Cultura e sostenibilità, questi i temi portanti del circutito delle 5VIE art+design (17-22 aprile 2018) che si propone sempre più come produttore e promotore culturale della DesignWeek. Il distretto riconferma dunque, nel quinto anno di vita, l’intento di valorizzare il patrimonio territoriale del centro storico di Milano producendo progetti trasversali che dimostrino come sia possibile coniugare design, alto artigianato e cultura.
Questo compito spetterà a quattro curatori d’eccellenza. A ciascuno di loro è stato chiesto di esprimersi attraverso una selezione di artisti e designer capaci di interpretare la mission di 5VIE, abitandone i luoghi.
1 – In via Cesare Correnti 14, il curatore e gallerista canadese Nicolas Bellavance-Lecompte presenta un format nuovo: Unsighted , un progetto espositivo in cui viene chiesto ai designer di produrre un pezzo senza conoscere il contesto, il luogo o la destinazione finale. Senza parametri standard, il progetto mira a emancipare il progettista dalle nozioni di stile classico, da specifiche spaziali e da richieste progettuali. L’attenzione si concentra sulla creazione di oggetti che sono quindi agenti attivi e autonomi nel loro ambiente. Unsighted svelerà solo nuovi lavori di: Anton Alvarez (Svezia/Cile), Bahraini Danish (Bahrain), Eric Schmitt (Francia), Niamh Barry (Irlanda), Omer Arbel (Canada), Roberto Sironi (Italia) e Seo Jeonghwa (Corea).
2 – Sempre in Cesare Correnti 14, Sara Ricciardi, uno dei giovani talenti del design italiano e finalista del ‘Officine Panerai Next Generation Designer Award’, parte del ‘Wallpaper* Design Awards 2018’, sarà protagonista di un’installazione immersiva e sensoriale a cura di Alice Stori Liechtenstein. Il progetto, dal titolo Arcadia , esplora il tema “Legacy ” e svela la storia e la bellezza di Schloss Hollenegg, programma internazionale con sede in Austria che sostiene la ricerca, il pensiero e la critica del design.
3 – Vegan Design – Or the Art of Reduction, è invece un progetto curato da Maria Cristina Didero. La mostra è un’occasione per scoprire l’opera di un talento unico all’interno del panorama internazionale del design. Ognuno degli oggetti che costituiscono le collezioni di Erez Nevi Pana è realizzato secondo i precetti di una specifica posizione etica e risponde a una domanda precisa: è possibile fare design senza utilizzare alcun materiale di provenienza animale? Con il suo lavoro, e un approccio al tempo stesso rigoroso ed emotivo, Nevi Pana dimostra di sì. Vegano lui stesso, il designer israeliano, nato nel 1983 e formatosi all’Accademia di Eindhoven, trasferisce questa sua attitudine di profondo rispetto nei confronti della vita, degli esseri umani tutti e della natura nelle sue modalità di progettazione.
4 – Spazio ex Meazza, piazza Cardinal Massaia – Panorama di Valentina Cameranesi, a cura di Annalisa Rosso La scelta di rendere felici i propri occhi, l’impulso di costruire un mondo a desiderio e immagine di se stessi. Valentina Cameranesi sviluppa gli elementi cardine della sua ricerca – materiali e temi, linguaggi e interlocutori – in un’apparente comfort zone. Ma l’inconscio lavora, e un’osservazione attenta coglierà fattori disturbanti nell’atmosfera rarefatta. Un gioco di cliché e rievocazioni, interiorizzate dalla designer e restituite in mostra secondo la sua particolare cifra.
E ancora..
Un gradito ritorno, gli olandesi con la terza edizione di Masterly – The Dutch in Milano – The Dutch Pavilion a Palazzo Francesco Turati in via Meravigli, 7. Curator and art direction: Nicole Uniquole, dell’evento dedicato al design e all’alto artigianato olandese. Quest’anno di parla di tradizione ed innovazione, temi imprescindibilmente legati fra loro che declinati nei progetti dei partecipanti – aziende, designer olandesi già noti e nomi emergenti – offrono una panoramica esaustiva della produzione olandese contemporanea.
