village chairs tecnolegno

Village Chairs – Un mondo di sedie

di Laura Tasso.

Una sedia che ricorda nell’aspetto un condominio, il grattacielo newyorchese Chrysler oppure la facciata di una stazione? Sì, certo. Ci ha pensato l’architetto Carlo Malerba che ha presentato all’ultimo Fuorisalone la collezione di sedute Village Chairs, dall’aspetto decisamente non comune.

Nel nostro immaginario, una sedia corrisponde a una seduta con schienale, quatto gambe (talvolta anche tre o due) e braccioli declinata in infiniti colori e materiali, dai più tradizionali alle ultime novità high-tech. Difficilmente però la associamo alla facciata di una fabbrica. E sbagliamo. Come come dimostra questa collezione dove l’architetto e designer, pur mantenendo inalterata la struttura della sedia, è riuscito a creare un mondo, un villaggio, un luogo dell’immaginario collettivo.

sedia design legno L’Unité d’habitation di Le Corbusier

Il materiale è il legno di faggio di colore chiaro, niente di tecnologico. La forma, al contrario, è originale e familiare nello stesso tempo e ci si ritrova e voler capire perché. La prima osservazione superficiale vede gli schienali e i braccioli sagomati a formare un edificio, poi comincia il gioco della memoria.

sedia design legnoCondominio                                                                                                     Chrysler building

A poco a poco riconosciamo i profili di Santa Maria Novella, del Teatro del mondo di Aldo Rossi, dell’Unité d’habitation di Le Corbusier, del Chrysler building, poi quelle di edifici che sono archetipi della nostre città e del nostro vivere quotidiano come il condominio, la stazione, la fabbrica. Il nostro mondo familiare e il mondo più vasto riuniti intorno al tavolo di un villaggio utopico.

sedia design legnoStazione

Sedie personalissime e universali nello stesso tempo, realizzate con cura artigianale anche nei particolari. I cuscini, chiari con motivi color ruggine, sono diversi da una sedia all’altra. Bisogna osservare meglio per rendersi conto che il motivo è in realtà l’ombra dello schienale e dei braccioli, proiettata e fissata sulla tela.

Un mondo poetico, insomma, che non resterà chiuso in se stesso. L’architetto Carlo Malerba ha lasciato ai visitatori post-it e matita per poter abbozzare la sedie che vorrebbero. E se il suo villaggio diventasse una città?  carlomalerba.it

sedia design legno

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