Andare in un ristorante sushi prevede la conoscenza di alcune regole di base che si rifanno sia alle buone maniere che alla conoscenza, seppure superficiale, di un’altra cultura. Quando entrate in un ristorante dove cucinano sushi, sappiate che è possibile sedersi al tavolo o al bancone con dietro lo chef, senza alcun obbligo. Quindi avvisate la vostra comitiva che non state andando in pizzeria ma in un posto dove si mangia riso con pesce crudo, e basta.
Non fate l’errore di chiedere posate al posto delle bacchette o una bella capricciosa perché non vi piace l’odore della salsa di soia. Mentre aspettate quello che avete ordinato, non giocate con le bacchette facendo finta di essere un batterista rock o peggio sfregandole a vicenda pensando di poter accendere un fuoco all’istante.
Una volta arrivate le pietanze, stiamo parlando di sushi, bisogna tenere a mente come queste vanno trattate e rispettate. I pezzi di sushi, generalmente sono confezionati dallo chef per essere mangiati in un boccone, quindi non si tagliano ma si prendono con le bacchette o con le mani. E soprattutto non si immergono tipo biscotto della prima colazione nella salsa di soia, si bagna leggermente solo il pesce. Stesso discorso vale per il wasabi, di solito lo chef lo mette già tra riso e pesce. Non immergetelo quindi nella salsa di soia.
Quando non le state utilizzando, le bacchette vanno sul sostegno in ceramica e non sul tavolo. Di solito tra un pezzo e l’altro si dovrebbe mangiare un frammento di zenzero per sentire meglio i diversi sapori. Infine, non lasciate riso o sushi nel piatto perché è sinonimo di scarso gradimento e il cuoco potrebbe rimanerci male. Altro aspetto da non tralasciare, il brindisi. Mi raccomando non pronunciate il nostro “cin cin”, avrebbe l’effetto opposto. “Kanpai!”