Design circolare e sostenibilità
– It’s Circular, un forum dedicato all’economia e al design circolare, domenica 15 e lunedì 16 aprile nella sede ANCE in Via San Maurilio, 21. Il Forum, sostenuto dal brand Miniwiz, ha l’obiettivo di indagare in versione pop i possibili scenari futuri legati ad un sistema economico in grado di rigenerarsi da solo, avviare uno scambio di buone pratiche e creare una rete di intelligenze.
– Dalla teoria all’applicazione delle buone pratiche: Miniwiz presenta Trashpresso in Piazza Vetra/Colonne di San Lorenzo, il primo impianto mobile al mondo per il riciclaggio industriale di tessuti e plastic, una piattaforma mobile, automatizzata e ad alimentazione indipendente ad energia solare. Grazie a un processo di riciclaggio in loco, i rifiuti acquisiscono valore materiale e vengono trasformati in piastrelle da utilizzare per l’edilizia. È in grado di produrre 10 mq di piastrelle ogni 40 minuti. Ogni piastrella equivale a 8 bottiglie di plastica.
– Spazio ex Meazza, Piazza Cardinal Massaia – Pentatonic. Si tratta di un’azienda di design (Pentatonic) che riesce a creare materiali inediti utilizzando la risorsa più abbondante del nostro pianeta, la spazzatura, senza compromettere l’attenzione al design e la funzionalità dei prodotti. Saranno presentati tavoli e sedie che possono essere assemblati e personalizzati in modo diverso.
– Sempre esplorando le tematiche circolari, il progetto Stanze Sospese trasforma luoghi di isolamento in teatri di dignità. Questo progetto, allestito nelle cantine del Siam, Società di Incoraggiamento d’Arti e Mestieri, nasce dal desiderio di utilizzare il design come strumento per una progettazione inclusiva, per ripensare e realizzare, grazie al lavoro di falegnamerie sociali, un arredamento in plastica riciclata adattabile e capace di migliorare le condizioni abitative di chi è costretto a vivere in contesti di recupero o reclusione.
– L’attenzione ad un’educazione ambientale e civica è rivolta anche ai bambini. Nei giardini della Vetra un programma di laboratori dal titolo My funny trash garden a cura di Maddalena Bellorini è di fatto un progetto ecosostenibile in cui far rivivere oggetti abbandonati, diventati rifiuto, scarto, spazzatura, imparando così a vedere con occhi nuovi oggetti prima non percepiti, recuperati anche grazie al coinvolgimento delle scuole.
Gli altri eventi
– MoscaPartners con DAMn° Magazine Palazzo Litta, Corsa Magenta, 24
Per il quinto anno consecutivo Palazzo Litta diventa il teatro del design contemporaneo grazie a The Litta Variations, il progetto curato da DAMN e MoscaPartners. Il Cortile d’Onore ospiterà Il Tempio nel Bosco, l’installazione dello studio di progettazione londinese Asif Khan, per la prima volta alla Milano Design Week: il padiglione di legno interpreta l’elemento naturale del bosco e nel contempo l’architettura di una cattedrale a cielo aperto, continuazione della griglia rinascimentale del Palazzo che conduce a un luogo di pace e relax. Protagonisti dell’esposizione, che prosegue al piano nobile e al cortile dell’Orologio, una ricca selezione di designer, aziende e marchi del panorama internazionale.
– Mòster – Foro Studio
Un intervento che vuole reinterpretare un arredo urbano che sta tristemente diventando icona della maggior parte delle metropoli del mondo. Le barriere jersey sono tanto utili quanto brutte. Ecco allora che dalla penna dell’illustratore G.C. Cuevas e da un’intuizione di FORO Studio nasce l’idea di creare dei mostri buoni che proteggano noi e le nostre città dai mostri cattivi, perché chi l’ha detto che un dispositivo di sicurezza, oltre che utile, non possa essere anche bello e divertente?
