E’ un luogo magico quello dove ho avuto la fortuna di trascorrere qualche giorno di questa torrida estate. Il Lido di Venezia, una lingua di terra incastonata tra la laguna e Venezia da una parte, e il mare Adriatico dall’altra. Un panorama davvero incantevole che ben si presta per cene in (ottima) compagnia. Ed è proprio in occasione di una di queste, quella per Ferragosto, che insieme alla padrona di casa e mia cara amica (e collega) Elisabetta Badiello abbiamo optato per questa mise en place. A onor del vero, anche la cena era squisita!
Per il tovagliato Elisabetta ha scelto una tovaglia in puro lino dai toni chiari che ben si accompagnavano ai piatti in porcellana di fattura tedesca e ai delicati bicchieri in vetro soffiato di Murano. La tavola, seppur formale nella sua preparazione, è stata sdrammatizzata dall’utilizzo di sottopiatti realizzati in foglia di banano, proprio per sottolineare il tono informale della serata.
Una scelta cromatica molto delicata anche per i bicchieri color glicine (di Ovvio) che ben si accompagnano al colore dei preziosi calici veneziani. Il richiamo alle diverse tonalità del lilla, uno tra i colori preferiti della padrona di casa, si presenta nel tessuto delle sedute, nei portacandela a forma di fiore di Loto (Zara Home) e nelle candele sorrette da due portacandele in vetro.
Unico accento dissonante, voluto naturalmente, la brocca per l’acqua in ceramica verde con disegni in rilievo, che la trasforma nel nostro centrotavola. Come potete vedere, in basso proprio sotto la mia mano, Lapo il Boston Terrier di casa, controlla che in cucina tutto proceda per il meglio.