di Yrma Ylenia Pace – A Fiamma Dolce
A volte ritornano, specie se sono un successo! Come le cene su vassoio di cui abbiamo già parlato. Veloci, pratiche, a prova di stanchezza. Le giornate in ufficio, il tram tram quotidiano impongono, a volte, di concedersi delle cene frugali, da poter preparare in rapidità con pochi elementi ben bilanciati in modo da creare un piatto unico e servirlo su un vassoio insieme a tutti i componenti che lo accompagnano: un bicchiere (meglio se piccolo e maneggevole già riempito d’acqua o della bevanda che preferite), una ciotola (in melamina, così da risultare leggera e a prova di rottura), le posate (io mi coccolo con quelle in argento della nonna), un piattino (in questo caso piccolo e quadrato) dove poggiare del pane o delle gallette di riso ed un tovagliolo.
Che lo scegliate di carta (se mi sentisse Anna) oppure di cotone come me, quest’ultimo deve senz’altro essere presente sul vostro vassoio così da non costringervi ad alzarvi a metà pasto. Il senso stesso di una cena (o pranzo) su vassoio è in fin dei conti, proprio questo: godersi un intero pasto seduti comodamente sul divano di casa dopo un’intensa giornata oppure, perché no, nel lettone, creando romanticamente in un unico vassoio, la cenetta, come preludio ad un romantico tête-à-tête.
Qualunque sia il motivo di una cena take away dalla cucina al vassoio, il suggerimento è: ricordate di scegliere un vassoio maneggevole, con una buona impugnatura (in modo da non rischiare di rovesciare il tutto!) e magari dei bordi alti. La scelta della pietanza deve ricadere su un piatto unico in questo periodo prefestivo anche sano, goloso e di stagione. Come questo riso chic bianco e nero (venere e basmati) con brunoise di zucca, semi di lino e pistacchi. Un primo piatto completo, senza glutine e vegan. E, non dimenticate un fiorellino (di rosmarino in questo caso). Cena su vassoio sì, ma sempre un po’ chic. Di seguito, come sempre la ricetta anche in versione pdf, comodamente stampabile.