– Fosca Campagnoli – Via Santa Marta 21 (cortile interno)
Il progetto conduce studi tessili e ricerche sulle orme del sapiente artigianato italiano. I complementi per l’arredo in fibre naturali e spesso di recupero, sono il risultato di una fascinazione per il tessuto e per un’estetica del bello e unico. Nuova, nei colori e nelle forme, è la collezione 2018. Elementi d’ispirazione antichi come il Battuto di terrazzo delle pavimentazioni veneziane e il cretto, sono tradotti in sovrapposizioni applicate di tessuti cuciti a mano, per rivestimenti e complementi d’arredo. Lane, sete, lini, materie prime per affinità elettive, si mescolano in originali composizioni dai toni verdi dell’agata, dell’ocra e dei rosati del marmo, con contrasti di bianco e nero.
– Laboratorio Paravicini – “Paradise Collection” in Via Santa Marta, 21
Presenta la nuova collezione Paradise nell’ormai iconico cortile di via Santa Marta.
– Studio Oink – “Now You See Us” in Via Santa Marta, 12
È una collezione di opere indipendenti di STUDIO OINK che combina il design per interni e il design del prodotto in un contesto reale e non attraverso canali globali come i vari social o il web. In questo contesto, le realtà possono essere create, ritagliate e filtrate. Ma quello che manca è un vero sentimento, un’impressione personale, un’interazione con il designer stesso. Con la nostra esposizione “Now you see us” vi invitiamo a interagire con noi in modo da poter godere delle nostre opere proprio come facciamo noi e come dev’essere fatto.
– Milano Dakar – Esposizione di arte grafica e design nello spazio SIAM (Società d’Incoraggiamento d’Arti e Mestieri) in Via Santa Marta, 18
Milano, piattaforma internazionale del design, incontra l’Africa. Esposizione di lavori di art design e arte grafica africani e italiani. I lavori di art design e arte grafica sono esposti con l’ intento di evidenziare le diversità culturali e le similitudini dei processi creativi.
– Growth Sites “The Milan Project” nella Galleria Rubin in via Santa Marta, 8
Tre designer australiani, Elliot Bastianon, Damon Moon e Andrew Carvolth, che presenteranno i loro lavori alla Galleria Rubin, in un connubio di arte, artigianato e design. Growth Sites è la collezione di arredamento di Elliot Bastianon, mobili invasi da uno strano cristallo blu elettrico. L’idea tradizionale che abbiamo di un articolo da arredamento e del suo ruolo in quanto oggetto funzionale è stata deviata e sovvertita da forze esterne composte in parti uguali da geologia e chimica. Al limite fra arte e design, artigianato e industria, Carvolth e Moon esplorano il concetto di funzionalità sulla materialità attraverso una serie di oggetti di legno e ceramica.
– Gianluca Capannolo in Via San Maurilio, 7
Dopo aver girato il mondo, dopo aver lavorato nel mondo della moda, CC cadde nel fango. Meglio detto, cadde in CLAY. Per più di dieci anni ha lavorato Argilla rossa, argilla nera, argilla bianca, terracotta non smaltata o affumicata. CC ha preso la sua ispirazione, dalla ceramica del mondo. Ha studiato e studiato orme di vasi e di vasai, dall’Africa e dalle Americhe. Ha imparato le tecniche primitive utilizzate per le prime creazioni su questo pianeta: avvolgimento a mano.
– Benedetta Brachetti Peretti “BB oggetti d’arte” nello spazio Alson Gallery, via San Maurilio, 11
Pezzi unici, realizzati in vetro soffiato a Murano e in puro cristallo molato a mano. L’oggetto è pensato per esaltare le qualità della materia di cui è composto, trasparenza, brillantezza, purezza. Le incisioni personalizzate su bicchieri, brocche, vasi e scatole, sono studiate tenendo in considerazione più elementi: la persona cui è destinato l’oggetto, l’occasione che il regalo vuole ricordare, la gerarchia di valori del committente, le figure storiche di riferimento degli stemmi familiari. Ogni oggetto rappresenta una storia, raccontata grazie a passione creativa ed eccellenza artigiana.
