco raccontato – il design editoriale – fatto di designer, realtà artigianali ed aziende che coniugano ricerca espressiva e processi di produzione di alta qualità.

Secondo le parole delle due ideatrici e fondatrici, EDIT colma uno spazio vuoto e – all’interno di una location suggestiva come il Convento di San Domenico, che ha ospitato tra gli altri Tommaso D’Aquino e Giordano Bruno – delinea un percorso che ricerca e svela gli editori di design: eccellenze creative in grado di fondere idee e suggestioni contemporanee con l’antica arte del saper fare, curando ogni singola fase del progetto, dal concept alla produzione, dal branding alla distribuzione.

Si varca una tenda trasparente ed eccoci immersi nel cortile, accolti da nostalgici angoli relax di Nodo, ispirati alle sedute bar degli anni ’60, e da un iconico bar dal sapore tutto mediterraneo: un progetto di forte impatto visivo dell’architetto partenopeo Giuliano Andrea Dell’Uva, arricchito dalle prelibatezze della storica Pasticceria Scaturchio.

Percorriamo la scalinata fino alla loggia e alle “stanze”, la sala della Biblioteca, quella del Refettorio, la sala del Capitolo e le celle dei padri domenicani: all’interno di questi spazi si alternano gli espositori, una sessantina tra designer, realtà artigianali ed aziende scelti con accuratezza e rigore dalle curatrici, seguendo i valori alla base di EDIT.

Nomi noti si affiancano così a realtà emergenti, provenienti non solo dall’Italia ma da tutta Europa: un parterre di tutto rispetto che annovera – tra gli altri – Antonio Aricò, BCXSY Studio, Simone Crestani, Constance Guisset, Allegra Hicks, Coralla Maiuri, Nika Zupanc; e poi ancora Bitossi Ceramiche, Bottega Intreccio, De Castelli, Disé, Fabscarte, Ghidini1961, Lithea.

edit napoli welcome
Da parte nostra proponiamo di seguito – in ordine alfabetico – le realtà che ci hanno maggiormente incuriosito, interessato, suggestionato tra tutte quelle viste alla manifestazione partenopea.

Alcarol |
Al tempo stesso studio di design e officina creativa, laboratorio e bottega artigianale, atelier e showroom a metà strada tra la Laguna di Venezia e le Dolomiti, Alcarol nasce dal sodalizio creativo tra Andrea Forti ed Eleonora Dal Farra, accomunati dalle stesse origini, dalla passione per l’arte e il design, e dal medesimo desiderio di produrre oggetti fortemente poetici ed evocativi, capaci di rivelare l’essenza dei territori in cui prendono vita.

Moss screen by Alcarol
moss screen
Alla base delle loro realizzazioni, un profondo lavoro di ricerca sull’ambiente naturale unito ad una incessante attività di selezione e sperimentazione sulla materia, costantemente reinterpretata – trasformata attraverso processi sperimentali e tecniche innovative – e ripensata al fine di farla rinascere.

Così, nelle creazioni del brand, la materia viene utilizzata nel suo aspetto grezzo, esattamente come appare all’interno del proprio habitat – spesso colta al termine del suo ciclo di vita – per essere poi cristallizzata e immortalata attraverso bagni di resina.

Alcarol svela a EDIT Napoli alcune realizzazioni inedite realizzate per l’occasione: Moss Screen, Poplar Reef Table e Stump Stool Mulberry, che vedono l’utilizzo di legni delle aree dolomitiche – noce italiano, pioppo e gelso – esaltati nelle loro peculiarità e caratteristiche intrinseche e consegnati all’immortalità grazie alla preziosa interazione con la resina – alcarol.com

La collezione di Alcarol per Edit Napoli 2019
tavolo panca sgabello design
Gaetano Di Gregorio |
Cresciuto a Caltagirone, terra di antica tradizione ceramica, Gaetano Di Gregorio si laurea in architettura a Venezia e sceglie la città lagunare come luogo di vita e di lavoro. Lungo il suo percorso professionale – che interseca architettura e design – Gaetano sceglie la ceramica come proprio materiale d’elezione, attraverso la realizzazione di collezioni in edizione limitata che interagiscono e dialogano con la memoria e l’ambiente, facendosi veicolo di istanze poetiche talvolta al limite del paradosso.

Nel contesto della manifestazione partenopea, il designer espone la collezione Lapidea: un’indagine sulla materia e sul tempo, una sperimentazione che indaga il materiale ceramico spingendone la lavorazione ai limiti delle sue caratteristiche.

Collezione Lapidea by Gaetano Di Gregorio
collezione lapidea design
L’intento è quello di riportare la materia allo stato di minerale, basando il fare ceramico su un processo di tipo sedimentario, per accumulazione, aggregazione e miscelazione.

