Riprendono le nostre (piacevoli) incursioni nel mondo del design autoprodotto e lo facciamo con Natale Li Vecchi, anche lui una scoperta di Source . Scopriamo un po’ di più della sua vita e delle sue creazioni.
Raccontaci qualcosa di te. Chi sei, cosa fai nella vita?
Sono iscritto alla facoltà di Ingegneria ma nutro un forte amore per il design in tutte le sue forme e questo ha fatto sì che vincessi un paio di concorsi, esponessi al Fuorisalone e alla Fondazione Achille Castiglioni e vedessi realizzati alcuni miei progetti. Mi occupo della progettazione di prodotti e dello studio dei materiali.
Con piacere sto esplorando anche il mondo della stampa 3D. Non disdegno nemmeno le suggestioni dell’interior design e della grafica. Nell’interior mi piace anche sporcarmi le mani e intervenire in prima persona.
Hai esposto anche all’edizione di settembre di Source, che aspettative avevi su questa iniziativa?
Ho partecipato alla selezione col progetto Boero, che alllora era ancora allo stadio di progetto, nulla di materiale. Source mi ha dato l’opportunità e la spinta per realizzare la mia prima autoproduzione, Boero per l’appunto. E’ una manifestazione dove si respira creatività e fermento a livello internazionale.
Dall’esperienza Source mi aspetto differenti prospettive per il mio futuro, visibilità e capacità di espansione, ma soprattutto un importante punto di partenza. Da quello che so, i giudizi sulla Boero erano entusiasti. Speriamo bene.
Qual è la spinta che ti ha portato verso l’autoproduzione?
Credo sia, per certi versi, la strada da percorrere oggi. Intercettare aziende che credono nei progetti proposti non è poi così semplice. Puntare su un efficace autoproduzione potrebbe essere una strada obbligata o perlomeno la miglior strada percorribile.
Di certo è molto più facile autoprodursi per raggiungere ottimi risultati e interpretare al meglio tutta la filiera che porta al reale successo. Io sto provando a lavorarci su.
La matericità e il calore del legno massello si sposano alla precisione del metallo rifinito in diverse note di colore per dar vita a Modì uno sgabello versatile. Metallo e legno si rincorrono per delineare il design essenziale e pulito di questo sgabello. Il metallo, da scegliere in diversi colori, compone la seduta e il poggiapiedi, mentre le gambe snelle e stabili sono realizzate in massello di faggio.
L’effetto, nel complesso, sprigiona energia, dinamicità e comfort. Disponibile in due altezze: per l’utilizzo in cucina, accanto a un tavolo o come completamento della penisola, o per l’home office come seduta da scrivania.
La lampada Boero si ispira essenzialmente ad un oggetto di natura contadina, un contenitore d’acqua potabile per galline, da qui il nome Boero che in olandese significa contadino. Boero è interamente stampata in 3D in PLA bianco, materiale che per natura consente il solo utilizzo di lampadine LED. Il portalampada è in porcellana e il cavo da 3 metri in cotone e lino, cavo che insieme alla presenza del manico permette di migliorare l’utilizzo.
Il tavolo Argo valorizza lo spazio esterno, che si tratti di un giardino, di una veranda o di un balcone. La sua forma con le gambe non perpendicolari rende lo spazio più fruibile e confortevole. Formato da una struttura in faggio che ospita le doghe in comodi incastri a nido di rondine, si monta e smonta velocemente. Argo ama la natura: il legno è di prossimità, le finiture sono naturali, e grazie al sistema a incastro il suo imballo è un pacco piatto.
Sotto, un ritratto del designer. Potete scrivere al suo indirizzo email per avere maggiore informazioni sui suoi prodotti.
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