L’amore di noi italiani per il caffè è ben noto, un momento di puro piacere che può trasformarsi in un vero e proprio rito quando si decide di servirlo seguendo regole precise, sia che si tratti di un semplice caffè con le amiche o la degna conclusione di una cena con ospiti.
Galateo. Ebbene a tal riguardo parla chiaro, il caffè andrebbe servito in salotto come accadeva ai tempi di Donna Letizia quando la divisione, a fine cena, tra signore e signori era netta e con destinazioni in spazi diversi della casa. Oggi le cose sono cambiate e molti di noi preferiscono servirlo a tavola, a fine pasto accompagnato a dolci e liquori.
Se invece si vogliono seguire le regole e servirlo “come si deve”, ecco come bisogna procedere. Si inviteranno gli ospiti ad accomodarsi in salotto dove avrete predisposto un tavolino o un guéridon per appoggiare le tazzine e un piattino o un’alzatina per i dolcetti, meglio non più grandi di un boccone, oppure dei cioccolatini.
L’atmosfera. Quello rende davvero speciale questo momento è l’atmosfera che riuscirete a ricreare e quindi, se avete un servizio di fine porcellana corredato da caffettiera, zuccheriera, lattiera con latte freddo e posate in argento, questo è il momento giusto per esibirlo.
Come servirlo. Il caffè andrebbe servito ad una temperatura di 67 gradi, per mantenerla costante (scordatevi di versarlo direttamente dalla moka) risciaquate internamente la caffettiera con acqua bollente prima di riempirla con il caffè.
I cucchiaini. A forma di paletta è solo per lo zucchero mentre per il caffè, tra le innumerevoli tipologie a disposizione, è quello leggeremente più piccolo rispetto a quello da tè.
Se invece al posto della moka volete usare la macchinetta per il caffè espresso, il servizio sarà meno formale ma non la piacevole atmosfera conviviale che caratterizza questo rito.