di Stefania Fanchini – architetto paesaggista – stefaniafanchini.it
Nonostante il clima sempre meno favorevole, novembre è un mese pieno di lavori da fare in giardino e in terrazzo: si raccolgono gli ultimi frutti e ortaggi, si riordinano e concimano le aiuole dell’orto, si mettono a dimora piante e arbusti, si ripongono con cura all’asciutto bulbi, tuberi e cormi a fioritura estiva, ma soprattutto si scelgono le fioriture invernali e primaverili. E’ proprio questo il periodo giusto perché andiamo incontro ad una stagione fresca che facilita la crescita di nuove radici in un terreno non ancora indurito dal freddo intenso.
Foto da ilmondoinungiardino blog
Per ottenere nei prossimi mesi un’esplosione di colori e profumi perfino sul piccolo davanzale di casa senza essere dei giardinieri esperti, vi consiglio di acquistare in qualsiasi garden o vivaio dei bulbi, da quelli più tradizionali come tulipani (nani, a stelo lungo, a fiore doppio o multiplo), giacinti, narcisi, crocus e allium, a quelli più originali come anemoni, muscari, freesie, iris, nerine, zanteschie, scille e frittilarie. C’è solo l’imbarazzo della scelta e se utilizzati con attenzione rallegrano con il colore la natura ancora addormentata, segnano camminamenti o delimitano l’orto, rappresentano punti luce ai piedi di grandi alberi o in quelle zone più ombrose del vostro giardino, se coltivati in vaso li potete anche tagliare per adornare la casa.
foto viaggi.nanopress.it
I grandi appassionati di bulbi rari e insoliti si rivolgono a rivenditori specializzati per corrispondenza purchè in stagione. E’ importante questo aspetto perché dallo stato di conservazione dei bulbi dipende la loro mancata nascita o fioritura. Qualche consiglio per l’acquisto? Scegliete solo quelli sodi e compatti e totalmente a riposo, scartate i bulbi secchi e troppo leggeri o che presentano muffe e marciumi, osservate dove vengono conservati perché non tutti possono essere lasciati all’aria! Se non avete tempo di metterli subito a dimora, abbiate cura di riporli in un luogo fresco e al riparo dai raggi solari.
Il grande vantaggio di coltivare bulbi è la facilità della messa a dimora e della gestione (potrete praticamente dimenticarvene fino a primavera), ma vi sono alcune regole di base da seguire. Individuato il luogo, considerate l’esposizione per la scelta della specie e il tipo di terreno se lavorate in giardino. In linea generale si piantano a una profondità pari a due volte e mezza la loro altezza, ma per cormi e rizomi non è possibile dare delle regole: le esigenze variano da specie a specie. Fate attenzione che la gemma apicale sia rivolta verso l’alto per bulbi e cormi, lo stesso per le radici tuberose che conservano sempre un pezzetto di fusto, mentre per i rizomi disponeteli orizzontalmente a profondità variabili come indicato nei cartellini di vendita. Piccolo trucco: se piantate bulbi di tipo diverso a intervalli di qualche giorno prolungherete il momento dell’apertura dei boccioli.
Ultima raccomandazione, non fatevi tentare dal pronto effetto: lasciate il giusto spazio di crescita e sviluppo a ciascuna bulbosa per ottenere da loro il massimo in bellezza di fogliame e fioritura. L’unica vera accortezza sta nel capire l’impatto estetico che i fiori avranno al momento della fioritura, nell’individuare giuste proporzioni contenitore/fiore e negli accostamenti cromatici in funzione di una lunga e programmata fioritura. Se avete poi ancora energia per seminare fiori in questa stagione, provate con primule e viole cornute così poco sensibili al freddo e generose, perfette per punteggiare di colore prati e sottobosco.