In un turbine di petali e boccioli, l’evento Flower to eat, organizzato da Villeroy & Boch nello showroom milanese in via Mirabello, è stato una sorpresa sensoriale che ha unito design a un’esperienza inedita sul campo per mise en place e idee innovative nel variare la propria dieta con i frutti dei nostri vasi: i fiori.
Le collezioni di Villeroy & Boch La Classica Nuova e Artesano Provençal lavendel sono state lo spunto creativo e la partenza per un viaggio alla scoperta dei fiori commestibili come elemento decorativo. Un mondo affascinante descritto dalla garden designer e blogger Dana Frigerio, maestra d’eccezione e guida creativa verso una visione floreale ancora da scoprire. I fiori sono già amati dagli chef stellati ma non vengono presi in considerazione per la tavola di tutti i giorni.
Da dove partire? Dai fiori. La regola fondamentale è informarsi su quali siano commestibili (e noi vi aiuteremo con un elenco nell’highlight sotto), svelato l’arcano si scopre un mondo fatto di aziende specializzate nonché innumerevoli ricette e idee gustose nella loro semplicità.
In un elegante gioco di decor, garofani, bocche di leone, violette e dalie sono diventati ingredienti per gli occhi e per il palato: un placè divertente e colorato, sicuramente diverso dal solito. Le composizioni sembravano uscire direttamente dalle decorazioni della collezione Artesano Provençal lavendel, creando un’illusione ottica tra fiore dipinto e fiore reale di grande impatto, elegantissimo nella sua semplicità ed enfatizzato invece nell’incontro con il candore della linea La Classica Nuova, con piccoli giochi di spazi e vuoti che, a un occhio poco attento, potevano sembrare dipinti.
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