di Anna Vittoria Zuliani.
Un antico complesso monastico è stato trasformato da un’opera di restauro attenta che ha portato alla luce tutto il suo fascino: interior elegantemente minimal dagli accenti timeless, colori tenui e un outdoor sognante.
Un vero e proprio gioco di stile, raffinato e a tratti bohemienne, dagli accenni materici e nuance che si mescolano alla lussureggiante natura intorno. Il progetto di Vocabolo Moscatelli nasce dall’incontro fra Frederik Kubierschky, GM di Vocabolo Moscatelli e Jacopo Venerosi Pesciolini, socio di Archiloop.
Lo studio di progettazione fiorentino ha seguito tutti gli aspetti legati alla riqualificazione architettonica, compresi interior design e hard landscape, ovvero lo studio degli esterni votati ai raw material originali del luogo. La volontà del committente era quella di recuperare una splendida dimora abbandonata da anni per creare un luogo unico, che fosse una dimostrazione del sapiente lavoro delle maestranze locali, arricchito dalla presenza di prodotti di alto artigianato umbro.
La struttura dell’antico complesso del XII secolo che oggi compone il boutique hotel Vocabolo Moscatelli: la villa padronale, con il suo portico sul retro, la cappella sconsacrata e l’annesso agricolo.
L’intera struttura è stata trasformata in un boutique hotel con ristorante e si trova all’interno di un complesso risalente al XII secolo, originariamente utilizzato come monastero dai frati Ulivetani di Gubbio e attualmente posto sotto il vincolo dalla Soprintendenza. Il nucleo è costituito da una villa principale, una cappella sconsacrata e un annesso agricolo. Il rispettoso intervento architettonico contemporaneo esalta la bellezza del contesto antico, esaltandone i materiali originari grazie a un restauro attento, seppur apparentemente “invisibile” e perfettamente integrato con la natura e la storia del luogo.
Esternamente, il progetto ha preservato il carattere dell’edificio, mantenendo lo stato conservativo in cui si trovava; internamente è stato ristrutturato per ospitare il ristorante, spazi comuni e le camere per gli ospiti. La pietra a vista delle murature e gli intonaci rosati originari conferiscono a questo luogo calore e preziosità.
Gli esterni mantengono l’allure del tempo con pietra a vista e intonaci rosati. Il portico del piano terra è stato trasformato nella sala ristorante: un raffinato jardin d’hiver affacciato sul giardino.
Negli interni è stato conservato uno stile caldo ed elegante: le finiture a intonaci chiari dalle sfumature giallo-rosate sono state pensate in continuità con le colorazioni dei vecchi mattoni e convivono con preziosi e caldi pavimenti in legno. Perfino gli infissi dialogano esteticamente con la storia della location, dipinti in una delicata cromia di verde salvia, timeless e country chic allo stesso tempo.
Una delle camere da letto con letto a baldacchino e arredi su misura, dove si possono notare anche le raffinate finiture verde salvia degli infissi.
La “musa ispiratrice” dell’intero ripristino è stata l’unicità: tutte le stanze da letto contengono arredi tailor made e ogni bathroom en-suite è caratterizzato da differenti tonalità di cotto smaltato. Sono stati appositamente realizzati letti a baldacchino in ferro battuto, furniture su misura e armadi in legno massello. I bagni hanno rubinetterie e dettagli in ottone e sanitari neutri, per permettere al colore delle piastrelle in cotto, realizzate appositamente, di risaltare.
Uno dei bagni en-suite delle camere, dove poter fare un bagno rilassante in un’atmosfera suggestiva.
Gli spazi comuni e il ristorante sono arredati con comodi divani e tavoli ricavati dalle vecchie travi della copertura della villa. Il loggiato è stato trasformato nella sala ristorante, affacciata sulla fontana interna e su una visuale che abbraccia il ricco outdoor, dove spicca la quercia secolare del giardino.
L’outdoor racconta in miniatura tutta la magia degli antichi borghi italiani: la sala ristorante si affaccia direttamente sulla fontana e la cappella sconsacrata.
L’approccio al restauro della cappella è stato delicato e rispettoso, recuperando il pavimento originario e ripristinando le pareti con una finitura a calce, in una tonalità calda naturale. Lo studio della luce è stato centrale: è infatti un luogo per cerimonie e spazio per eventi conviviali. In più, l’annesso agricolo ospita due camere e due suite con giardino esterno riservato, una in particolare dotata di zona giorno con arredi avvolgenti, dedicata alla preparazione della sposa.
Una delle due suite ricavate nella ex parte agricola della struttura, con eleganti interior e piccola zona relax privata all’esterno.
Il giardino esterno comune accoglie una piscina rivestita in travertino rosso, situata in posizione rialzata rispetto alla dimora principale. Grazie alla colorazione della pietra l’acqua mostra sfumature naturali e, per merito della sua collocazione, è possibile godere di una visuale unica verso il complesso storico. Il progetto di hard landscape è opera di Archiloop con il paesaggista Fabiano Crociani. Sul fronte è stato creato un giardino geometrico, richiamo alle composizioni dei giardini all’italiana: è caratterizzato da colori e profumi differenti grazie alle fioriture tipiche di ogni stagione.
Una lunga pergola in ferro collega gli immobili all’ampio parco sul retro in cui si trova l’orto sinergico, il giardino dei fiori e delle farfalle, e il frutteto che ospita vecchie varietà arboree. A fianco del frutteto, nella stagione estiva, sono collocate le tavolate degli ospiti che possono respirare i profumi di erbe e piante, godendo i colori dello splendido contesto: un preziosissimo villaggio rurale italiano in miniatura. L’atmosfera è intima e accogliente, gli ospiti entrano in profonda sintonia con l’ambiente che è una sintesi perfetta tra materia antica e sensibilità contemporanea.
Project by studio Archiloop – archiloop.it
Photo Fabio Sem
La piscina rivestita in travertino rosso, perfettamente inserita nel contesto lussureggiante del giardino.
In copertina, l’affascinante casa padronale risalente al Medioevo di Vocabolo Moscatelli, nucleo dell’intera struttura.