di Laura Tasso.
Limoges, un nome che viene subito associato alla porcellana, a sontuosi servizi da tavola, oggetti preziosi ma come è arrivata la porcellana a Limoges?
Un passo indietro nel tempo ci porta in Cina, dove è nata la porcellana. Accolta in Europa con grande entusiasmo, ebbe vari tentativi di imitazione che, tuttavia, si fermavano sempre alla porcellana tenera in mancanza della componente fondamentale, l’argilla bianca, tuttora nota con il nome cinese di caolino. Fu l’alchimista tedesco Böttger (1682-1719) a scoprirne il segreto che rese celebre la manifattura di Meissen, ma era destinato a non durare a lungo e a diffondersi in tutta Europa.
Contrariamente a quanto si crede, Limoges non indica una fabbrica, ma una zona di produzione che comprende diverse manifatture tutte localizzate nel centro della Francia. La sua fortuna ebbe inizio con la scoperta di giacimenti di caolino nei pressi della cittadina, acquistati da Re Luigi XVI che, nel 1711, concesse il privilegio della fabbricazione alla prima manifattura. Nel corso dell’Ottocento il numero delle fabbriche crebbe e, ancora oggi, è il principale centro francese per la fabbricazione della porcellana.
Ad oggi sono quattro le aziende, tra le più note, che producono i preziosi pezzi di Limoges, la prima e più antica la Royal Limoges fondata nel 1797, e la Haviland, fondata nel 1853 da un imprenditore americano, e infine le due francesi Raynaud e Bernardaud.