La casa è sempre stata, e continua ad essere, la prima aspirazione degli italiani. Siamo sempre stati attratti dal mattone, nella rincorsa del sogno più bello: avere un tetto di proprietà sopra la testa. Ma oggi la casa va pensata in un modo diverso rispetto al passato, è un bene che diventa fruibile in maniera multiforme, spesso in contesti molto diversi tra loro.
Una casa che incorpora funzioni che fino a poco tempo fa erano appannaggio di altri ambienti, soprattutto quelli lavorativi. La tendenza, studiata e approfondita da una recente indagine Doxa, presentata durante Homi, il Salone degli stili di vita, è quella di ricavare all’interno dell’abitazione uno spazio dove poter lavorare. Proprio l’Osservatorio Doxa @Home ha appurato attraverso l’indagine studiata ad hoc insieme ad Homi per comprendere le abitudini degli italiani rispetto alla casa, che un italiano su tre ormai lavora da casa anche più volte alla settimana, precisamente sono 68 su 100.
Se in passato questa tendenza era legata soprattutto al lavoro autonomo, oggi fanno capolino anche i lavoratori dipendenti con una percentuale che si aggira intorno al 27%, grazie alle politiche del telelavoro favorite dalla Pubblica Amministrazione per abbattere i costi di gestione. Un trend in crescita, che certamente non sta a guardare le classi d’età, infatti non c’è distinzione e comprende anche gli Over 54. Questo però impatta su una dimensione domestica, storicamente poco abituata alla funzione lavorativa.
Scrivania e sgabello “Portable Atelier” by Driade. Design Philippe Nigro.
Per poter lavorare da casa spesso è sufficiente una scrivania, una sedia che permetta di stare magari davanti al computer per molte ore, senza affaticare la schiena, e poco altro, oltre a tutti gli strumenti informatici che però ormai sono facilmente trasportabili. Ma in alcuni casi, se ad esempio si è costretti a ricevere delle persone, le cose cambiano. Non sempre si hanno a disposizione spazi da poter riconvertire a ufficio permanente. Una volta era lo studio, nelle abitazioni più grandi, a farla da padrone.
Oggi le metrature sono più piccole, anche se gli italiani in media, dato fornito sempre dall’indagine Doxa @Home, cercano la casa dei sogni non più piccola di 105mq. Certamente non parliamo di dimensioni proprio contenute ma bisogna comunque fare i conti con una realtà che spesso ospita più di 2 persone e deve soddisfare le esigenze di tutti i componenti della famiglia. “Diventa – come sostiene Paola Caniglia, Retail Director di Doxa – una casa a ciclo continuo, vissuta e presidiata durante l’intero arco della giornata, con conseguenze sia sull’organizzazione degli spazi abitativi che sulla scelta degli arredi”
Scrivania in metallo e teak della collezione Mesa by Heerenhuis.
Arredi che diventano per forza sempre più flessibili quindi, con una funzione diversa nei vari momenti della giornata. Un tavolo può diventare benissimo una scrivania fino a poco prima dell’ora di cena e un tavolinetto basso, il classico ausilio in salotto, potrebbe essere utile durante una riunione. Oppure scrivanie intelligenti che occupino poco spazio e che siano collocabili in angoli “morti” altrimenti inutilizzati. O ancora, librerie bifacciali che fungano da parete di separazione per la zone di lavoro. Insomma poche cose che però siano in grado di assolvere funzioni diverse senza mai incidere sull’armonia generale del contesto, senza distruggere quel bello che racconta di noi tra le mura domestiche.
Tavolino in legno di faggio “Cube” by Tojo.
Nell’antica Roma i Lari e i Penati erano i numi protettori della Domus e della famiglia al suo interno. Oggi, visti i tempi che corrono, non ci sarebbe spazio per una protezione divina di quello stampo e i Numi sarebbero ben accetti solo se portassero gli stessi nomi di dispositivi antiintrusione o di sicurezza. Si va sempre più verso un’abitazione smart.
“Ma la vera scommessa è sul fronte della domotica con quasi due terzi della popolazione intenzionata a investire nella smart home”, dice Paola Caniglia di Doxa. Due i maxi filoni per cui gli italiani si dichiarano disposti a mettere mano al portafoglio: “sicurezza” con in primis la messa a regime di impianti antintrusione e/o dispositivi per monitorare allagamenti, incendi o cortocircuiti; e “comfort”. Insomma, una casa sempre più multifunzione e smart che si adatta alle varie esigenze e che deve mantenere il suo status primordiale: garantire relax, riposo e privacy; e trasmettere calore e bellezza.
Libreria bifacciale Hakkasan by Elite, to Be.