Scarti di argille e semilavorati industriali per l’edilizia a base ceramica vengono aggregati in un processo di lavorazione quasi a secco, nell’ottica di un riutilizzo circolare e totale del materiale. Dopo la cottura i pezzi sono levigati per far emergere l’aspetto cromatico e le qualità estetiche che scaturiscono dalla casuale aggregazione: nascono così pietre fantastiche – aggregate come rocce sedimentarie o modificate dalle alte temperature – solo in parte simili, nell’aspetto e nel processo di formazione, alle pietre reali – gaetanodigregorio.com

Collezione Lapidea by Gaetano Di Gregorio
collezione lapidea edit napoli
La Fucina di Efesto 
Laboratorio di umanità e di ricerca metallica; collettivo aperto alla fratellanza, alla contaminazione e al confronto; palcoscenico incessante di progettualità e approdo fidato per affamati del saper fare, La Fucina di Efesto – bottega milanese di ricerca e sperimentazione metallica – è meta di designer, artisti, architetti e appassionati di alto artigianato, che qui trovano un luogo unico, votato all’eccellenza del saper fare.

All’interno della bottega, dedita da oltre 20 anni alla ricerca e sperimentazione dei metalli, il maestro d’arte Alessandro Rametta e il progettista artigiano Andrea Capriotti si dedicano a una ricerca incessante che coinvolge arte e design, architettura e interior, muovendosi lungo un percorso eclettico e sperimentale che unisce indagine filosofica, maestria artigianale ed etica del fare.

Memorie Celesti by La Fucina di Efesto
memorie celesti
In occasione di EDIT Napoli, La Fucina svela in anteprima quattro opere uniche, quattro oggetti scultorei, quattro punti di vista sul metallo che ampliano ed approfondiscono la dialettica della bottega milanese in relazione al rapporto tra uomo, materia e tecnica: nascono così Memorie Celesti, quattro concept-object su acciaio, rame, bronzo e ottone che rivelano – ognuno – una tecnica di lavorazione inedita in perfetto equilibro tra reinterpretazione dell’antico e approccio contemporaneo – lafucinadiefesto.com

Memorie Celesti by La Fucina di Efesto
talos forgiato
PiattoUnico |
Ceramiche oniriche recuperate dal passato e riportate a nuova vita dalla sensibilità visionaria di Emanuela Sala: PiattoUnico – questo il nome del brand creato da Emanuela nel 2015 – reinterpreta stoviglie in ceramica italiana del ‘900, prodotte da manifatture storiche, con illustrazioni vintage che appartengono al nostro immaginario collettivo, tratte da libri rari, stampe e dipinti.

Collezione Ipse Dixit by PiattoUnico
ipse dixit servizio piatti
Prodotti seriali di uso quotidiano – sopravvissuti e dimenticati – vengono così sottoposti a un’accurata selezione e trasformati in pezzi unici, attuali e coinvolgenti; a questi pezzi si uniscono poi le serie limitate di piatti, ciotole e alzatine per la tavola, realizzate in ceramiche o porcellane di fattura artigianale, al tempo stesso preziose e funzionali.
Un progetto che coniuga amore per il vintage, artigianato, arte e decorazione; un’idea che muove dal desiderio di ricucire e reinventare, soffermandosi su ciò che è raro e rinasce a nuova vita grazie alla ricerca, alla cura, all’amore e alla volontà di trasformazione.

Particolare della collezione Mammiferi Esclusi
alzatina ceramica pesce
Nel contesto di EDIT Napoli, oltre alle diverse collezioni esistenti, PiattoUnico propone l’inedita CASALINGO, serie di piastrelle che reinterpreta il fascino dei vecchi negozi di articoli casalinghi, zeppi di oggetti ordinari e magici al tempo stesso, dove il visitatore si perde: caffettiere e schiaccianoci, frullatori e pepini vengono così abbinati ad aromatiche ed erbe spontanee commestibili, gli alimenti più semplici e gustosi della nostra cucina – piattounico.eu

Piastrelle della serie Casalingo
piastrelle casalingo

Da un’idea di Domitilla ed Emilia, nasce anche il progetto “Design in Residence” che intende consolidare il legame con il territorio e il suo ricco patrimonio culturale: designer internazionali lavorano fianco a fianco con realtà artigianali campane nella creazione di oggetti e complementi che traggono ispirazione da questo contesto unico, presentati in anteprima proprio nei giorni di EDIT: un insieme di collezioni inedite commercializzate attraverso il nuovo brand Made in EDIT, già in vendita all’interno della piattaforma online Pamono, partner della manifestazione.

Tra tutte le creazioni in mostra, bellissima la collezione MINORI frutto della collaborazione tra il designer di origini venezuelane – con studio a New York – Reinaldo Sanguino e il laboratorio di alta artigianalità Ceramiche Fes nel cuore della Costiera Amalfitana: una serie di vasi ispirati all’atmosfera e alle suggestioni, alle forme e ai colori di questo borgo, delle sue case, della natura che lo circonda e, ovviamente, del mare. EDIT Napoli, arrivederci alla prossima edizione!

Collezione Minori by Made in Edit
collezione ceramica minori

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