Natale è dietro l’angolo e superando il luogo comune che bisogna essere più buoni, ecco alcuni consigli per scrivere, sì avete capito bene, gli auguri alla vecchia maniera. Quindi mettete nei cassetti i tablet e gli smartphone e scordatevi di inviare a tutta la vostra rubrica l’sms di rito, uguale per tutti o peggio ancora utilizzare i social o le molteplici app per il classico “giorni sereni in famiglia” senza essersi sentiti almeno per telefono negli ultimi dieci anni.
Negare la presenza di internet sarebbe ipocrisia ma cercate di metterla in crisi stravolgendo il vostro modo di fare gli auguri. Il principio è: fai gli auguri a chi tieni veramente e scrivili come vorresti riceverli, sentiti, spontanei e non seriali con tanto di calendario della macelleria sotto casa.
La frase non vi viene in mente o rischiate di cadere nel tranello dell’omogeneizzato? Tranquilli, per questo esistono gli aforismi ma a patto che scherziate con le frasi e che facciate riferimento ad un episodio simpatico, per esempio, o a una particolare situazione o fissazione che il vostro destinatario condivide solo con voi.
Un augurio personalizzato è il regalo più bello da ricevere, soprattutto se scritto a mano di vostro pugno e su una carta pregiata. Evitate quindi cartoncini con Babbo Natale in tutte le salse o peggio ancora quelli orrendi dotati di filastrocca elettronica. Meglio, anche se non avete il pennello di Picasso, decorarli con le vostre mani. Scarabocchi, stelline, fiocchi di neve, saranno comunque spontanei e fatti a mano da voi, e per questo sicuramente conservati dai destinatari.
Ultima cosa, non spediteli il 23 dicembre, non arriveranno mai in tempo, nemmeno per asciugare gli occhiali della befana.