Presentata oggi nello spazio delle Murate (l’ex complesso carcerario trasformato in polo multifunzionale) la quarta edizione del festival dedicato al design autoprodotto SOURCE SELF-MADE DESIGN che si terrà dal 15 al 22 settembre a Firenze.
Una otto giorni dedicata al design autoprodotto che vedrà in esposizione 80 creazioni di 30 giovani (e bravi) designer, talk con 50 relatori internazionali, 10 workshop, 3 tavole rotonde, 7 innovativi “blind dates” (incontri di brainstorming) e il primo design talent.
L’evento è stato organizzato e promosso dall’associazione Altrove e diretto dall’architetto Roberto Rubini e La casa in ordine è media partner. Trovate l’intero programma della manifestazione nel sito – www.sourcefirenze.it
Quello che invece voglio proporvi per intero è invece il Manifesto del 4/o Source Festival che invita a una riflessione sul design ma anche su quanto è stato fatto fino ad oggi da questa (bella) manifestazione e cosa si potrebbe o dovrebbe ancora fare, buona lettura.
#AAA Innovatori Cercasi perché il design non è più solo un prodotto, e quindi Source cercherà di leggere gli effetti del design sulla nostra vita quotidiana, dal cibo alle biotecnologie fino ad arrivare all’impatto del design sul pianeta. Grazie alla programmazione di Hacking Source, sezione off del calendario 2016, si cercherà di individuare nuove strade per il futuro.
#AAA Finanziatori Cercasi, perché per passare da manifestazione di design a impresa culturale permanente, la creatività ha bisogno di punti di riferimento.
#AAA Nuovi Orizzonti Cercasi, attraverso la fusione tra progetto, artigianato e tecnologia, che genererà nuove connessioni creative. Persone, progetti e attività senza confini alimentano un dialogo culturale e ci spingono verso nuovi orizzonti.
#AAA Persone Cercasi, infatti Source è un progetto che cerca persone prima che oggetti. Dal 2013 ad oggi protagonisti di Source sono stati i designer con le loro narrazioni e il loro modo di raccontare il progetto, con un approccio alla professione, sempre unico e singolare. Comune denominatore di tutti i progettisti coinvolti la voglia di condividere conoscenza e la curiosità nel rapportarsi con mondi diversi dal proprio.
#AAA Curatore Cercasi, perché la ricerca sul design è alimentata costantemente da sguardi differenti. Con la quarta edizione di Source termina il ruolo di curatore di Roberto Rubini, che, dice, “per scelta, si è concentrato su una ricerca a trecentosessanta gradi su lo stato dell’arte nel mondo delle autoproduzioni e delle produzioni indipendenti. Non ho mai chiuso il cerchio intorno a mostre tematiche lasciando che il visitatore potesse percepire le mille sfaccettature del variegato sottobosco di creativi che producono prodotti di ogni tipo. Per il prossimo anno sceglieremo una nuova curatela, indipendente, a cui verrà affidata la selezione, l’eventuale scelta di un tema e le modalità di allestimento”.
#AAA Spazi Cercasi, perché il design può essere ovunque ma i luoghi che lo ospitano lo connotano. Le prime tre edizioni di Source si sono tenute presso la Limonaia di Villa Strozzi, luogo perfetto per il progetto e adeguato a farlo crescere. La scelta di trasferirsi alle Murate – ex convento e poi carcere recuperato e trasformato dal Comune di Firenze in una riuscita operazione di riuso dei volumi pubblici – è stata dettata, oltre che dal desiderio di raggiungere un pubblico più ampio, anche dalla volontà di rafforzare Source e renderlo più connesso alla città.