In inverno, riscaldare la casa è necessario soprattutto se si abita in zone climatiche rigide. Purtroppo può spesso risultare costoso: infatti, in media oltre il 50% sul consumo energetico annuo è dovuto al riscaldamento. Risparmiare sulla bolletta fa bene sia a noi, sia all’ambiente poiché equivale a inquinare di meno. Purtroppo le case italiane consumano troppa energia: molte hanno parecchi decenni “sulle spalle” e sono state costruite prima dell’entrata in vigore delle normative sull’efficienza energetica.
Oggi però è possibile abbassare questi costi sia grazie all’utilizzo di tecnologie innovative (che consentono di ridurre i consumi per il riscaldamento anche del 30/40%, pur mantenendo lo stesso comfort), sia con alcune accortezze come una attenta gestione del riscaldamento. È bene sottolineare che per avere un comfort ottimale non serve né il freddo estremo, né il caldo eccessivo: un giusto compromesso tra attenzione per la salute, risparmio economico e salvaguardia dell’ambiente è quello di tenere la temperatura tra i 19 e i 20 gradi durante il giorno. Un solo grado in più significa aumentare dell’8% i consumi.
Pompa di calore Aquanext Plus by Chaffoteaux
Come fare per risparmiare?
Per ottimizzare il calore, è fondamentale partire da comportamenti molto semplici e banali che possono fare la differenza sulla bolletta. Innanzitutto è importante abbassare le tapparelle o chiudere le persiane di sera poiché sono elementi che fanno disperdere il tepore. Se non si è già provveduto, è possibile sostituire vetri, serramenti e infissi con elementi isolanti. Questa tipologia di intervento gode delle detrazioni del 50%.
È inoltre fondamentale effettuare la manutenzione degli impianti di riscaldamento sia per motivi di sicurezza, sia per evitare sanzioni: un impianto ben regolato consuma e inquina meno. L’efficienza della caldaia permette di abbassare i consumi, soprattutto se si possiede una caldaia a condensazione che recupera il calore disperso nel camino e lo riutilizza nel riscaldamento.
Tra le accortezze possiamo annoverare l’attenzione alle ore di accensione, soprattutto se si ha il riscaldamento autonomo: esiste una legge in Italia che indica il tempo massimo di accensione giornaliero e cambia a seconda delle zone climatiche in cui è suddiviso il Paese.
La maggioranza delle abitazioni è dotata di termosifoni che distribuiscono il calore nelle stanze: in questo caso, vale sempre il consiglio di non posizionare oggetti sopra i caloriferi o peggio, mobili davanti. Se possibile, una accortezza che può ottimizzare la diffusione del calore nell’ambiente è quella di installare pannelli riflettenti tra muro e termosifone. Può sembrare una banalità, ma è importante tenere chiusa la porta di ripostigli o locali non utilizzati in modo da evitare sia la circolazione dell’aria calda e fredda sia limitare il lavoro della caldaia.
Discorso a parte merita il ricambio dell’aria nelle stanze: spesso infatti si tende ad aprire a lungo per far entrare aria fresca e pulita (bisognerebbe analizzare quanto sia salubre!) senza pensare che questa operazione abbassa il comfort della stanza e disperde il calore. Ovviamente esistono sistemi in grado di purificare l’aria senza aprire la finestra, ma se non ne siamo dotati meglio aprirle quando il riscaldamento è spento e solo per pochi minuti.
La tecnologia che rende consapevoli dei consumi
Fino ad ora abbiamo parlato di semplici consigli, ma il vero risparmio arriva dalla tecnologia che può aiutare a tenere sotto controllo i consumi e soprattutto a gestirli! Sono disponibili soluzioni di riscaldamento intelligente per ogni tipologia di casa, indipendentemente dalla tipologia di riscaldamento: autonomo o centralizzato. Un valido aiuto per il risparmio arriva dai termostati intelligenti, che consentono di regolare la temperatura, programmare l’accensione e lo spegnimento della caldaia anche attraverso una semplice App su smartphone e tablet.
Applicare valvole termostatiche in grado di regolare il flusso dell’acqua calda nei termosifoni consente di ridurre i costi in bolletta fino al 20%. Quest’apparecchiatura, che sostituisce la valvola fissa sul radiatore, introduce un utilizzo autonomo dell’impianto di riscaldamento. Il Decreto Legislativo 102/2014 ne ha reso obbligatoria l’installazione per condomìni.
Migliorare il comfort ambientale conviene
Se si è dotati di un impianto che ha più di 15 anni, conviene valutare la sostituzione con le nuove caldaie a condensazione o a biomasse, le pompe di calore, o con impianti ibridi composti da caldaia e pompa di calore. Se si ristruttura la casa o ci si dota di un nuovo impianto di riscaldamento (o climatizzazione invernale) è possibile usufruire sia delle detrazioni del 50% per la ristrutturazione, sia dell’Ecobonus 65% per la riqualificazione energetica (solo per alcune tipologie), sia del Conto Termico.
Nell’immagine di copertina, caldaia a condensazione Daikin D2C.