Non possiamo considerare completo l’arredamento di una casa senza aver pensato alla decorazione delle pareti. In questo periodo wallpaper – le carte da parati – e quadri vivono un periodo di grande rispolvero stilistico, con idee nuove, aggiornate e lontane anni luce dalle polverose soluzioni di una volta. Bisogna però accordare alcuni punti per ottenere un ottimo effetto visivo. Soprattutto per quanto riguarda i quadri, una disposizione fatta a caso porta a un’inesorabile caduta di stile. Naturalmente dicendo “quadri” non si intendono solo dipinti, ma anche stampe, fotografie, disegni, perfino carta da parati “inquadrata” anziché stesa sul muro!
La posizione corretta per appendere un quadro è posta all’altezza degli occhi di un osservatore di statura media, circa 160-165 centimetri. Ovviamente tutto cambia in relazione alla dimensione del quadro, del soggetto e del suo prestigio. Un quadro grande e di valore sta bene da solo su una parete spaziosa e libera, posto magari sopra un bel mobile, in linea simmetrica se orizzontale e asimmetrica se il quadro si sviluppa in verticale.
Nell’immagine: Wallpaper Fortuny – Design by Caterina Gabelli/Studio Fludd – Texturae
Più quadri di dimensioni diverse vanno appesi a varie altezze formando un bel gruppo: il “disordine” voluto e la mancanza di simmetria donano un effetto di movimento alla parete e rendono più ampio un ambiente ristretto. Un’altra soluzione è quella di appoggiarli: a mensole o al muro, con un mobile di supporto, con la possibilità di cambiarne la disposizione senza preoccuparsi degli eventuali buchi lasciati indietro.
Due o più dipinti di dimensioni ridotte possono essere messi in coppia verticalmente su una parete stretta o a gruppi di quattro o sei in relazione allo spazio disponibile. Una composizione di quadri delle stesse dimensioni risulta molto ordinata ed elegante, come una serie di quattro messi in fila. La “fila unica” orizzontale è la disposizione più tradizionale e dona un classico effetto decorativo.
Nell’immagine: Wallpaper by Jannelli & Volpi
Non dimentichiamo la parete. Vestita dalla carta da parati – può vivere già da sola senza quadri quando iper decorata, diciamolo! – richiede una maggiore attenzione se dev’essere bucata. Non si torna indietro facilmente come nel caso di un muro in cui una piccola dose di stucco nasconde tutto. Fatte le giuste considerazioni, si può avviare “un’affissione programmata”. Esiste però un’ulteriore possibilità riscoperta negli ultimi tempi: inquadrare la carta da parati. Realizzando quadri di carta da parati si creano piccoli o grandi pannelli che si possono spostare a piacimento, dimenticando colle e buchi, e donando una divertente possibilità di cambio repentino.
Nell’immagine: Wallpaper Extra Habitat #1 – Design La Tigre – Texturae
Nell’immagine di copertina: Wallpaper Pajama Party by Jannelli & Volpi