di Cristina Isacco, etiquette coach e presidente di Academy for ladies.
La corsa all’ultimo dell’anno è quasi al traguardo. Veglione prenotato, inviti fatti, siamo pronti a festeggiare l’arrivo del 2016. Che inizi dunque il conto alla rovescia e, come tradizione vuole, ci prepariamo al brindisi di mezzanotte. Prima però è meglio ripassare qualche semplice regola del galateo sull’argomento, giusto per evitare gaffe e distinguersi dalla massa incolta.
Gli astemi non facciano i bastiancontrari e si uniscano al brindisi sollevando i loro calici contenenti vino o spumante che sia. L’acqua nel bicchiere non è ammessa. Che una goccia di spumante tocchi le loro labbra non li porterà di certo alla morte. Solo in occasione del Capodanno è consentito stappare la bottiglia con il botto, in altre situazioni sarebbe fuori luogo e decisamente poco elegante.
I bicchieri non si toccano l’un l’altro tintinnando ed i partecipanti si astengano dal pronunciare formule del tipo cin-cin o prosit rincorrendosi l’un l’altro per sbatacchiare i bicchieri con il rischio di incrinare il cristallo prezioso di famiglia. Si limitino a sollevare il bicchiere all’altezza degli occhi sorridendo o al massimo aggiungendo gli auguri ai convenevoli. Lo champagne va servito nell’apposita coppa che, secondo la tradizione, fu disegnata prendendo a modello il seno femminile di madame de Pompadour, favorita del re francese Luigi XV.
I flute sono in genere riservati agli spumanti secchi. Vien da sé che se si preferiscono i flute alle coppe non si verrà di certo accusati di lesa maestà. Nella mescita, la bottiglia va presa non dal collo ma dal corpo e si preferisce riempire i bicchieri in due tempi per evitare che si formi troppa schiuma. Ne verseremo quindi prima una piccola quantità e poi man mano fino a riempire il bicchiere per ¾ e mai fino all’orlo. Non si solleva il bicchiere mentre viene riempito come a voler facilitare o interrompere l’azione di chi versa. La coppa o calice vanno tenuti dal fondo e non dallo stelo del bicchiere. Il contenuto va consumato a piccoli sorsi e non tracannato come un assetato del deserto. Prima che finisca questo 2015, vi giungano i miei personali auguri per un nuovo anno all’insegna del buongusto, eleganza e buone maniere. Buon 2016!