Lo abbiamo visto in mostra SaloneSatellite (all’interno del Salone del Mobile) e si tratta di un progetto dell’Eina, l’Università di Disegno e Arte di Barcellona che, quest’anno, ha partecipato alla manifestazione con 6 progetti sviluppati da studenti del 3° e 4° anno del corso di Design che rientrano nel progetto Way On.
Nello specifico Way On è un’iniziativa collettiva, coordinata dai professori Javier Nieto e Oriol Ventura e sviluppata dagli studenti del corso di Product Design, Interior Design e Graphic Design con progetti focalizzati sulla user experience (ovvero la relazione tra la persona e l’oggetto, e tra oggetto e l’ambiente circostante). Tutti questi oggetti, tra cui Nomad, forniscono soluzioni a nuove abitudini sociali, come ad esempio la costante esigenza di muoversi da un posto all’altro.
Il progetto Nomad
E’ stato concepito con l’idea di essere uno spazio individuale o da condividere con altri individui. Offre un’alternativa per sedersi e lavorare, studiare, condividere o, più semplicemente, riposare o meditare. Ispirato alla cultura nomade e creato per persone che sono sempre in movimento. Uno spazio tutto nostro dove rifugiarci quando vogliamo fermarci per una pausa, breve o lunga che sia, e staccare dalla routine quotidiana.
Dettagli tecnici:
E’ composto da uno scheletro di legno compensato di legno Okoume, ricoperto di schiuma e rivestito con una tappezzeria composta da 3 diversi tipi di tessuto. Largo 120 cm e profondo 105, l’estensione va da 180 cm ai 2 metri quando è dispiegato.
Può essere usato simultaneamente da due o tre persone. Dipende dalla posizione ovviamente.
Il merito di questo progetto è degli studenti del corso di Design dell’ EINA: Ferran Gesa and Caterina Vianna.
Se volete saperne di più (dove trovarlo e prezzi) nomadsatellite@gmail.com e or www.nomadsatellite.com