– Elena Tkachenko “Tundra” nello Circus in via Medici 15 (angolo via Circo)
“Tundra” è un lavoro di tappezzeria creato dall’ artista russa Elena Tkachenko in una tecnica di tessitura manuale unica e propria dell’autore, che incarna in un unico piano tre stagioni: la primavera, l’estate e l’autunno. Il linguaggio visivo dell’intessitura è unico nel modo in cui consente di lavorare contemporaneamente sia con il colore che con l’intreccio. Ciò ha consentito all’artista, che abilmente ha saputo sfruttare le proprietà dei tessuti così vicine alla natura dei fiori, dei muschi e delle erbe, di riportare fedelmente la bellezza della tundra artica, in un progetto che, nella versione originale, occupa più di 50 metri quadrati.
– LOCAL DESIGN, “LOCAL MILAN” in Via Cesare Correnti, 14
La terza edizione con la partecipazione di di 26 designer australiani indipendenti a cura di Emma Elizabeth, pioniera del design australiano. L’obiettivo è quello di rappresentare un collettivo di designer che sottolineano la prospettiva globale dello stile e dell’estetica australiana.
– Living Made by Choice nel Teatro Arsenale in via Cesare Correnti, 11
Brand finlandese, fondato dai designer Lasse Laine e Sebastian Jansson insieme al business strategist Niclas Ahlström, presenta un’autentica e olistica esperienza di design finlandese dal nome Nordic Happiness, che coinvolge 15 aziende di design. Il nome ritrae la natura del popolo finlandese, uno dei più felici al mondo, grazie alle scelte di vita sostenibili di queste persone, che si riflettono anche nel design. L’istallazione “Polar Night & Midnight Sun” mostrerà la notte polare ospitata in un ambiente cupo e offuscato, dove una realtà simulata raffigura il sole di mezzanotte che fa luce su un’esperienza ottimista, che include i prodotti delle aziende di design.
– Le French Design Speed Dating exhibition all’Institut Français Milano, corso Magenta, 63
L’Incubateur VIA DESIGN presenterà i risultati innovativi delle collaborazioni tra 8 binomi formati da creatori e industriali, che hanno lavorato sui 10 valori del French Design. Saranno presenti anche due progetti ospiti, selezionati da Eyes on Talents. Dopo il Fuorisalone la mostra rimarrà aperta dal 24 aprile al 20 maggio, da martedì a sabato, dalle 11.00 alle 19.00.
– Gate 44, “Wall-Escapes” in corso Magenta, 44
Un progetto di carta da parati dipinta a mano da artisti. Come grafici dedicati alla stampa calcografica, usiamo tecniche di stampa centenarie e antichi design, portando un tocco contemporaneo a pattern e trame storiche. I design di nostra creazione vengono trasposti e incisi su piatti metallici o assi di legno e stampati manualmente attraverso presse di stampa ad alta pressione. I pattern invece risalgono ai cliché per stampa su tessuto del 17° secolo appartenenti al nostro partner, L’HUB di Barbara Zucchi, che ci ha permesso di accedere a ed usare la loro affascinante collezione. La carta da parati viene poi abbellita e rifinita a mano.
– Giacomo Alessi “Inventario Mediterraneo” in corso Magenta, 12
Superato il confine tra arte e alto artigianato, la ceramica riesce ad esprimere il suo messaggio artistico e il design si fa funzionale e armonico al suo territorio d’elezione: il Mare nostrum. In ognuna delle tre Collezioni Giacomo Alessi presentate a Milano – rigorosamente handmade – si troverà una selezione straordinaria di manufatti.
5VIE
quando: 17-22 aprile 2018
opening: mercoledì 18 aprile 2018 – 18-23
info & Press Point: c/o Meazza – Via San Sisto 9 – 17-22 aprile – ore 10-19
tutti gli eventi dettagliati – 5vie.it
Team 5Vie. Da sinistra : Emanuele Tessarolo, Alessia del Corona, Ernesta del Cogliano, Aline Radice Fossati Calvi Parisetti. Photo by Vittoria Dorizza