di Cristina Isacco, etiquette coach e presidente di Academy for ladies.
A mia nonna non sarebbe mai venuto in mente di invitare qualcuno a pranzo o a cena ed apparecchiare la tavola con i piatti di carta, quelli bianchi di plastica che si trovano in pacchi al supermercato, tanto per intenderci. Avere degli ospiti era considerato un evento importante tanto da tirar fuori il servizio buono dalla credenza e metterlo in bella mostra sulla tovaglia ricamata a mano con le posate d’argento, regalo del matrimonio.
I tempi saranno anche cambiati ma certe accortezze per gli ospiti non dovrebbero svanire. Se vi pesa dover fare i piatti dopo cena, caricate la lavastoviglie che ha appunto la funzione di alleggerirvi la fatica. Qui non si tratta di distinguere una cena formale da informale o di praticità dell’era moderna. E’ un gesto di maleducazione verso i propri ospiti. L’arte di ricevere vale per tutti.
Immaginate come debba sentirsi un vostro ospite seduto a tavola davanti ad piattino in plastica. La prima cosa alla quale penserei è che la padrona di casa non mi reputa all’altezza del suo prezioso servizio di piatti o che non ha voluto perdere tempo ad apparecchiare la tavola. Al che mi chiedo: perché avete messo sulla vostra lista nozze sei servizi di piatti se poi non li usate?
Sono piatti, quelli in carta, che vengono ampiamente usati nei picnic o pranzi all’aperto per praticità e, a tal proposito, se proprio non potete farne a meno, almeno tenete a mente che una volta usati vanno gettati nel secchio dell’indifferenziata, non in quello della plastica.
Nell’immagine di copertina, piatti di plastica Colorati by Dopla