di Stefania Fanchini – architetto paesaggista – stefaniafanchini.it.
I primi freddi autunnali sono un campanello di allarme per alcune delle vostre piante, quelle più sensibili al gelo e ai venti freddi. Fermo restando che ogni luogo è un fatto a sé in materia di clima ed esposizione, vale la regola che al nord piante da clima tropicale vanno riposte all’interno a fine settembre, al centro nel mese di ottobre salvo sbalzi improvvisi di temperatura, al sud possono rimare tranquillamente in esterno.
Per quanto riguarda piante da balcone e da terrazzo pensate per rimanere in modo permanente, si ipotizza sia stata fatta la giusta scelta di essenze resistenti al clima del luogo. In tal caso solo in climi freddi alcune varietà di agrumi o di gerani o di rampicanti mediterranei necessiteranno di attenzioni particolari e rimedi di ‘stagione’.
Le piante che devono stare al coperto. In funzione delle caratteristiche della pianta è necessario individuare lo spazio giusto all’interno della casa: in generale si tratta di piante che prediligono un luogo luminoso, non troppo vicino alle finestre per evitare l’effetto lente, lontano dalle correnti d’aria e dai termosifoni. Ricordate che le piante sono estremamente sensibili ai cambiamenti, non si possono spostare a proprio piacimento perché i sintomi di sofferenza non tardano a manifestarsi.
Trovata la giusta collocazione, si procede con una leggera pulizia delle parti secche e, dopo aver controllato che non ci siano funghi o parassiti – da trattare con prodotti specifici – si possono pulire le foglie prima con acqua, se molto sporche, per concludere lucidandole con un panno morbido. Le piante dovranno essere concimate con prodotti naturali (ad esempio humus di lombrico) e periodicamente innaffiate, prestando attenzione a non lasciare ristagni d’acqua nel sottovaso. Non dimentichiamoci che il riscaldamento in casa contribuisce a seccarle.
Le piante che rimangono all’aperto. Anche in questo caso la posizione è fondamentale e, dove possibile, meglio trovare un luogo riparato e protetto vicino a un muro per limitare i danni da inverni rigidi. Dopo aver effettuato la pulizia e tolto eventuali foglie secche, controllato che non ci siano parassiti e concimato con letame pellettato – per le piante acidofile meglio humus di lombrico o lupino – si procede con alcune operazioni che mettono in sicurezza le piante per l’inverno. La terra e le radici devono essere protette, e paglia e foglie secche sono un ottimo isolante. In alternativa anche un “sacchetto dell’umido” può essere utile.
Bisogna coprire il terriccio e la base della pianta con almeno due centimetri di “isolante” così che il terreno possa sopportare gli sbalzi di temperatura. Alcuni rampicanti (bouganville, gelsomino officinalis etc), agrumi e gardenie devono essere avvolti completamente (vaso compreso) con un telo di tessuto non tessuto da fermare alla base con uno spago. Le piante più piccole possono essere inserite in un sacco di iuta in grado di contenerle ed essere chiuso, da riempire per metà di paglia per garantire la giusta temperatura per la sopravvivenza. Anche durante il periodo invernale le piante da esterno devono essere bagnate, a seconda della temperatura, ogni 15 o venti giorni, nelle ore più calde della giornata. In caso di gelate si sospendono le innaffiature.
Salva
Salva
Salva
Salva
Salva