di Alessia Varalda – elettricomagazine.it.
Benessere e comfort equivalgono oggi all’abitare in un immobile con una classe energetica elevata. Cosa significa? Abitare in un appartamento con una classe energetica G significa spendere circa il 40% in più in energia utilizzata per riscaldare o raffrescare rispetto ad una classe A o A+. La classe energetica, sempre più presa in considerazione durante l’acquisto o l’affitto di un immobile, indica in poche parole l’efficienza energetica dell’immobile.
Quindi nella scala che va da A+ a G, le migliori performances energetiche le troveremo nelle prime lettere dell’alfabeto. Un appartamento in classe G sarà quindi inequivocabile indizio di costi elevati per riscaldamento o raffrescamento. Allora come fare per scalare la classifica e avere una casa in classe energetica elevata? Non dimentichiamo che questo parametro incide e non poco sul valore dell’immobile, sia in fase di acquisto che per l’affitto. Ecco allora le principali mosse da considerare per ottenere una classe energetica elevata.
Installare infissi a risparmio energetico
Si stima che i serramenti datati possano causare una dispersione di calore vicina al 40%. Ecco perchè la sostituzione dei vecchi infissi con quelli di ultima generazione, a taglio termico e con vetro camera basso-emissivo, risulta essere un ottimo investimento. Le superfici finestrate infatti sono uno dei punti deboli all’interno del bilancio energetico di un immobile.
Oggi la tecnologia sul mercato permette di ottenere infissi di classe elevata a prezzi tutto sommato abbordabili, anche grazie alla possibilità di usufruire degli incentivi fiscali attraverso la detrazione del 50% per interventi di questo tipo. E’ un buon punto di partenza per eseguire tutti quegli interventi adatti alla scalata della classe energetica.
Termovalvole, pompe di calore e caldaie a condensazione
L’efficienza degli impianti di riscaldamento e raffrescamento è fondamentale per ottenere uno step in più nella classe energetica dell’immobile. Quindi la parola d’ordine è installare delle termovalvole per avere una giusta regolazione della temperatura in casa, laddove ad esempio l’impianto di riscaldamento fosse centralizzato ( oggi fortunatamente è obbligatorio per legge e legato alla contabilizzazione) e non fosse possibile un controllo della temperatura attraverso termostati intelligenti.
Nel caso invece di impianto autonomo, meglio pensare alla sostituzione della caldaia tradizionale con una a condensazione. Proprio la sua particolare concezione, permette un risparmio vicino al 30% rispetto ad un impianto tradizionale. E grazie agli incentivi, si potrà usufruire di una detrazione del 50% o addirittura del 65% se parliamo di installazione di sistemi ibridi, quindi caldaia a condensazione insieme a pompa di calore. Un impianto efficiente garantisce un risparmio da non sottovalutare nel bilancio familiare.
Installare Pannelli Fotovoltaici
Un impianto fotovoltaico permette di sfruttare il sole e produrre energia elettrica da utilizzare in casa per tutte quelle attività quotidiane legate al suo utilizzo. Oggi è una soluzione molto meno cara rispetto al passato, grazie ai passi da gigante che la tecnologia ha fatto in questo settore. Pannelli con rendimenti molto alti, durata delle singole celle maggiore rispetto al passato e costi di installazione che sfiorano i duemila euro per ogni kW di potenza.
E l’utilizzo di questa tecnologia è consentito sia in una casa indipendente che in un appartamento in condominio attraverso due tipologie di utilizzo, lo scambio sul posto e l’accumulo. Nel primo caso andremo a immettere in rete (attraverso il nostro gestore di energia elettrica) quello che produciamo e non consumiamo. Se invece optiamo per l’accumulo, significa che immagazzineremo l’energia prodotta in più attraverso delle batterie, per poi consumarla al bisogno. Anche in questo caso sono previste detrazioni al 50%, grazie agli incentivi fiscali.
Acquistare elettrodomestici a basso consumo
Gli elettrodomestici di casa, dai più energivori a quelli che utilizziamo non proprio tutti i giorni, possono pesare in bolletta in termini di consumo di energia elettrica, anche l’80%. Una bella cifra anche questa che a fine anno può decretare il fallimento del bilancio familiare. Meglio quindi pensare all’acquisto di elettrodomestici a basso consumo, quindi con una classe energetica elevata.
Infatti anche gli elettrodomestici sono dotati di un’etichetta energetica, già da qualche anno, che li classifica secondo la loro efficienza in termini di consumo. Considerare le classi migliori, dalla A+ alla A+++, equivale ad un consistente risparmio in bolletta. Anche per gli elettrodomestici è possibile usufruire degli incentivi fiscali e detrarre il 50%, a patto che la classe sia almeno A+ ( A per i forni) e che rientrino nell’elenco indicato dall’Agenzia delle Entrate.
Smart Home per una maggiore efficienza energetica
Una soluzione sempre più cercata dai nostri connazionali è quella di rendere la casa intelligente. Perchè è un’ottima modalità di rendere la casa efficiente dal punto di vista energetico con dei dispositivi che spesso non richiedono particolari installazioni invasive all’interno delle mura domestiche. Basta pensare ad un “semplice” temostato smart, comandabile da remoto anche dallo stesso smartphone tramite una app dedicata e subito l’associazione al risparmio è automatica.
La domotica va affrontata con le dovute cautele e con la cognizione giusta dell’ausilio, altrimenti parliamo di gadget sparpagliati e non di impianti nati per far dialogare tutti i sistemi della casa in modo efficace. Anche per l’installazione di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento o raffrescamento, sono previste detrazioni fiscali al 65%.